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  • 08/10/2025 10:11

Gasparri a Lucca: “Venezi discriminata perché di destra. A Lucca la sinistra lanciò l’allarme strumentale su CasasPound”

In visita a Lucca Maurizio Gasparri ha accennato al caso di Beatrice Venezi e alle polemiche sulla sua nomina a direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia: “E’ discriminata perché di destra, è molto semplice. E per questo subisce questo trattamento, del resto a Lucca avete visto cosa successe anni fa quando CasaPound prese il 9% dei voti e iniziarono a dire che c’erano i neonazisti. Lo ricordo bene perché all’epoca era candidato sindaco il nostro Remo Santini. Ovviamente a Lucca non c’è il 9% di nazisti e mi risulta che semmai i loro esponenti portavano aiuti alimentari alle famiglie. Ma a sinistra ragionano così". Font: La Nazione 7.10.2025

I commenti

Negli anni, CasaPound ha imparato a cambiare pelle con una certa disinvoltura. Nata all’inizio dei Duemila come movimento dichiaratamente neofascista, la sua forza iniziale stava proprio nell’essere “contro tutto”: contro i partiti, contro l’Europa, contro il politicamente corretto. Il simbolo della tartaruga, nero su bianco, rappresentava un’identità chiusa e militante, fatta di appartenenza e sfida.

Ma col tempo, quel marchio è diventato un peso. La definizione “fascisti del terzo millennio” faceva presa su una nicchia, ma chiudeva ogni porta nel resto del paese. Così, a partire dal 2014, il movimento ha cominciato a limare gli angoli: meno anfibi e saluti, più slogan sociali. Parole come “sovranità”, “famiglia”, “lavoro per gli italiani” hanno sostituito le nostalgie esplicite. Il tono si è fatto populista, più vicino ai linguaggi della Lega e del Movimento 5 Stelle.

Quando poi la sigla “CasaPound Italia” è diventata ingombrante anche sul piano legale e mediatico, è iniziata la fase del mimetismo. Liste civiche dai nomi neutri — Sovranità, Lista del Popolo et similari — hanno permesso di continuare a partecipare alle elezioni senza esporre il marchio originario. Lo stesso meccanismo si è ripetuto a livello locale, dove attivisti legati al movimento si sono candidati in liste “indipendenti”, spesso con simboli rassicuranti: bandiere italiane, foglie d’alloro, scritte pulite e nessun riferimento ideologico diretto.

Oggi CasaPound esiste più come rete che come partito. Alcuni ex membri si sono spostati verso movimenti no green pass o partiti sovranisti minori; altri continuano l’attività sotto il nome originario, ma lontano dalle urne. È un modo per restare in campo pur senza dichiararlo apertamente, mantenendo l’identità sotto la superficie.

Nel gioco politico moderno non vince chi urla più forte, ma chi riesce a sembrare qualcosa di diverso da ciò che è.

rivolta democratica - 09/10/2025 12:08

L’“apparentamento inventato” è una comoda favola per chi non vuole ammettere che certi mondi si parlano eccome, anche senza firme o accordi scritti.

E usare una tragedia personale per screditare un avversario politico è solo squallido. Un incidente non cancella anni di lavoro serio, così come una condanna non riscrive la storia del fascismo.

amico fritz - 09/10/2025 11:59

L’“eterno allarme” di cui parlan non nasce dal nulla, ma da un principio che la sinistra ha sempre difeso: la memoria storica e il rifiuto di ogni ideologia che si richiami al fascismo. CasaPound non è un gruppo “qualsiasi” di centrodestra, ma un movimento che si è sempre definito “fascista del terzo millennio”. Ricordarlo non è un “giochino”, è semplicemente dire le cose come stanno.

Sul presunto “apparentamento inventato”, basterebbe rileggere le cronache di quei giorni: nessuno ha mai sostenuto un legame formale, si è solo denunciata una vicinanza politica e culturale evidente — e legittimo farlo, in una democrazia.

Quanto all’attacco personale a Gazzetti, tirare in ballo un tragico incidente stradale, già affrontato in sede giudiziaria, serve solo a spostare l’attenzione dal merito del discorso politico. Un errore umano, riconosciuto e pagato, non cancella anni di impegno civile.

In sintesi: se l’antifascismo dà ancora fastidio a qualcuno, il problema non è di chi lo ricorda, ma di chi lo teme.

salvo - 09/10/2025 11:58

casapound non esiste ma esiste solo la dc rinnovata di difendere Lucca, la destra che bugna sempre di malox , ha vergogna anche di presentarsi co me casapound...almeno a Lucca
i suoi miltanti o milipochi non puliscono piu' i prati sistemare le piscine fare le ronde..oramai sono istituzionalizzati e pronti a fare censura su chi li critica

poi aspettiamo che almeno ridiventino opposizione almeno lavorano davvero per riandare al potere a Lucca

democratico del terzo millennio - 09/10/2025 11:56

La sinistra ha fatto di peggio che chiamare "neonazisti" i membri di CasaPound e i loro votanti. Si sono inventati l'apparentamento tra CP e Santini per poter attaccare impunemente il candidato del cdx attraverso una compagine che non partecipava al ballottaggio.
Ricordiamo ancora il palco con Tambellini e l'assessore regionale Silvia Monni insieme al consigliere regionale Francesco Gazzetti, tutto giocato sull'antifascismo e sul rischio per la democrazia nel caso avesse vinto Santini. Un giochino squallido in parte ripetuto anche nel 2022, ma a quel giro Barsanti and co. erano della partita e non solo hanno difeso, ma pure attaccato e vinto.
Ps. Francesco Gazzetti ha patteggiato un anno e due mesi per omicidio stradale aggravato, per aver bucato un rosso e aver ucciso un volontario della misericordia. Le anime belle della sinistra!

https://www.iltirreno.it/livorno/cronaca/2022/04/23/news/il-consigliere-regionale-francesco-gazzetti-patteggia-un-anno-e-due-mesi-per-omicidio-stradale-1.41394192

anonimo - 09/10/2025 09:33

Il lunedì fa pure l'ode al campionato, che volete di più!

... - 08/10/2025 19:26

Gasparri è un personaggio curioso, sì. Ex MSI, quindi sì, viene da una matrice dichiaratamente neofascista allievo politico di Almirante, per intenderci. Poi, con la dissoluzione del Movimento Sociale, è passato in Alleanza Nazionale, dove si è “riciclato” nel linguaggio e nelle forme più moderate, pur mantenendo toni spesso reazionari.
Quando AN è confluita nel PdL, Gasparri è diventato uno dei volti più fedeli al berlusconismo — il “democratico del 2000” per convenienza più che per convinzione.....Mi dispiace ma Io la penso cosi....
Insomma, non è che sia diventato un liberale illuminato: ha solo imparato a indossare la giacca giusta per la stagione politica.

Il palla - 08/10/2025 18:59

Notare che il disonesto Gasparri non ce la fa mai a dire la verità, per cui ricorre al termine "neonazisti" e "nazisti", mai usati a Lucca per indicare i ben noti membri di Casapound (o i suoi chiamiamoli ex attualmente in consiglio comunale): coloro che si definivano "Fascisti del terzo Millennio" venivano giustamente identificati da chiunque come Fascisti del terzo millennio, o per brevità fascisti, proprio come si fa oggi. Triste vedere che proprio per uno orgoglioso e onorevole (...) come Gasparri la parola "fascisti" sia diventata tabù. Ma a destra ragionano così.

anonimo - 08/10/2025 18:22

Per carità di Dio, chi è questo politico di professione che guadagna 20.000€ al mese a spese degli Italiani da almeno 40anni.

anonimo - 08/10/2025 17:01

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