• 13 commenti
  • 26/04/2025 09:40

Pisa Verso la serie A, la Lucchese verso il fallimento

Si consuma questa storia all ombra delle mura. La Lucchese finisce in tribunale per il fallimento il che salvo colpi di scena significa ripartire il prossimo anno dai campi di calcio di periferia. Il Pisa invece il prossimo anno poterà la sua squadra e i suoi tifosi a vedere campi e partite di altissimo livello. Ammetto la mia invidia e sempre e comunque Pisa Mer. Certo se c’è riavuto il Pisa a mettere su una dirigenza e una squadra che riesca a centrare certi obiettivi non vedo perché a Lucca non debba più accadere. Lucca e la lucchese sono stati il giocattolo e gli affari di qualcuno, mai la vera passione, mai la voglia di pensare di tornare e riportare a Lucca il calcio che si meriterebbe. Una società che ha puntato negli anni piu le a giocare alla viva il parrocco che non altro comunque onore a questi ragazzi che sono stati trascinati dalla dirigenza nell onta del fallimento societario. Giù il sipario sul calcio a Lucca.

I commenti

Riflessione interessante, non condivido l'ultima parte, quella degli impiati sportivi decenti... frequentandoli a me pare di stare ne terzo mondo.

anonimo - 28/04/2025 09:44

Le società di calcio lucchesi e di quartiere sono prive di infrastrutture adeguate per fare le loro attività, il comune preferisce spendere soldi altrove, fatevi un giretto nel Pisano e troverete la risposta al perchè il Pisa va in serie A e la Lucchese fallisce per la quarta volta.

anonimo - 28/04/2025 08:53

Pisa, 50 anni fa, aveva buone basi di partenza, costituite soprattutto dalla storica e importante presenza universitaria e del CNR; ma 50 anni fa non c'era questo squilibrio. Lucca aveva un presidio militare con due caserme, una camera di commercio, un sistema sanitario con sei ospedali (Campo di Marte, Galli-Tassi, Maggiano, Arliano, Carignano e Carraia), aveva la possibilità di formare sul territorio figure sanitarie come infermieri e fisioterapisti, aveva la sede della USL e la sede della Banca d'Italia, aveva un'azienda tranviaria, un'azienda per lo smaltimento rifiuti, un'azienda di distribuzione dell'acqua. Vediamo come è andata a finire:

Caserme - tutte chiuse. Ricordo con amarezza i commenti di alcuni lucchesi quando la Brigata Folgore abbandonò la Caserma Lorenzini...."meno male se ne sono andati, abbiamo un bello spazio per la città..". Vedete come è ridotta oggi la Caserma Lorenzini e capirete quanto tragicomica fosse una tale affermazione
Camera di Commercio - chiusa; sede fittizia trasferita a Viareggio, sede reale a Pisa. Questo è un vero schiaffo in faccia alla provincia con più aziende manifatturiere e più esportazioni di tutto il territorio dell'attuale Camera di Commercio. Dov'era la politica lucchese mentre queste cose avvenivano?? Non pervenuta
Ospedali - il San Luca parla da solo. A Lucca la sanità è stata semplicemente distrutta e trasferita a Pisa
Formazione di infermieri e fisioterapisti - tale settore della formazione è diventato universitario e Lucca non ha più tali scuole. Il Polo Formativo ASL non ha una vera scuola per infermieri, che di fatto vengono formati in provincia di Pisa.
Sede USL/ASL - come noto è stata trasferita a Pisa. Questa è una cosa insensata e che segna un gravissimo squilibrio territoriale. Infatti se Pisa ha CNR, Policlinico universitario e Azienda Ospedaliera Universitaria, pareva cosa buona e scontata che l'azienda di area vasta che amministra gli ospedali non universitari fosse altrove. Se non a Lucca a Livorno!! Ma sia chiaro, Massa ha l'Ospedale Pasquinucci, Pisa ha il policlinico, Livorno non ha un'ospedalino come il San Luca e ha molte più specialità, Viareggio (come Pisa e Livorno) ha la sede del 118. Lucca ha un ...... un tubo!! Per cui, forse la sede ASL a Lucca poteva restarci. Poveri illusi!!! Politica lucchese ancora non pervenuta
Sede Banca d'Italia - Chiusa e trasferita a Pisa
Azienda Smaltimento Rifiuti - Nel 2029 Sistema Ambiente sarà a fine corsa e vedremo cosa succederà..... l'assorbimento in realtà toscana con testa altrove pare probabile
Acqua - vediamo come va a finire

Il fatto è che Pisa, che ineluttabilmente era destinata a diventare il centro di servizi prevalente della nostra zona, ma da prevalente è diventata dominante, prendendosi praticamente TUTTO. Questo perché sono stati bravissimi ad inventare l'area vasta che è stata il grimaldello per fare l'area metropolitana di Pisa, di cui le altre città sono diventate la periferia e tra esse Lucca la periferia più depredata. Questo squilibrio, ottenuto grazie alla scandalosa connivenza della regione ed all'imbellità della politica lucchese ha effetti negativi in quanto se Pisa è la locomotiva il resto del territorio può andare in difficoltà. Nelle analisi statistiche ormai la provincia di Pisa appare una delle più dinamiche e con livello medio del reddito più alto in Italia, mentre Lucca, Livorno e peggio Massa - Carrara sono in difficoltà. Di questo passo, con il selvaggio centralismo pisano l'area vasta finirà per essere una palla al piede per lo sviluppo territoriale e non un punto di forza. Si faccia il confronto con l'area Bologna - Modena - Reggio - Piacenza, dove una più equilibrata distribuzione dei servizi superiori porta a uno sviluppo diffuso di tutto il territorio. Venendo al nostro pollaio, abbiamo solo tre punti di forza veri.

1. Il sistema culturale con Biblioteca Statale, Archivio di Stato, Musei Nazionali, Boccherini e IMT
2. una grande fondazione bancaria
3. Il sistema delle imprese ed in particolare il distretto industriale della carta

Solo sviluppando con forza il punto 1, grazie anche alla fondazione di cui al punto 2 si può uscire dal ghetto.
Quanto al sistema delle imprese essenziale sarebbe avere un buon sistema infrastrutturale, una corretta gestione del ciclo delle acque, dei rifiuti e regole certe con burocrazia semplice. Queste ultime cose in parte dipendono da Lucca, in parte dalla regione ed in parte dallo stato. Certo non si può continuare con l'andazzo degli ultimi decenni.... basti pensare alla lentezza estrema per realizzare cose essenziali come un sistema tangenziale (assi viari) o il raddoppio della ferrovia (tempi scandalosi anche questi).

Quanto allo sport professionale, questo, essendo un settore in cui si perdono soldi, si svilupperà soprattutto nelle aree forti, dove si investe su spinta della politica o per essere visibile e fare affari in altri settori. Francamente Lucca pare oggi aver poche carte da giocare. Lodevole è comunque l'impegno di questa amministrazione comunale per avere almeno impianti sportivi decenti.

anonimo - 27/04/2025 22:51

Pietro Gambadilegno è allo svalvolamento totale... Qui si parla di Lucca e Pisa, non di barini e di squadre tutte in serie A. Mah!

anonimo - 27/04/2025 21:53

Infatti io ho scritto di fallimento della classe dirigente, dell' intera classe dirigente.

Roberto Panchieri - 27/04/2025 12:23

Una scappatoia ce l'avete....
fate come la Storia del Parma dal 1990 al 2003....
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 27/04/2025 11:27

In Italia ci stanno 110 Province.
Con la 'logica' irrazzionale di certe menti, invece di venti squadre di serie A, dovrebbero stercene centodieci.
E io, secondo quella 'logica' totalmente irrazionale, da barino di quelle centodieci province, ci petterei anche centodieci soglie papali.
Italia...italiani...di tutto di più!
Ahr! Ahr! Ahr!

.... - 27/04/2025 11:20

Caro Panchieri,
è davvero ammirevole il suo coraggio nel difendere l'indifendibile.
Il sindaco Tambellini ha saputo consegnare Lucca a un futuro senza regole, senza garbo, senza sport, senza cultura, senza decoro ecc. e questa amministrazione ripercorre fedelmente le orme della precedente.
Eviti di salire in cattedra ,Tambellini Pardini facce della solita medaglia .

anonimo - 27/04/2025 10:28

quindi secondo lei , siccome le Mura non hanno più scopi difensivi, allora andrebbero lasciate in malora? 

mala tempora...

anonimo - 27/04/2025 09:47

E quindi dopo il quarto fallimento consecutivo si spendono tre milioni di euro per illuminare ancora di più lo stadio ?????? Pardini e Company...ci fate o ci siete

Untini - 27/04/2025 08:07

Il quarto fallimento della Lucchese è uno dei tanti esempi di una Città priva di classe dirigente e di una qualche ambizione. A Lucca ormai si tende a vivere sulla " rendita ". Basta ricordare la miserabile vicenda del recupero e del rilancio della ex Manifattura Tabacchi. Pisa e Livorno appartengono ormai ad un altro pianeta rispetto a Lucca. Un

Roberto Panchieri - 27/04/2025 07:26

Ci sono, è vero, delle eccezioni, ma in genere il calcio è specchio fedele della forza politica di una città. Non è un caso dunque se, tra le città a noi vicine, in A ci vanno Pisa, Parma e Spezia e non, per fare esempi opposti, Lucca, Prato, Pistoia o Savona. Eppure Prato ha quasi il doppio degli abitanti di Pisa, mentre Savona, Lucca e Pistoia hanno gli stessi abitanti di Pisa e Spezia. Il fatto è che Pisa è un centro di potere di livello nazionale, ed è il crocevia di interessi enormi. Il calcio non vive sulla luna!! Tanto per esser chiari a Pisa esiste un insediamento ospedaliero/universitario che vale centinaia di milioni di Euro l'anno, completo di CNR e ricerca. Ai tempi in cui la Lucchese se la poteva ancora giocare con il Pisa l'ospedale di Lucca era tre volte più piccolo di quello di Pisa, oggi è trenta volte più piccolo. A Pisa c'è una stazione ferroviaria di livello nazionale, Lucca ha ferrovie del terzo mondo. A Pisa c'è un aeroporto internazionale, a Lucca l'aeroporto non ha più neanche gli aerei, mentre si sta cercando di sviluppare perfino lo scalo del Cinquale. A Pisa esiste un insediamento militare di notevole importanza, con una base aerea, una scuola militare per paracadutisti e stanno per investirci miliardi (MILIARDI!!!) nell'area di Coltano per rafforzare un presidio militare che sarà tra i più importanti d'Italia. Pisa ha un campo da golf, Lucca, anche se vaneggia di essere un grande centro turistico, non ha neanche quello. Pisa ha l'ippodromo, a Lucca non c'è mai stato. Pisa ha il più grande insediamento del CNR d'Italia, più grande di Roma, Lucca il CNR non l'ha mai visto. Pisa ha tre università, che sommate assieme sono la realtà con più dipendenti e con maggior fatturato dell'intera costa toscana. Lucca, grazie a Dio ha il Boccherini e l'IMT, che sono tra le poche cose buone che ci restano, ma che sul piano dimensionale sono come un dito mignolo del piede del gigante universitario pisano. A completare lo sfacelo possiamo aggiungere che, nonostante Lucca sia la città manifatturiera di gran lunga più importante della costa, anche la Camera di Commercio ce l'hanno "fottuta"; a Lucca stanno vendendo tutti gli immobili della Cam. Com., mentre Pisa comanda alla grande. Anche l'ASL a Lucca non c'è più e nonostante Pisa abbia già l'Azienda Ospedaliera Universitaria, si è pappata anche l'ASL, dimostrando una potenza politica strabordante, in quanto, un minimo di equilibrio avrebbe voluto che, visto che Pisa ha il pezzo più pregiato (il policlinico appunto), almeno l'ASL restasse altrove. In sostanza Pisa è una grande città e Lucca altro non è che la sua periferia. Normale che nel calcio Pisa vada presto in Europa (perché lì andranno) e Lucca, al massimo possa stare in C. Se Lucca vuole avere ambizioni deve cominciare a lavorare per risalire la china, ma per riavere un qualche ruolo ci vorranno decenni e tanta polvere andrà ingoiata. Le risparmio il paragone con La Spezia, che conta meno di Pisa, ma conta tanto più di Lucca. Consideri solo che a Spezia c'è il cuore pulsante del comparto tecnologico e industriale militare italiano ed uno dei cuori pulsanti europei del settore. Lucca al confronto è una cagatina. Saluti.

anonimo - 26/04/2025 22:33

Abbiamo esattamente quello che ci meritiamo. Comunque, poco male: adesso vado ad ubriacarmi in qualche barino in centro…

anonimo - 26/04/2025 21:19

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