Le idee che mancavano a Raspini e Tambellini
Sarà una cavolata ma è i ...
Caro Boh, mi par di ricordare che sulle Mura, nel tratto tra Piazza Santa Maria e Piazza del Collegio, si potesse andare in automobile fino agli anni 90 del secolo passato. Si poteva anche parcheggiare sulla Scesa Grande e davanti al Caffè delle Mura la notte c'erano vita e belle ragazze. Gli spalti sterrati erano tra Porta Santa Maria e Porta San Jacopo, ma anche presso lo stadio. Furono riportati a verde nel 1990 più o meno (quelli dello stadio forse un po' prima). A me pare però che, dopo aver impedito di fruire di questi spazi per far vivere il centro ogni giorno, abbiamo oggi risdoganato tutto per fare eventi. Tutto ciò non ha senso!!! Inutile dire ai lucchesi che andavano in centro ogni santo giorno facendolo vivere che non possono più parcheggiare (gratis!!!!) sugli spalti e poi distruggere gli stessi spalti per concerti e Comics. Abbiamo eliminato la fruizione quotidiana per trasformare il centro in polo fieristico. A me D'Alessandro sta molto simpatico (e non scherzo) e i concerti mi piacciono (ne ho visti diversi negli anni), però non va bene usare gli spalti o piazzare camion nel Cortile degli Svizzeri. Negli anni 90 abbiamo pedonalizzato, colpendo i lucchesi, per poi ridurre tutto a un ammasso di robaccia 365 giorni su 365??? No, non va.
anonimo - 17/07/2024 02:04Leggo molti articoli che rivogliono la Lucca degli anni '80. Capisco che quando eravamo giovani era tutto più bello. Tuttavia, a prescindere dal fatto che non si può tornare indietro, faccio presente che negli anni '80:
- avevamo sugli spalti uno sterrato ben maggiore di quello del Summer Festival/Comics utilizzato a parcheggio e punto fiera. Inoltre nel campo Balilla avevamo comunque un campo di calcio ed una pista asfaltata.
- mi ricordo che si entrava e parcheggiava tranquillamente in macchina in Piazza Anfiteatro per andare nel locale; piazza Grande era un parcheggio; i motorini sfrecciavano da tutte le parti. Non ricordo fino a quando si poteva transitare anche sulle mura.
Certo, c'erano molte attività, anche storiche; ma la loro chiusura non è certo dovuta al turismo (ricordo che andavo nei negozi di musica, tutti, salvo uno ridimensionato, spariti...non certo per il turismo). Tutte le città sono con fondi sfitti...ahimè. Anzi forse a Lucca il turismo riesce a contenere la crisi del commercio.
Detto questo sono d'accordo su una politica tesa ad un turismo più sostenibile, ma bisogna essere propositivi e non criticare sempre. Sono altrettanto favorevole ad una politica tesa a far abitare il centro di Lucca (e direi anche tesa al ritorno degli uffici), ma non deve essere messo in contrapposizione al turismo. I proprietari di abitazioni non affittano fisso per ben altre ragioni.
Non capisco tutta questa acredine per D'Alessandro (che rimane uno dei pochi organizzatori di concerto d'Italia, vedi anche il recente concerto di Taylor Swift a San Siro). Certo forse Lucca non è la location adatta per grossi eventi, in quanto priva di ogni infrastruttura, ed il Festival dovrebbe essere limitato a eventi medio/piccoli, ma non capisco tutta questa invidia per un imprenditore.
Infine faccio presente che fortunatamente Lucca non vive solo di turismo, ma ha un tessuto produttivo molto vivo, caratterizzato da imprenditori locali molto attivi (anche se spesso alla fine, purtroppo, vendono l'azienda creata a stranieri).
gestire una città è cosa difficile . Servono capacità ed esperienza. In una città storica come Lucca serve anche Cultura e quando senti dire dagli assessori che il circo di mimmo è cultura beh, mi sembra non ci sia altro da aggiungere. Quel mimmo che disse che gli spalti delle mura in fondo erano solo un campo... Abbiamo assessori che l'ultimo libro che hanno letto è stato I promessi sposi. E non l'hanno capito...
anonimo - 16/07/2024 08:22Il turismo non si può proibire, per cui va gestito, cosa che non stiamo facendo. Anche perché, a questo punto, il numero di "eventi" che si scaricano sul centro di Lucca è troppo alto. In questo modo la città diventa inagibile e rischia di schiantare sotto il peso delle cose che ospita. Il centro di Lucca ormai è un polo fieristico e questo non va bene. Poi, a parte il turismo, la città e chi la governa si devono porre obbiettivi più impegnativi della mera organizzazione di eventi e promozione turistica. il Comune, cazzo, non è un ufficio promozionale!!! Il Comune deve elaborare anche altro. Ammesso riescano ad elaborare. Da ragazzino dicevo male dei democristiani dei primi anni ottanta. Mamma mia! Be' mmi democristiani!!! A quell'epoca qualcosa ancora a Lucca si pensava, oggi siamo senza cervello.
anonimo - 16/07/2024 03:20Se il concetto di "Lucca" si ferma al centro della città, allora si può pensare che essa viva o sia vissuta di turismo. in verità Lucca, dal 1985 ad oggi, è vissuta di carta da culo. Il sistema della carta da culo si trova nei comuni della cintura periferica, ma è quello che offre al territorio il maggior numero di posti di lavoro. Il problema non è se verrà meno il turismo, ma se verrà meno il lavoro offerto dalla produzione di carta da culo.
anonimo - 16/07/2024 02:58disamina attenta precisa puntuale ferocemente vera ma chi dovrebbe leggere e cercare di salvare la città non leggerà e tantomeno farà qualcosa perchè questa valanga si fermi. complimenti all'anonimo che ha scritto una foto precisa di quello che oggi è la Città di Lucca.
Commento assolutamente condivisibile dalla prima all'ultima riga.
Mi ricorda quando ho cominciato a commentare io, quando ancora pensavo che valesse la pena scrivere tante parole per puntualizzare certe cose...
Non era il tessuto a garantirlo, ma il fatto che Lucca era strapiena di ricchi. L'Euro prima (occhio, non sono necessariamente antieuropeista, noto solo che quando c'è da dare gli stipendi, 1 euro = 2000 lire, quando tocca a noi comprare, 1 euro = 1000 lire), la crisi del 2007 poi, e tutti gli altri cambiamenti mondiali, hanno fatto sparire i ricchi. La gente viene a Lucca per non perdersela se viene in Toscana, non perché sia davvero interessata ad una delle 111 chiese della Città. L'assenza di coscienza di cosa Lucca sia davvero (e non solo negli ultimi anni) l'abbiamo dimostrata quando è stato intitolato un pezzo dei sotterranei nelle Mura (leggi, un angolo anonimo e umido dove la gente va a cagare il sabato notte) ai creatori di Dungeons&Dragons (giro da MILIARDI), a Lucca per non so quale ragione. Lucca era un ospizio per ricchi, ora i ricchi non ci sono più (non solo a Lucca, nel mondo, restano solo poveri e super-ricchi) quindi resta solo un ospizio. E in qualche modo deve sopravvivere. Ma non può, perché non ha mai imparato a fare nulla, solo ad essere ricca e snob. Il turismo, che sia chiaro a me fa cagare, è la sua ultima speranza.
anonimo - 15/07/2024 15:39Com'era: era una piccola, appartata e deliziosa cittadina di provincia, un gioiellino, provinciale certo, ma con le sue specifiche qualità, con un tessuto produttivo, con un tessuto sociale non ancora sfilacciato che assicuravano una qualità devl vivere piuttosto alta. Com'è: degradata e imputtanita. Senza nessuna programmazione, senza nessuna consapevolezza è entrata nel grande circuito del turismo di massa mordi-e-fuggi. Il fenomeno è noto e studiato, a livello internazionale. Si tratta di un'economia "estrattiva", povera, che esaurisce le risorse a fronte di un reddito prodotto di bassissima qualità, con gravissime conseguenze per il futuro: basti pensare allo spopolamento del centro storico che, privo di abitanti e di funzioni, si affloscierà su se stesso quando il turismo verrà meno, lasciando dietro di sé terra bruciata. Come potrebbe essere: ci vorrebbe intelligenza, cultura, capacità, volontà politica da parte di un ceto dirigente che ne sembra, purtroppo, del tutto sprovvisto (ma, purtroppo, il ceto dirigente riflette fedelmente la popolazione). Ovviamente le dinamiche economiche, produttive e sociali sono in continuo movimento, ma bisognerebbe essere in grado di orientarle, di prendere il meglio. Bisognerebbe governare questi fenomeni, capire quali sono le strade giuste, investire, orientare, favorire i percorsi virtuosi: produzioni, materiali e immateriali, ad alto valore aggiunto (che non mancano), valorizzazione delle specificità produttive e intellettuali (che non mancano), difesa strenua, feroce del centro storico (non Summer festival, campo sterrato sugli spalti, fiere, e carnevalate varie: distruttive e improduttive già sul medio termine), istruzione superiore di alta qualità, turismo di alta qualità, artigianato di alta qualità. Come sarà: sarà purtroppo una città svuotata, impoverita, spolpata: case vuote, fuga degli abitanti, specialmente giovani, deserto produttivo: in tutto e per tutto, ma per strade diverse, Lucca sarà simile a quelle graziose cittadine del sud Italia, svuotate di abitanti, in rovina, senza speranza di ripresa.
anonimo - 15/07/2024 14:21oggi poi che abbiamo anche un assessore ex-paninaro...
anonimo - 15/07/2024 08:46Sarà una cavolata ma è i ...
Consiglio comunale: un con ...
Pian piano ci siamo riusci ...
Richiesta di UN CONSIGLIO ...
Che ci fa un gruppo elettr ...
Porchetta nera L'assess ...
Nello stesso giorno in c ...
MASSIMILIANO BALDINI ( ...
Sulla verdognola facciata ...
"Ancora pochi giorni ed i ...
La Galleria Coperta in pia ...
Lucca Comics: quando Barsa ...
Comunicato stampa Appre ...
Mettiamo in chiaro le cose ...
Appuntamento sabato 26 ott ...
Acqua pubblica, Olivati:La ...
Paracadutisti, assessori d ...
MI fanno sorridere le dich ...
Approvazione Piano Operati ...
Una due giorni contro lo s ...