Nuovi dati sul rischio di miocardite dopo un vaccino contro COVID-19
Nuovi dati sul rischio di miocardite dopo un vaccino contro COVID-19
A cura di Fabio Ambrosino
La somministrazione di un vaccino Pfizer o Moderna contro COVID-19 si associa, nei giovani di sesso maschile, a un rischio aumentato di miocardite. È quanto emerge da un nuovo studio di popolazione condotto nei Paesi scandinavi, uno dei più ampi realizzati fino a questo momento sul tema, i cui risultati sono stati pubblicati su JAMA Cardiology (1). Il rischio di miocardite è inoltre risultato più elevato in seguito alla somministrazione di un vaccino Moderna rispetto a un vaccino Pfizer e, per la prima volta, più elevato di quello associato all’infezione da SARS-CoV-2.
Sono stati analizzati i dati relativi a 23.122.522 soggetti di età superiore a 12 anni – di cui 2.675.558 con età compresa tra i 16 e i 24 anni – residenti in Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. Di questi il 71% era sottoposto a due dosi di vaccino contro COVID-19 e il 7% a una singola dose. I dati relativi alla vaccinazione e alle diagnosi di miocardite o pericardite sono stati estrapolati dai relativi registri nazionali dei quattro Paesi coinvolti, prendendo in considerazione i 28 giorni successivi la somministrazione della prima e della seconda dose di un vaccino Pfizer, Moderna o Astrazeneca.
I risultati hanno messo in evidenza un rischio aumentato di sviluppare una miocardite dopo la somministrazione della seconda dose di un vaccino Pfizer o Moderna nei giovani tra i 16 e i 24 anni di sesso maschile. Nello specifico, questo gruppo è risultato associato a un eccesso di miocarditi pari a 5,55 ogni 100.000 soggetti (95% CI, 3,70-7,39) dopo due dosi di vaccino Pfizer e a 18,39 ogni 100.000 soggetti dopo due dosi di vaccino Moderna (95% CI, 9,05-27,72). Nei giovani sottoposti a vaccinazione eterologa, invece, il tasso di miocarditi in eccesso è risultato pari a 27,49 ogni 100.000 soggetti (95% CI, 14,41-40,56).
“Nel gruppo con il rischio più elevato di sviluppare una miocardite dopo un vaccino contro COVID-19, i giovani maschi di età compresa tra 16 e 24 anni, il vaccino Pfizer è risultato associato a un rischio di 5 volte maggiore rispetto ai non vaccinati mentre quello Moderna a un rischio di 15 volte maggiore”, ha commentato Rickard Ljung della Swedish Medical Products Agency, responsabile dello studio, in un’intervista rilasciata a theheart.org.
I dati relativi ai quattro Paesi scandinavi suggeriscono inoltre che nei giovani maschi di età compresa tra 16 e 24 anni il rischio di sviluppare una miocardite dopo la somministrazione di un vaccino Pfizer o Moderna contro COVID-19 potrebbe essere superiore a quello associato alla patologia. Prendendo in considerazione i 28 giorni successivi al riscontro di una positività all’infezione da SARS-CoV-2, infatti, il tasso di miocarditi in eccesso è risultato, in questo gruppo, pari a 1,37 ogni 100.000 soggetti (95% CI, ?0,14-2,87).
In un editoriale di commento Ann Marie Navar dell’University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas e Robert Bonow della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago hanno sottolineato come alla luce di questi dati potrebbe essere preferibile consigliare, ai giovani maschi di età compresa tra 16 e 24 anni e ad altri potenzialmente a rischio di miocardite, un vaccino Pfizer piuttosto che uno Moderna (2). Senza mai dimenticare, ovviamente, il beneficio generale che si associa alla vaccinazione contro COVID-19.
“A un livello individuale – concludono nel loro editoriale – l’immunizzazione non previene solo le miocarditi COVID-correlate ma anche le forme gravi dell’infezione, le ospedalizzazioni, le complicanze a lungo termine e la morte. A un livello di popolazione, invece, l’immunizzazione aiuta a ostacolare la diffusione del virus, a ridurre il rischio di nuove varianti, a proteggere le persone immunocompromesse e ad assicurare che il nostro servizio sanitario continui a provvedere alle nostre comunità”.
Fabio Ambrosino
Bibliografia
1. Karlstad Ø, Hovi P, Husby A, et al. SARS-CoV-2 Vaccination and Myocarditis in a Nordic Cohort Study of 23 Million Residents. JAMA Cardiol 2022; doi:10.1001/jamacardio.2022.0583.
2. Navar AM, Bonow RO. Communicating the Benefits of Vaccination in Light of Potential Risks. JAMA Cardiol 2022; doi:10.1001/jamacardio.2022.0590.
https://cardioinfo.it/speciale/covid-19/nuovi-dati-sul-rischio-di-miocardite-dopo-un-vaccino-contro-covid-19/