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  • 24/04/2025 14:57

I fan del manganello libero

I fan del manganello libero Nel corso del consiglio comunale del 22 aprile, la maggioranza ha approvato un ordine del giorno (firmato, tra gli altri, da Fabio Barsanti, dalla consigliera Nicodemo e da altri di Fratelli d'Italia), con il quale viene espresso "un ringraziamento a tutte le forze dell'ordine e alle forze armate". Il testo in questione, depositato a gennaio ma discusso solo ora, prende spunto dalle polemiche suscitate tre mesi fa dalla morte del diciannovenne Ramy Elgalm che, in sella ad uno scooter con un amico, dopo non essersi fermato ad un posto di blocco, fu inseguito e speronato da un'auto della polizia, che lo fece finire contro un palo, dove perse la vita. Ad un amico del ragazzo, che aveva filmato la scena, fu sequestrato il cellulare e cancellato il video che riprendeva gli ultimi attimi dell'inseguimento. Per la consigliera Nicodemo, che ha illustrato l'Odg in aula, le critiche rivolte alla polizia per il comportamento "legittimo" (ha usato proprio questo termine) tenuto in quell'occasione, rappresentano "un fatto estremamente grave". "Le forze dell'ordine non possono sapere se il soggetto che sta bucando il posto di blocco sia semplicemente un ragazzo (nel caso di Ramy era più che evidente, ndr) o se si tratti di un terrorista o di un narcotrafficante". Quindi, per l'estrema destra lucchese, qualunque comportamento tenuto dai tutori dell'ordine è cosa buona e giusta. Non si curano di alcuni fatti che smentiscono l'immagine immacolata degli uomini in divisa. Alcuni esempi: • Febbraio 2024: a Pisa e Firenze la polizia carica violentemente due cortei pro Palestina a cui stavano partecipando studenti minorenni. Ferite 18 persone. Il Presidente della Repubblica Mattarella fa un richiamo pubblico piuttosto duro al ministro dell’Interno Piantedosi, cosa inusuale se si considerano i suoi modi abitualmente cauti. • 10 settembre 2023: un rapporto del Comitato Onu per l'eliminazione delle discriminazioni razziali, certifica che in Italia gli abusi e i maltrattamenti da parte delle forze dell’ordine ai danni delle minoranze sono troppi e troppo frequenti. Si evidenzia "un generale quadro discriminatorio, arricchitosi di una certa tendenza politica a convergere verso un linguaggio razzista e d’odio e di numerose denunce relative a casi di profilazione razziale, il fenomeno per cui l’etnia di una persona influenza in modo spropositato il modo in cui le forze dell’ordine la trattano." • Luglio 2021: vengono diffuse le immagini del raid avvenuto il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua a Vetere: 283 agenti della polizia penitenziaria muniti di caschi e manganelli, alcuni a volto coperto, entrano nel reparto Nilo del carcere. Irrompono nelle celle e prendono a calci, pugni, schiaffi i detenuti. Alcuni vengono rasati a forza. Il pestaggio dura ore, prosegue nei corridoi, lungo le scale. È una mattanza. • Settembre 2005: il diciottenne Federico Aldrovandi, di ritorno a casa dopo una serata trascorsa con amici, viene ucciso dai colpi violenti provocati da quattro agenti di polizia nella sua città, Ferrara. Federico muore per un'apossia-asfissia posturale: il suo corpo è stato compresso in modo così violento da provocare l’arresto del cuore. La morte viene constatata alle 6.45 dal personale sanitario giunto sul posto ma la famiglia viene avvisata solamente alle undici di mattina. L’autopsia rileverà sul corpo di Federico 54 lesioni.

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