Ospedale di Lucca : l’Asl taglia i posti letto in terapia intensiva
C’è una riorganizzazione in vista all’ospedale San Luca di Lucca che preoccupa i sindacati, sia sotto il profilo sanitario sia sotto quello occupazionale con dei tagli che rischiano di ripercuotersi sui lavoratori e sui cittadini, in particolare quelli più fragili. A lanciare l’allarme sono le segreterie territoriali della Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Nursind.
“L’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest ha fatto sapere nei giorni scorsi la propria intenzione di andare a ridurre i posti letto in terapia intensiva – sottolineano i sindacati -. Questo significa andare a ridurre anche il personale collegato in servizio nella struttura. Siamo preoccupati dalla scelta perché di fatto dal primo ottobre si doveva passare da 14 letti di terapia intensiva a soli 10 in servizio all’interno di tutto il San Luca. Al loro posto, si dovrebbero aggiungere 4 letti di sub intensiva per le varie specialistiche, ossia pneumologia e neurologia”.
“Non bisogna dimenticare – proseguono le sigle – la grande importanza che hanno avuto i posti di terapia intensiva nella lotta alla pandemia e che fatica è stata fatta dalle aziende sanitarie, dagli ospedali e dalle lavoratrici e lavoratori (anche a costo della propria vita) per riorganizzarsi così da poter aumentare la capacità di far fronte all’emergenza Covid, senza togliere posti a tutte le altre patologie che hanno bisogno di ricoveri e terapie intensive. E’ una riorganizzazione che da quel che ci dicono poi dovrebbe comportare anche una riduzione del personale infermieristico in servizio – concludono le segreterie di Cgil fp Cisl Fp, Uil Fpl e Nursind-, calcolato in almeno 4 o 5 unità in meno. E questo va in netto contrasto con le promesse da parte della dirigenza dell’Usl Toscana Nord Ovest che non ci sarebbero state ulteriori riduzioni di personale. Per questo chiediamo all’azienda sanitaria di rivedere le proprie scelte. Si potevano comunque creare posti di sub intensiva senza andare a tagliare la terapia intensiva e per noi è questa l’unica strada da perseguire”.