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  • 13/05/2024 10:14

Intolleranza al lattosio, Mercanti (Pd): “Prevedere specifiche azioni nel nuovo Piano sanitario regionale”

Intolleranza al lattosio, Mercanti (Pd): “Prevedere specifiche azioni nel nuovo Piano sanitario regionale”

La consigliera regionale ha presentato un’interrogazione

 

«L’intolleranza al lattosio è la più comune tra quelle riconosciute come intolleranze alimentari dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si stima che, anche in Toscana, più del 50% della popolazione nei sia colpita. E’ evidente che parliamo di una questione che riguarda la salute di tantissime persone e credo che sia importante porsi il problema di incentivare politiche finalizzate alla corretta informazione, sia sul versante della diagnosi che sulle abitudini alimentari.

Per questi motivi ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale, per sapere se, anche in vista della predisposizione del nuovo Piano sanitario e sociale integrato non ritenga opportuno prevedere specifiche azioni ed iniziative sul tema».

Lo dice Valentina Mercanti, consigliera regionale Pd, illustrando i contenuti di un’interrogazione “In merito alle azioni di sensibilizzazione sulle intolleranze e sulle allergie alimentari, con particolare riferimento all’intolleranza al lattosio”.

In particolare, nel testo dell’atto, la consigliera chiede di sapere se la giunta regionale ritenga opportuno “prevedere specifiche azioni finalizzate a promuovere percorsi di educazione alimentare, con particolare riferimento alle intolleranze e alle allergie;  prevedere iniziative volte alla sensibilizzazione della cittadinanza, anche al fine di incrementare le diagnosi, sulla patologia dell’ipolattasia e, più in generale, sulle intolleranze e allergie alimentari divulgando informazioni corrette sui sintomi, sui test corretti da effettuare e sugli adeguati percorsi da intraprendere in base all’eventuale intolleranza/allergia alimentare diagnosticata; promuovere il materiale informativo relativo a quanto contenuto nei punti precedenti anche tramite il sito istituzionale della Regione invitando, parimenti, le Aziende unità sanitarie locali (AUSL) a procedere in modo analogo”.

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