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  • 23/06/2022 13:28

Due chiari NO per una vera alternativa di valori e di programmi

L’assemblea lucchese formalizza la nascita del Movimento AGS

1. Consideriamo politicamente positiva l’esperienza di questi mesi ancorchè il risultato elettorale sia del tutto insoddisfacente e non ci permetta una rappresentanza nel nuovo Consiglio comunale. Era necessario infatti, in questa campagna elettorale, far emergere una proposta di valori e di programma alternativi al centro destra e al centro Pd. Lo abbiamo fatto, in una situazione oggettivamente molto difficile e complessa, con un’organizzazione estremamente debole, con mezzi finanziari e logistici quasi inesistenti, con poco spazio sulla stampa. Ciononostante abbiamo tentato di compiere un miracolo che non si è realizzato ma che ci ha permesso di costruire una micro-comunità, con il consenso di quasi mille persone, basata su due parole semplici e al tempo stesso radicali quali ambiente e giustizia sociale, un movimento rosso verde che unifica e esalta in modo esponenziale la lotta per i diritti sociali e la mobilitazione ecologista. Sarebbe stata una facile ma incoerente scorciatoia la scelta di far finta che le elezioni amministrative non c’erano, salvo poi dare indicazioni del non voto, oppure entrare in una coalizione dove il nostro programma era inconciliabile con quello del Pd, su questioni fondamentali.


2. Queste elezioni hanno evidenziato un ulteriore aggravamento della crisi del nostro sistema democratico con l’aumento del non voto in proporzioni pesanti, tanto che si può parlare di una democrazia della minoranza, in cui la non partecipazione al voto risulta in stretto rapporto con la condizione di vita e di reddito, come dimostrano recentissime analisi sociologiche: 8 su 10 che non votano, proprio in queste elezioni amministrative, hanno redditi bassi e situazioni sociali fragili. Anche a Lucca, dove ha votato solo il 46% degli aventi diritto, era giusto porsi, come noi abbiamo cercato di fare, l’obiettivo di recuperare la partecipazione in questa grande fascia di malessere sociale, ma in pochissimi mesi era quasi impossibile pensare di avere risultati significativi, e così è stato. Da un punto di vista elettorale ci sono dei vincitori e poi uno sarà Sindaco, ma da un punto di vista politico vi è una sola entità veramente sconfitta: la partecipazione. Questo è il punto a cui ci ha portato questa politica sempre più distante dalle persone, dalle loro condizioni di vita e dai loro problemi quotidiani, fatta di grandi ammucchiate nazionali tutti insieme, compresa l’estrema destra, per aumentare le spese militari e tagliare sanità e scuola, in un unico grande partito filoatlantista della guerra e della Nato che va da Giorgia Meloni al Pd. Non è un caso che il nostro movimento faccia riferimento ad alcuni di quei parlamentari che in numero ridottissimo ( 19 ) hanno votato contro queste scelte che molti giuristi giudicano anticostituzionali. A Lucca poi la negazione, da parte della giunta Tambellini, dei percorsi partecipativi su scelte urbanistiche importanti, previste dalla legge regionale e richieste da migliaia di cittadini, sulla vicenda della ex Manifattura e sulle opere di ipercementificazione assurde realizzate a San Concordio, insieme ad un’opera di criminalizzazione del dissenso, può aver certamente contribuito a rafforzare la tendenza astensionistica.


3. Per noi il percorso elettorale si è concluso il 12 giugno. Ora inizia il tempo del movimento, della mobilitazione sociale e ambientale, della progettazione alternativa, fuori dalle istituzioni locali ma dentro le contraddizioni reali e sociali del nostro paese e della nostra città, che tenderanno ad aggravarsi. Noi non saremo prigionieri di coalizioni o subalterni alle scelte dei big nazionali né tanto meno maggiordomi di potentati locali, saremo liberi, autonomi e coerenti, presenti sul campo.

Le vicende di questi giorni in merito al ballottaggio, che hanno visto apparentamenti e accordi tra partiti e liste fino a pochi giorni prima contrapposte (almeno in apparenza), con conseguenti spaccature e divisioni, ci presentano un quadro abbastanza deprimente. Registriamo da un lato la formazione di un caravanserraglio del centro destra apparentato con l’estrema destra dell’autoproclamatosi fascista del terzo millennio, alleanza che divide lo stesso fronte moderato e provoca pesanti critiche da parte di esponenti di rilievo nazionale di questa stessa area, dall’altro un centro PD che, in modo autoreferenziale, non accenna alla minima discontinuità sul piano del metodo e sui contenuti programmatici.

L’idea, che circola in alcuni ambienti, secondo la quale, per dare un segnale di discontinuità e di cambiamento a Lucca, sia utile votare Pardini-Barsanti ci sembra un’idea bizzarra e pericolosa perché non solo non fa i conti con la storia del novecento e neanche con la storia politica reale degli ultimi decenni della nostra città ma anche perchè sottovaluta, in questo contesto di forte disgregazione sociale e ideale, la forza di attrazione di subculture della nuova destra centrate sui disvalori del razzismo e dell’omofobia. Noi siamo stati, siamo e saremo all’opposizione totale per combattere queste tendenze e vigileremo sulla base del nostro antifascismo militante per applicare fino in fondo la Costituzione, nata dalla Resistenza, né tanto meno accettiamo certificazioni di autenticità antifascista da parte di qualcuno. Per noi il 25 aprile 1945 è uno spartiacque irreversibile. Così come appare fuori luogo la richiesta, da parte di esponenti del centro Pd, di dichiarare, al ballottaggio, il nostro appoggio al candidato Raspini, ipotizzando di far ricadere su di noi la responsabilità di una eventuale vittoria del centro destra-destra e in nome del pragmatico meno peggio. E’ vero, le due coalizioni non sono uguali, sono diverse, ma sono, per motivi diversi, a noi antitetiche. Siamo e saremo all’opposizione di un centro Pd che, nella sua impostazione oligarchica, criminalizza il dissenso, non ammette errori, non accetta il dialogo, autorizza solo finti percorsi di partecipazione e nega processi di partecipazione reale, aumenta il cemento e toglie il verde, privatizza beni culturali e servizi, non fa niente per migliorare il diritto alla salute e all’istruzione. E ancora di più siamo contro il partito unico della guerra ( da Meloni al Pd ), del filoatlantismo, della Nato, dell’aumento delle spese militari per produrre più carri armati e F35 e non assumere medici, infermieri, insegnanti. D’accordo a livello nazionale centro destra, destra e Pd come sugli assi viari da fare nella Piana di Lucca, tutti d’accordo centro destra, centro Pd e cinque stelle, in un unico grande partito trasversale del cemento, degli affari, della guerra, con ricadute locali gravissime per le masse popolari, per il reddito e per l’occupazione. Si presentano tutti con la faccia buona e sorridente ma nascondono purtroppo le drammatiche conseguenze delle loro scelte locali e nazionali. Noi non ci stiamo, noi fuoriusciamo da questa vecchia logica del meno peggio che ci ha portato al sempre peggio, di questo fottuto realismo che ci ha impedito di sognare e di volare alto per costruire una politica degna di questo nome. Noi non accettiamo più questo schema elettorale maggioritario che ci tarpa le ali e favorisce i più forti, noi ci batteremo per un sistema elettorale che favorisca la partecipazione e la rappresentanza in modo realmente proporzionale. Noi non appoggiamo nessuno perché non c’è nessuno da appoggiare, e noi non siamo proprietari di pacchetti di voti da indirizzare. Ogni cittadino/a farà le sue scelte in base alle sue sensibilità e alla sua coscienza.


4. L’assemblea approva la proposta di ripartire da questa esperienza per dare vita, in modo ancora più largo, al Movimento AGS e dà mandato al nuovo coordinamento per discutere e definire, entro il mese di luglio, due questioni specifiche: a) la nuova struttura organizzativa del movimento, b) le priorità di iniziative politiche e sociali collegate al nostro programma.


Prima riunione del Coordinamento Lunedì 27 giugno ore 21 Casa del Popolo di Verciano



Documento finale approvato dall’assemblea della Lista Ambiente e Giustizia Sociale per Gottardo Sindaco

riunitasi il 21-06-2022.


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