Continue vessazioni e soprusi al personale sanitario”, Uil Fpl chiede un tavolo in prefettura
“Continue vessazioni e soprusi al personale sanitario”, Uil Fpl chiede un tavolo in prefettura dopo l’escalation
I sindacati: "C'è un mondo sommerso di aggressioni che telecamere e vigilanza non possono fermare"
Le aggressioni in corsia negli ospedali e nelle strutture sanitarie della provincia di Lucca? Non si fermano soltanto con telecamere e vigilanza armata. A sostenerlo è la Uil Fpl, che parla di “un mondo sommerso, fatto di vessazioni e aggressioni verbali, quasi quotidiane, che non vengono intercettate da alcuna telecamera o sorveglianza armata”.
“Ben vengano tutte le misure di prevenzione e controllo da parte dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest su spinta della Regione Toscana per fermare le aggressioni ai lavoratori della sanità negli ospedali e in tutte le strutture a rischio. Non dobbiamo però dimenticare che c’è un mondo sommerso, fatto di vessazioni e aggressioni verbali, quasi quotidiane, che non vengono intercettate da alcuna telecamera o sorveglianza armata. Bisogna intervenire anche sulla cultura, sulla formazione e attivare tutti quei percorsi che riducono al minimo stress e tensione fra gli utenti, in particolare per le estenuanti liste d’attesa”. A parlare sono il segretario della Uil Fpl, Pietro Casciani, il responsabile Uil Fpl ambito Lucca Andrea Lunardi e il responsabile Uil Fpl ambito Versilia Fausto Delli, che analizzano a fondo le ultime misure annunciate dall’azienda sanitaria anche per la provincia di Lucca per aumentare la sicurezza del personale: pulsanti antiaggressione, videosorveglianza e vigilanza privata.
D’altronde i numeri sono preoccupanti visto che nel 2023 sono già state registrate 480 aggressioni dal servizio di prevenzione e protezione, e circa una su sette è stata segnalata anche ai carabinieri e lo stesso ufficio legale ha promosso diverse querele, in sede penale, contro persone che hanno leso l’immagine dell’Asl con post pubblicati sui social, ottenendo anche diverse condanne e risarcimenti. “Sono misure ottime, alcune delle quali le abbiamo richieste da tempo – proseguono i rappresentanti Uil fpl– ma vanno affiancate ad altre che richiedono però più tempo e attenzione. Bisogna riuscire a far emergere tutto il sommerso delle aggressioni che non arrivano all’opinione pubblica e neppure agli addetti ai lavori, perché più subdole o nascoste, aggressioni verbali continue che vanno dagli sportelli alle corsie nei confronti degli operatori e che passano sotto traccia”.
La richiesta della Uil Fpl all’Usl Toscana nord ovest è semplice: “Aprire un tavolo di confronto in Prefettura con i sindacati per entrare nel merito degli aspetti tecnici. Siamo da sempre sensibili alla problematica delle aggressioni e siamo pronti a fare la nostra parte per cercare di debellare questo problema. Serve una importante campagna di sensibilizzazione dei cittadini e protocolli operativi con le forze dell’ordine da costruire insieme alle istituzioni coinvolte, e alle organizzazioni sindacali. Non finiremo mai di ripeterlo, investire e tanto nella sanità, prima di tutto assumendo personale: se riusciamo a dare risposte ai cittadini e in tempi brevi, nelle giuste modalità, se riusciamo a ridurre lo stress e i carichi di lavoro, le aggressioni si riducono senza tanti interventi e in maniera esponenziale. Assumere in sanità non significa spendere ma investire per il benessere di tutti”.