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  • 04/09/2023 02:40

SOLIDARIETA' PER L'UOMO CHE HA UCCISO L'ORSA. IL SUO ATTO E' IMPORTANTE, ANCHE SE RISCHIA DI ESSERE INUTILE

L’orsa detta “Amarena”, dal 2016 era diventata confidente e si spingeva spesso nei centri abitati. Come qualsiasi etologo sa, non è opportuno che la fauna selvatica, tanto più se si tratta di grandi carnivori, si abitui agli esseri umani, si nutra alle discariche ed ai cassonetti, oppure a spese di agricoltori o allevatori. Un orso che si comporta in questo modo crea problemi a se stesso, ai suoi cuccioli e naturalmente agli uomini e alle donne. Non è un caso che un figlio di questa orsa, detto “Juan Carrito” (ma chi sceglie i nomi agli orsi?? non si potrebbe far di meglio??) sia stato investito nello scorso inverno. Il giovane orso infatti, educato da una madre del genere, era esso stesso confidente e girava di continuo per paesi e strade. Ovvio che ci abbia rimesso le penne (o meglio il pelo). Esiste un ente chiamato Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; questo ente avrebbe il dovere di proteggere gli orsi e possibilmente anche di evitare che le persone vengano ammazzate dagli orsi stessi. Mi permetto di affermare che il Parco non sta facendo il suo dovere. In luglio sono stato in provincia dell’Aquila, ai margini del Parco e all’interno dello stesso. Ebbene ho visto come i cervi, in pieno giorno, girino per i centri abitati, abbeverandosi alle fontane e brucando nelle fioriere. Questa situazione non è un esempio di buona gestione. Appare evidente come nel Parco d’Abruzzo la situazione sia fuori controllo e come chi vive lì possa farlo solo se stipendiato dallo stato o pensionato. L’agricoltura infatti, con una presenza così straripante dei selvatici è certo impossibile. Nello scorso inverno un pover’uomo di nome Antonio Rabbia è stato aggredito da un’orsa e poi ricoverato con ferite serie all’Ospedale di Cassino. Di fronte alla disavventura del malcapitato, il cui racconto era perfettamente credibile, il Presidente del Parco, che si chiama Giovanni Cannata, non ha trovato di meglio che mettere in dubbio i fatti con dichiarazioni francamente inaccettabili per una persona che ha rischiato una morte terribile. Ecco uno stralcio delle indecenti dichiarazioni: “la vicenda è poco chiara perché nella zona del fatti è stata più volte avvistata, anche nei giorni successivi, una femmina di orsa con due cuccioli, senza che però mai la stessa abbia dato problemi di nessun tipo”. Ma che cavolo significa che nei giorni seguenti l’orsa non ha dato problemi???? Sarebbe come dire che un tizio ha incontrato un altro tipo che ha ucciso due persone, il quale però a lui non ha dato problemi. Lasciamo perdere. Il Parco non deve minimizzare o negare le aggressioni degli orsi. Il parco deve intervenire evitando di dar luogo a generazioni di orsi confidenti e pericolosi. Il parco questo non lo fa. La storia dell’uomo che ha sparato all’orsa è in gran parte censurata e gli organi di stampa ed i politici si sono affrettati a condannare il poveraccio senza processo. Intanto gli esagitati ambientalisti lo minacciano di morte. Ma cosa è successo veramente? Evitiamo di fare il nome del pover’uomo, limitandoci a dire che egli è un allevatore e che ha sparato perché l’animale era entrato in una sua proprietà. Non è dato sapere se fosse in un giardino, in un recinto o in altro luogo. In ogni caso ci chiediamo se sia una prassi accettabile la condanna di una persona che si è trovata di fronte ad un orso ed ha cercato di difendersi. Forse non sarebbe il caso di accertare i fatti? Per me l’uomo non ha fatto altro che supplire ad una gravissima deficienza del Parco, il quale, con la sua inazione sta oggi mettendo a rischio le persone e in fondo anche gli orsi. Per questo, in una società matura, l'uccisione dell'orsa dovrebbe indurre ad una riflessione seria sulla fauna selvatica. Il livello del dibattito ci dice purtroppo che questa riflessione non ci sarà. Chiudendo con una nota sulla nostra provincia di Lucca possiamo dire che anche qui, ormai, la presenza di selvatici, in particolare cervi, caprioli, cinghiali e lupi è decisamente troppo alta e le attività agricole e di allevamento stanno diventando impossibili. Ovviamente tutti se ne fregano e a questo punto, se ci scapperà il morto, diranno che la colpa è del morto.

I commenti

Anche la mamma di quelli che trattano gli altri da imbecilli è spesso incinta.

anonimo - 20/09/2023 04:59

Allora a malincuore temo che per il bene di tutti gli umani, e di tutti gli orsi non ancora nati, l'unica soluzione agli orsi in Trentino è un massiccio abbattimento selettivo. Mi spezza il cuore ma a certi errori bisogna porre rimedio prima che la cosa peggiori. La morte esiste in Natura, non tollero che si infligga per sport, ma proteggere l'Equilibrio non è sport, è Natura. Che schifo però. Possibile che ci si svegli solo quando la morte viene inflitta a chi non lo meritava (animali domestici, umani, orsi stessi) o c'è da infliggerla per evitarne di più in seguito.
Grazie per il suo dialogo.

anonimo - 16/09/2023 14:12

La mamma degli imbecilli è lieta di annunciare la nascita del suo ultimo figliolo. Adesso ne sta preparando un altro… tuttavia, la mamma degli imbecilli è un po' triste, un po' preoccupata, perché deve constatare che qualcuno qualche tentativo di ragionare comunque lo fa. Certo, discutere di differenze tra Trentino e Abruzzo, di problematiche di gestione territoriale, di reintroduzione che è cosa differente dalla tutela di una specie autoctona fa correre alla mamma il rischio di vedere i suoi figlioli messi in difficoltà. Ma c'è da ben sperare: il numero rimane dalla loro parte. Si rassereni, si tranquillizzi la nostra mamma: prima di discutere l'operato del parco nazionale d'Abruzzo, bisognerebbe quantomeno conoscerlo. Qui viene il bello! Si dirà: il materiale è a disposizione di tutti e la comunicazione viene curata tutti i livelli (da quello più tecnico a quello più divulgativo) e il modello gestionale viene unanimamente considerato esemplare; questa "esemplarità" è sostenuta dall'indefessa attività di scienziati, esperti di conservazione, pianificatori, guardie forestali e operatori sul territorio. A prima vista sembrerebbe che tutto sia comprensibilissimo a tutti. Per questo la mamma si preoccupa. Ma si tranquillizzi! Nulla resiste al ragionamento dell'imbecille. L'imbecille ha una forza titanica e, soprattutto è legione…

anonimo - 16/09/2023 13:43

1. Chi ha reintrodotto l'orso in Trentino, a mio avviso, si fece prendere da un entusiasmo irrazionale e trascurò di analizzare a fondo i problemi connessi con la convivenza con una popolazione umana ancora dedita alle attività agro silvo pastorali e con un escursionismo molto sviluppato, che prevede la presenza nei boschi di persone sole, anziani, bambini, ecc. E' piuttosto difficile capire chi, tra gli autori del progetto Life URSUS (quello della reintroduzione), fosse in entusiastica buona fede e chi fosse in malafede. Se si analizzano le loro previsioni si vede anche che non si aspettavano che la popolazione di orsi crescesse così in fretta. In sostanza pensavano di gestire, dopo 20 anni dalla reintroduzione, una sessantina di orsi, mentre i loro stessi dati riportano oggi più di cento orsi, esclusi i cuccioli dell'anno, in gran parte concentrati nel Trentino occidentale. Secondo i detrattori del progetto gli orsi sarebbero invece più o meno 200. Il problema dunque è che il Trentino non ha vasti territori disabitati come gli Urali, la Siberia, il Tibet, l'Alaska e varie zone del Canada. Il Trentino ha 87 abitanti per Km2 con una popolazione totale di oltre mezzo milione di persone. In tutta l'enorme Alaska ci sono 700.000 persone con una densità di 0,40 per Km2. Ovvero dove in Trentino ci sono 200 persone, in Alaska, mediamente ce n'è una. Ovvio che in Alaska gli orsi incontrino raramente l'uomo, mentre in Trentino ormai si hanno circa tre attacchi da orso pericolosi all'anno e un numero molto alto di incontri potenzialmente pericolosi.
2. Nell'Appennino centrale c'è l'orso marsicano (quello d'Abruzzo), che è una popolazione autoctona, non reintrodotta e soprattutto una sottospecie che non è assolutamente opportuno ibridare con gli orsi trentini, che furono presi in Slovenia e sono più grossi ed aggressivi. Semmai, sul piano tecnico, si potrebbe pensare a spostare orsi sull'Appennino settentrionale, dove gli ultimi esemplari si estinsero ai primi del XVIII secolo. Ma l'Appennino settentrionale (in pratica casa nostra), proprio perché l'orso non c'è più da 300 anni, è popolato da persone che fruiscono dell'ambiente facendo cose che con l'orso diventerebbero pericolose. Pensi, ad esempio, alle popolarissime attività (che per alcuni sono lavorative) di andar per funghi o per mirtilli, oppure di cogliere le castagne a mano (come faccio io). Per non parlare degli escursionisti sui sentieri! Tutto questo mi fa ritenere del tutto sconsigliabile portare orsi trentini in posti come la Garfagnana. Inoltre direi che i cittadini dei posti oggetto di reintroduzione dovrebbero essere ben informati di quel che accade e chiamati a decidere su certe cose, che sono delicatissime.
3. L'unico modo per gestire gli orsi (quello che dovrebbero fare in Abruzzo e che mi pare sia loro un po' sfuggito di mano) consiste nel monitorarli e si dovrà sempre più ricorrere alla tecnologia. Fino ad oggi si sono usati radiocollari, i quali segnalano la posizione dell'orso e se si avvicini a zone abitate. A volte i radiocollari si spaccano e dell'orso si perdono le tracce. In futuro si dovranno forse usare microchip. In ogni caso, se un orso comincia a girare per i paesi deve essere allontanato prima che lui ed i suoi cuccioli si abituino agli uomini ed appunto provino a toccarli o peggio ad assaggiarli. In sostanza l'azione deve essere il più possibile preventiva e decisa. In Trentino esiste il famoso PACOBACE (piano di azione per la gestione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali), che prevede azioni di dissuasione dei comportamenti confidenti. Triste constatare che il povero Papi non è stato salvato da tali azioni. Per cui le azioni devono essere più decise e preventive. Si può arrivare ad uccidere l'orso? Se necessario si può arrivarci e non vuol dire dare la caccia agli orsi o farli estinguere. In Quebec, se ad esempio si va a Nord, verso la baia di Hudson, ci sono zone in cui si possono incontrare orsi neri (baribal), orsi grigi (il famoso grizzly) e perfino individui erratici di orso bianco rimasti a terra quando ii ghiaccio marino si fonde. Chi va per lavoro o per studio in quelle zone è autorizzato a portare la carabina, anche se va in un parco nazionale. Ovviamente non è autorizzato a cacciare orsi, ma può difendersi ed in tal caso non viene perseguito.

Sul numero di orsi in TN Le ho già risposto.

Concludendo in Italia non mi pare opportuno fare ulteriori operazioni di introduzione dell'orso in altre zone diverse dal Trentino. L'idea che alcuni in TN hanno, che consisterebbe nello spostare gli orsi o nel favorire la loro dispersione verso il Tirolo (Bolzano), la Svizzera (Grigioni), Brescia e Bergamo, non mi sembra una grande idea in quanto il problema trentino si riprodurrebbe altrove. In Svizzera poi, area in cui l'allevamento è sacro, se un orso attacca una volta gli animali domestici viene di regola abbattuto. In Italia ci dovremmo limitare a gestire con attenzione gli orsi dell'Appennino centrale, cosa complicata più di quanto si pensi. Per gli orsi trentini il problema è notevole!

anonimo - 16/09/2023 03:15

Grazie di averi risposto. Lei è molto cortese.
Veniamo alla discussione.
Non millanto di saper nulla della reintroduzione in Trentino ma sospetto che chi l'ha compiuta e perorata pensasse che gli orsi se ne sarebbero rimasti nascosti in cima a qualche picco montano sperduto. Illusi, purtroppo. Gli orsi sono intelligenti, curiosi e audaci. Secondo lei la mia idea di narcotizza-e-riloca può spostare gli orsi del Trentino sull'Appennino? Mi piacerebbe tale soluzione incruenta.
Altra domanda: un orso confidente ha appreso che siamo passivi e saporiti e ora è pericoloso. Capisco. Come si evita che un orso "per ora ok" si avvicini e "diventi" confidente? Non è una lamentela, è proprio una domanda! Una pattuglia con proiettili di gomma, non letali ma fastidiosi e dolorosi, atti a rappresentare la "zampata umana" all'animale che ci si avvicina troppo? O un processo di tracciamento che in elicottero narcotizzi e rilochi l'orso prima che "scopra per la prima volta" un insediamento umano? Oppure è inevitabile uccidere un adulto mentre altri adulti e/o i loro piccoli guardano? Mi dispiacerebbe ma ammetto di essere totalmente ignorante quindi chiedo.
Altra domanda: di quanti orsi parliamo in Trentino? Voglio dire, sono cinque, o duecento? Grazie per la pazienza.
Perorerò sempre una soluzione incruenta ma bisogna partire dalla realtà per far sì che sia una SOLUZIONE e non un delirio buonista.

anonimo - 14/09/2023 19:06

Nell'appennino centrale, dove ci sono meno persone che in Trentino e dove gli orsi sono di minore stazza ed aggressività non sarebbe necessario un piano di abbattimento radicale e tale da ridurne molto il numero. Basterebbe invece agire con forza e regole chiare contro gli orsi confidenti. Certo qualche abbattimento servirebbe, ma non abbattimenti massicci. Diverso è il discorso per il Trentino dove la densità di popolazione (umana) è alta e dove il turismo è sviluppatissimo, così come l'allevamento. In Trentino la reintroduzione dell'orso è stata una follia ed ora i problemi abbondano.

anonimo - 14/09/2023 02:31

Sono l'animalista.
Nella mia mente, conscio di non avere la più pallida idea della fattibilità logistica di quanto sto per descrivere, coltivo l'idea di una massiccia operazione narcotizza-e-riloca. Coinvolgere cacciatori, armandoli con fucili a dardi tranquillanti, inclusi tutti i rituali come il confronto della stazza della preda, le foto col trofeo ecc, solo che l'animale non muore. Ci sono posti della Terra dove inserire questi animali non causerebbe danni poiché tale specie di orso (furono prelevati in Slovenia, se non ricordo male?) è già presente. Inoltre, avendoli tutti sotto mano ben narcotizzati, sarebbe possibile impiantar loro dei chip per localizzarli, o controllare se qualcuno di loro è portatore di malattie o mutazioni, caso in quale si potrebbe procedere ad una eutanasia in modo rispettoso e incruento, prima che la pietà del dottore lasci andare la ferita in cancrena.
Se tale operazione dovesse risultare impossibile a causa del diniego delle altre Nazioni, propongo la creazione di un imponente parco a tema. La Valle degli Orsi. Lo slogan per scienziati e turisti sarebbe "Conoscerli, vederli, studiarli". Con la giusta pubblicità sarebbero i ricconi di tutto il mondo a fare a gara con le donazioni. Lo fanno con ogni progetto naturalistico, e tantissimi ricconi amano e conoscono l'Italia.
Se anche questo dovesse risultare impossibile, si può optare per un inserimento meno rumoroso in zoo e parchi preesistenti.
Se NESSUNO di questi metodi fosse applicabile, si dovrà optare per un abbattimento selettivo di portata imponente, riducendo i numeri, di nuovo, vicino allo zero, e Vergogna alla Razza Umana e all'Italia.

Anonimo - 13/09/2023 20:37

La ringrazio per aver raccontato agli ambientalisti esaltati un minimo di verità. In prospettiva è possibile che la tecnologia possa fornirci degli aggeggini che emettono qualche frequenza di suoni a noi non percepibili, ma poco sopportabili per lupi ed orsi. In tal modo potremmo forse fare una vita normale anche in presenza di quelle fiere. Per ora però l'unico modo per difendersi (dal lupo) è il piombo, mentre per l'orso anche quello può non bastare. Infatti, in caso di attacco fulmineo, potrebbe anche essere impossibile imbracciare l'arma e sparare. In ogni caso, negli ambienti in cui ci sono molti uomini, o si limita la presenza dell'orso, oppure, come avviene negli USA, in Romania, in Canada, ecc., si mettono le persone almeno in grado di provare a sopravvivere. Come?

1. Consentendo di sparare per autodifesa
2. Legalizzando lo spray anti orso

Lo sparatore di Villalago ovviamente non aveva, in quel momento specifico, la necessità di difendersi, ma è possibile fosse esasperato dal fatto che gli orsi girassero vicino alle case in modo sistematico. Per questo il suo gesto potrebbe avere un notevole valore, purché esso possa mettere in discussione una gestione sballata che stava creando una generazione di orsi confidenti e quindi potenzialmente pericolosi per loro stessi e per le persone.

Quello degli imbecilli ci comunica che l'orso è patrimonio indisponibile dello stato. Bella scoperta! Ma se il patrimonio indisponibile dello stato terrorizza la gente rendendo invivibile il territorio, allora i cittadini di quello stato hanno il diritto di discutere le politiche gestionali della fauna.

La saluto e si goda i suoi animali. In casa mia abbiamo allevato animali per anni volendo loro bene. Per esempio ai micci ed ai muli che lavoravano nel bosco. Con l'orso in giro, anche micci e muli vengono spesso sbranati.

anonimo - 12/09/2023 02:26

Infatti Le ho sottoposto casi concreti, per esempio quello di Metlicovec, ma Lei si rifiuta di discutere di fatti concreti e continua a darmi dell'imbecille sparando slogan. Non Le piace che un orso abbia assalito alle spalle un uomo? Lei crede veramente che l'orso sia pericoloso solo se lo si attacca? Non Le resta che sperare una cosa, ovvero di non incontrare mai un orso. Saluti a Lei e a sua mamma.

anonimo - 12/09/2023 02:09

E (quasi) vegetariano, non per senso di colpa ma semplicemente perché ogni fibra del mio corpo desidera essere realistico e eco-sostenibile e la dieta vegetariana pesa molto meno sull'ambiente.

Da animalista convinto, ambientalista convinto, abbraccia-alberi e coccola cerbiatti, da nutri-uccellini e carezza-coniglietti quale sono, lasciate che vi dica cosa so sugli orsi.

Non sono "aggressivi", non come credete che questa parola significhi. Ma sono animali, e parte della loro dieta è predatoria.
Ogni predatore è abituato dal suo stesso stile di vita a dare una zampata a qualunque cosa si avvicini troppo (lo fanno perfino i gatti), perfino se non ha l'intenzione di farne la sua preda.
Una zampata di un orso può spingere un uomo a terra e uccidere sul colpo un animale domestico. Se l'orso ti vede a terra, ferito dal suo attacco, è probabile (attenzione: non "possibile", ho detto esplicitamente "probabile") che prosegua l'attacco, con conseguenze potenzialmente gravi.
Se invece è in caccia, è tutto diverso, e per lui non c'è differenza tra cervo e umano, fin dall'inizio, come ci dimostrano i casi di persona uccisa da un orso non provocato, il quale ha attaccato come farebbe un leone nella savana o una tigre nella giungla, perché siamo 70 kg di carne. Arriva in corsa e lo scopo è uccidere.

Una tigre sazia attacca ciò che gli si avvicina troppo ma non attacca a vista, alla cieca. Un leone sazio attacca ciò che gli si avvicina troppo, ma non attacca alla vista, alla cieca. Sono anche "capaci" di vederti senza sentire l'istinto ad ucciderti. Questo non li rende innocui. Parliamo comunque di tigri e leoni.

Un orso funziona in modo simile, è solo meno frequente vederlo all'attacco perché solo un piccola parte della sua dieta è predatoria. Ma rimane una forza capace di immensa e subitanea distruzione, moralmente innocente certo, ma che può cambiarti da osservatore curioso a cadavere dandoti una zampata (anche solo per "testare" cosa sei). E LO FA, di dartela.
Questo non lo rende un super-predatore o un demonio. Anche un gatto ti da una zampata se ti avvicini troppo. Fosse anche solo come messaggio o esperimento. Solo che quella dell'orso può uccidere. O farti cadere, e questo può (non per forza: ma può) aizzarlo.

Quindi: ucciderli? Da animalista convinto lo trovo bruto e bieco e DEVE esserci un'alternativa. Non mi convincerete mai che non ce ne sia una.

MA

Smettete di dire che è innocuo e se ne sta felice nella foresta e se ti passa vicino ti ignora e continua a cercare rifiuti gustosi o favi di miele.

L'orso deve stare LONTANO DALL'UOMO.
A tutti i maledettissimi costi.

(nota bene: ogni singola cosa che ho detto vale anche, con piccoli cambiamenti, per il lupo, casomai non fosse chiaro)

anonimo - 09/09/2023 14:45

Ma l’imbecille sa leggere? Probabilmente sì, ma non riesce a capire quello che c’è scritto. In ogni caso:
https://www.parcoabruzzo.it/news-orsomarsicano.php
sarà stato un bel tentativo se non altro.

anonimo - 09/09/2023 13:14

La mamma degli imbecilli è sempre incinta. E non bisogna mai mettersi a discutere con gli imbecilli. E sì che mi avevano avvertito di non mettermi a discutere con gli imbecilli. Infatti, qui assistiamo all’apoteosi finale: e se ti chiudessero in un recinto con 10 orsi? E il povero allevatore che lotta con le sue povere forze contro la natura indomita? E il Parco Nazionale Abruzzo che è un fallimento (me l’ha detto mio cugino)? Eccetera eccetera giù con l’imbecillità. E se l’allevatore in realtà fosse semplicemente il macellaio (noto imbecille di cui si conosce nome e cognome) del paese armato di doppietta che vede l’orso vicino (non dentro) il suo pollaio e che spara da dentro casa sua? E se l’orso fosse patrimonio indisponibile dello Stato? E se l’orso fosse frutto di un lavoro di decenni fatto da specialisti che cercano invano di spiegare le cose all’imbecille di turno senza riuscirci? E se il Parco Nazionale Abruzzo fosse un importantissimo patrimonio dello Stato, di cui andare fieri e da difendere con tutte le forze, cosa di cui tutti gli abitanti del Parco sono convinti? E se il Parco fosse un modello di livello europeo di buona gestione delle risorse naturali? E se ti dessero una pistola e tu dovessi scegliere tra sparare a una mamma umana o una mamma orsa? E se tu dovessi affrontare una tigre a mani nude? E se tu vincessi mille miliardi di miliardi alla lotteria? E se una balena ti venisse addosso mentre stai nuotando? E se mio nonno avesse le ruote? E se invece di scrivere queste idiozie aveste completato la terza media con applicazione e impegno? Basta! Mi arrendo: l’imbecille ha sempre ragione. Non ci si rivince. Saluti.

anonimo - 09/09/2023 12:39

Gli ambientalisti, già dai lontani anni ottanta del secolo scorso hanno eletto il Parco d'Abruzzo a campione della buona gestione della fauna e fatto circolare il mito di posti come Civitella Alfedena su cui si facevano gli studi per dimostrare come la fauna selvatica portasse turismo e dunque ricchezza. Ai tempi della rivista Airone il mito veniva sbandierato a tutto spiano. Bene, io mi permetto di ribadire che:

1. La gestione della fauna nel parco non è ottimale. Il caso dell'orsa ammazzata è emblematico. Essa è confidente da anni e gira per i paesi tra cassonetti ed automobili. Questo ha posto le basi per quello che è successo. Intanto un ex orsetto, figlio della mamma orsa appena uccisa è stato investito da un'automobile ed è morto. Miracolo non sia morto anche il conducente, vista la mole dell'orso. Poi, a suon di avvicinarsi alle case anche l'orsa ha trovato un poveretto che si sarà rotto le palle di vivere nella paura. Il poveretto, sparando, ha svolto una importante funzione sociale aprendo il dibattito sulla gestione, come si intende anche dalle parole del sindaco di Villalago. Si spera che gli orsetti, nel caso sopravvivano, vengano gestiti in modo da non diventare a loro volta confidenti, se no, prima o poi, qualche turista fotografo finirà all'ospedale o peggio e a quel punto addio modello virtuoso.
2. Convertire luoghi di montagna alla mono economia turistica, rendendo impossibili allevamento, agricoltura e selvicoltura è un pessimo risultato per un parco e mi dispiace che ciò avvenga a spese nostre.

Comunque del parco si può discutere ed è perfettamente inutile dar dell'imbecille a chi lo fa.

anonimo - 09/09/2023 03:52

Quelli che minacciano il povero allevatore che ha commesso l'atto puro di fucilare l'orso non credo proprio siano i suoi compaesani, bensì animal ambientalisti in stato sovraeccitato. Un comune come Villalago, che conosco per esserci stato varie volte, campa oggi di turismo che viene attirato a suon di cervi che scorrazzano ovunque e del mito di orsetti buonisti che sfilano per farsi fotografare. Ovvio che sull'orso ci giocano, ma le attività rurali, l'allevamento e il vivere in armonia con l'ambiente sono finiti. Il paese è pieno di anziani e nel comune ci sono 500 abitanti al posto dei 1700 che c'erano al tempo in cui si allevava. Quando si gira nel tardo pomeriggio per le campagne deserte, per esempio scendendo alla gualchiera, Le assicuro che ci si guardano spesso le spalle e si ha un bel po' di paura. Per cui escludo che i villalaghesi lincerebbero il poveretto. Il Sindaco di Villalago, che ha fatto costituire parte civile il suo comune contro lo sparatore ha dichiarato (copio ed incollo):

"...... Sicuramente nella gestione degli orsi confidenti qualcosa va rivisto. Noi sindaci dovremo affrontare il problema anche con la Regione. L’orso confidente va tenuto il più possibile sulle montagne. Non perché crei problemi nei centri abitati ma perché nei centri abitati purtroppo c’è l’automobile che sfreccia a 100 all’ora o, come si è visto, quello che spara”.

Insomma insiste a dire che l'orso per le strade non crea problemi, ma dopo due orsi morti in pochi mesi (uno investito), anche lui si rende conto che forse la politica di gestione è sballata. Speriamo seguano atti concreti!

anonimo - 09/09/2023 03:40

Poi naturalmente, Lei tira fuori di tutto, dalle donne ammazzate dagli spasimanti delusi, ai treni che investono gli operai, per passare dagli incidenti stradali. Si, ma qui si parla di orsi e non di quelle cose. Qui si parla, per esser chiari, di tre argomenti, ovvero:

1. Come si gestiscono gli orsi in zone abitate dagli uomini?
2. Come si rende sicuro l'ambiente per chi lo vive, ci risiede e ci lavora? Non si parla di chi va in Abruzzo o in Trentino per una settimana di vacanza.
3. E' giusto trovarsi un orso nel giardino, sul balcone di casa o a devastarti il frutteto o gli alveari?

Parliamo di cose attinenti.

anonimo - 09/09/2023 03:27

Ad un certo punto del suo sragionamento, Lei non riesce a trattenersi e spara la boiata indimostrabile.

Eccola qua, puntuale come un treno svizzero (in Svizzera agli orsi confidenti danno il piombo):

......"....orso, specie protetta, notoriamente innocua se non gli corri contro urlando, cercando di fregargli i cuccioli, ....". Davvero? Me lo dimostra? Mi può commentare il caso di Metlicovec, il quale venne aggredito alle spalle? Oppure anche Metlicovec è un imbecille e il braccio se lo è reso invalido da solo a colpi di pennato??

Legga il suo racconto:

https://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/io-aggredito-dall-orso-parla-angelo-metlicovec-1.666038

Parliamo di fatti veri e non di miti.

anonimo - 09/09/2023 03:20

Quelli che Lei definisce "imbecilli" che fanno un convegno sono i componenti ed i simpatizzanti del comitato che ricorda Andrea Papi, un ragazzo di meno di 30 anni che è stato ammazzato da un'orsa mentre camminava o correva su una strada carrozzabile vicino a casa sua (e non in una foresta vergine in Alaska). Forse potrebbe almeno avere rispetto per i morti, per i loro parenti e per chi li ricorda. Poi Lei dice che chi ha introdotto l'orso in Trentino è a sua volta un imbecille. Su questo Lei ha buone probabilità di aver ragione. Se gli autori di Life Ursus sono imbecilli allora quelli del convegno sono vittime di imbecilli. Penosa è la sua affermazione per cui i trentini che subiscono l'orso sono solo "..... tutti preoccupati dei loro affari...". Ma non si vergogna? Mandarla in vacca dipingendo chi rischia di essere ammazzato se va a far legna, castagne o funghi nel bosco dietro casa è una vecchia tattica da ambientalisti radical chic di cinquant'anni fa. La smetta! PS naturalmente da dell'imbecille anche a me, ma questo conta poco.

anonimo - 09/09/2023 03:00

Lei esprime perfettamente la follia dell'Italia 2023. Naturalmente una donna vale più di un'orsa, ma non per Lei. Chi ha sparato non aveva e non ha alcun potere ed infatti sarà portato davanti ad un giudice. Ma se Lei avesse dei figli o dei nipoti piccoli ed un orso che pesa 300 Kg entrasse nel suo giardino cosa penserebbe? Non penserebbe: e se ci fossero stati i bambini? Oppure pensa che l'orso sia un pupazzone inoffensivo? Si guardi anche Lei la conferenza. Sperando possa aiutarLa a riflettere un po'. Si vedono gli effetti delle ferite da orso. Guardi il video.

https://www.youtube.com/watch?v=J4NsQDIzBoQ

anonimo - 09/09/2023 02:48

Ma non ripeta le solite boiate para animalistoidi! Lei si sentirebbe più al sicuro in un recinto con dieci orsi presi a caso, o in una stanza con dieci persone prese a caso? Se si sentirebbe più al sicuro con gli orsi vada all'Orecchiella e si cali nel recinto degli orsi. La verità è che ci sono anche uomini pericolosi, ma non tutti gli uomini sono pericolosi e mediamente non sono più pericolosi di un orso.

anonimo - 09/09/2023 02:43

Certo che sarebbero dovuti intervenire. Sono anni che sarebbero dovuti intervenire impedendo all'orsa di diventare confidente. Si tratta di una regola elementare per gestire le popolazioni di orso. Una regola adottata in tutto il mondo. Ma non in Italia a quanto pare. Proprio per questo ritengo che lo sparatore abbia semplicemente supplito all'inazione di chi doveva intervenire ovvero, non proprio i forestali, ma il Parco attraverso i suoi operatori.

anonimo - 09/09/2023 02:39

Ecco, adesso tutti quanti mi direte: «ma cosa ti metti a discutere con gli imbecilli? Non lo sai che è inutile? Che è tempo perso?». Ma io sono animato da inguaribile ottimismo e da spirito umanitario. Per cui metto qui un link a un articolo che mi sembra molto utile e che, al suo interno, contiene un altro link al «Rapporto orso marsicano 2022» del PNA. È assolutamente ovvio che nessun imbecille riuscirà mai a capirci qualcosa, però, chissà: magari gli balenerà il sospetto, o almeno l’ombra di un sospetto, che al di là del suo cervello di gallina esiste un mondo “altro”, più complesso, che richiede pazienza e approfondimento, cultura e applicazione oltre che, ovviamente, intelligenza per essere compreso.
https://www.linkiesta.it/2023/09/morte-amarena-conservazione-orso-marsicano-strategie/

anonimo - 09/09/2023 00:29

speriamo si sia fatto dare la pelle dell'orsa. Ci farebbe un bel tappeto da mettere davanti al caminetto
eh, eh...

anonimo - 08/09/2023 17:29

Ora ha paura il misero sparatore ,poverino, dove è finita la sua forza? Calci nel sedere a raffica,ecco cosa si merita , tanto certa gente non la cambi , fanno parte della parte marcia del mondo.

Anonimo - 08/09/2023 16:00

La mamma degli imbecilli è sempre incinta. Infatti, l’imbecille mette un link a YouTube, dove si può vedere un convegno di imbecilli che disquisiscono, da perfetti imbecilli, di cose che non sanno, che non capiscono, che non conoscono. Gli imbecilli del convegno, tra l’altro, parlano di altri imbecilli ancora che hanno introdotto in Trentino, regione ad altissima densità turistica (di tipo industriale, per capirci) esemplari di orso prelevati dalla Slovenia senza una particolare pianificazione né ambientale né sociale. Gli imbecilli del convegno sono tutti preoccupati dei loro affari, e se la prendono con gli altri imbecilli che hanno introdotto l’orso in una regione che è praticamente un Luna Park di montagna. Poi uno dice: il Parco nazionale d’Abruzzo (il più antico parco nazionale d’Italia) ha un programma pluridecennale, di altissima qualità scientifica e di importantissime ricadute sociali, la cui finalità è la preservazione di un prezioso habitat e la tutela delle popolazioni che abitano sui territori. Poi uno dice: c’è un lavoro di centinaia di persone qualificate che prevede investimenti dello Stato (cioè di tutti noi) molto importanti. Poi uno dice: l’equilibrio uomo-animale nel Parco Nazionale d’Abruzzo è supportato da campagne di educazione, di comunicazione, da sostegni economici che garantiscono le attività agricole. Poi uno dice: la popolazione del Parco Nazionale d’Abruzzo è unanimemente soddisfatta delle sue, ottime, condizioni di vita. Detto questo, il solito imbecille armato di fucile, bisogna dire fuori dalla “fascia di protezione esterna” («fascia de che?» chiede a questo punto l’imbecille…) vede un orso, specie protetta, notoriamente innocua se non gli corri contro urlando, cercando di fregargli i cuccioli, dicevo, l’imbecille vede un orso nel suo pollaio e che fa? Rientra in casa, prende la doppietta e gli spara (per difendere i suoi preziosi polli, che sarebbero stati in ogni caso rimborsati (€ 100 cadauno) dall’Ente Parco). Poi dice: la popolazione del luogo lo vuole quasi linciare (l’imbecille, non l’orso) e che fa l’imbecille? Comincia a piagnucolare, lui poveretto che non riesce più a dormire la notte, che viene minacciato, tanto che addirittura i carabinieri lo devono proteggere con una scorta armata. E qui sorgono spontanee tante domande. Ad esempio: ma come mai non si sente l’esigenza di attivare una così solerte protezione delle tante donne che ogni anno vengono ammazzate dopo minacce ricevute? O anche: e come mai si considera tanto pericoloso un orso e non ci preoccupiamo delle migliaia di morti ammazzati da automobilisti ubriachi o drogati? O ancora: e come mai si considera tanto pericoloso un orso piuttosto che uno che sta lavorando su una linea ferroviaria, e che gli dicono per tre volte: «guarda che sta per passare un treno» e quello ci manda lo stesso cinque operai? Eccetera, eccetera, eccetera… Sarà mica colpa dell’universo mediatico in cui siamo immersi e che moltiplica esponenzialmente l’innata imbecillità degli esseri umani in generale, e degli italiani in particolare?

anonimo - 08/09/2023 14:03

Una mamma orsa non è diversa da una mamma umana , ucciderla così accanto ai suoi piccoli un gesto criminale, io non difendo chi uccide ,cosa ha dimostrato chi ha sparato? Sei forte, puoi tutto con un arma in mano. Ci sono tanti esaltati , che vogliono dimostrare la loro superiorità non solo con un arma ,ma anche nel quotidiano , gente che per un nonnulla picchia e uccide un anziano per strada, persone poco istruite che credono che la violenza sia l'unico modo per vivere. Povera orsa ha incontrato la persona sbagliata.

Anonimo - 08/09/2023 10:42

Invece l'uomo non è pericoloso?
Cosa dicono la storia e la stampa?

Izzy - 08/09/2023 08:54

Non era meglio che intervenissero i forestali o come cavolo si chiamano polizia forestale con una dose di sonnifero poi trasferire "il mostro" nel suo habitat? Certamente col tempo si sarebbe adattato a viverci. Abolire la caccia e i permessi di porto di armi ,solo in casi necessari,non sarebbe male. Fucile contro animale che non si può difendere ..........

Anonimo - 08/09/2023 08:53

L'orso è pericoloso. Questo ce lo dice la scienza. Si informi.

https://www.youtube.com/watch?v=J4NsQDIzBoQ

anonimo - 08/09/2023 02:10

Non si tratta di sparare a tutto e a tutti, ma di poter difendere se stessi, i propri familiari ed anche i propri animali domestici. Se un insetto attacca una coltura cosa si fa? Glielo dico io cosa si fa. Si fa la lotta contro quell'insetto. La si può fare con gli antiparassitari chimici o la si può fare con la lotta biologica. Per esempio quando un insettino di origine cinese ha attaccato i castagni rischiando di farli estinguere si è introdotto un altro insettino che mangia le larve di quello che attacca i castagni. In pratica la larva dell'insettino che difende i castagni uccide (non con il fucile, ma con le mandibole) la larva di quello che ai castagni fa dei danni. Di conseguenza, se ci sono troppi lupi e voglio permettere all'allevatore di continuare ad esistere permetterò a detto allevatore di sparare ai lupi che attaccano le sue pecore (e non di sterminare lupi a casaccio). Lo stesso vale per l'orso. Non si vede per quale motivo folle l'orso ed il lupo devono essere sacralizzati e resi intoccabili, mentre altri animali possano essere eliminati. Il vostro modo di ragionare sta facendo più danni della grandine.

anonimo - 08/09/2023 02:02

La fregnaccia è quella dell'orso innocuo. Se Lei crede che l'orso sia un grosso pelouche inoffensivo, vuol dire che Lei è disinformato. Ovvero che ignora la verità. Per cui posso rispondere che nel suo caso ".....2000 anni di civilizzazione occidentale non sono serviti proprio a niente". Infatti in 2000 anni dovremmo aver capito che solo conoscendo i dati reali si possono fare delle affermazioni come le sue.

anonimo - 08/09/2023 01:53

Certo che può tenere i coccodrilli in giardino. Può tenerci anche un orso! Purché i suoi animali non possano entrare nel mio giardino ammazzandomi. Spero questo concetto Le sia chiaro. O no?

anonimo - 08/09/2023 01:50

Il fucile in mano a persone incoscienti non ci dovrebbe essere.

Anonimo - 07/09/2023 14:28

Se io dico “orso” cosa produce il riflesso di Pavlov nell’imbecille? Intensa salivazione e la frase: “ahhh, l’uomo deve difendersi dalla belva feroce”.

anonimo - 06/09/2023 02:26

Madonna santa: qui c'è gente che non ha mai sentito parlare di un parco nazionale, che non aveva più pallida idea di che cosa si tratti.che razza di discorsi a bischero sciolto!

anonimo - 05/09/2023 21:56

Il contadino millenario nonché il prenditore, secondo il tuo (??) ragionamento hanno diritto di difendersi anche a fucilate se occorre... allora anche io che becco qualche animale nei miei campi a mangiare la frutta o a portare via qualche ammenicolo, mi autorizza a sparare ad altezza uomo ? Se trovo qualche animale, in particolar modo bipede a distruggere con il passaggio la mia coltura, se ni tiro ho tutti i diritti?? Perché qui si vuole i diritti (soprattutto economici di fare il cxxo che ci pare) ed infatti siamo al punto che si eliminano anche gli bipedi parlanti perché intralciano il business degli (im)prenditori.... .Ricordati che prima o poi anche tu darai noia a qualcuno e.... da come va mi sembra non sia ottimale

Diogene senza botte - 05/09/2023 21:30

in giardino c'ho una famigliola di coccodrilli. Non rompono le palle a nessuno tranne che ai ladri. Posso tenerli? (sono buoni come il pane)

anonimo - 05/09/2023 18:16

la mamma degli imbecille è sempre incinta, così si dice. Ed è proprio vero. Hai voglia di spiegare, se poi però c'è un imbecille che ti tira fuori la storia dell'orso feroce, del povero contadino che non può lavorare, dei bambini che non possono giocare in giardino, dell'uomo che deve difendersi dal terribile predatore e altre fregnacce simili, capisci che 2000 anni di civilizzazione occidentale non sono serviti proprio a niente

anonimo - 05/09/2023 15:34

Se la vita delle persone è in pericolo, allora occorre difendersi. I guai penali o le multe sono sopportabili se in ballo c'è la vita delle persone.

Per il resto silenzio e rispetto per i morti:

https://www.google.com/search?q=andrea+papi&rlz=1C1KMZB_enIT562IT616&oq=andrea+papi+&aqs=chrome..69i57j0i512l2j46i175i199i512j0i512l4j46i175i199i512j0i512.11009j0j15&sourceid=chrome&ie=UTF-8#fpstate=ive&vld=cid:0219e45b,vid:G7NegkgIqY4

anonimo - 05/09/2023 03:26

Qui non c'entrano nulla i rimborsi, i polletti e neanche la paura. A me non frega nulla se il signore che ha sparato abbia avuto paura o meno. Come non mi frega nulla del rimborso per polli predati. A me frega di altre cose, di cose a cui vi rifiutate sistematicamente di rispondere.

1. E' giusto che una persona che lavora facendo il contadino o l'allevatore veda i suoi sforzi distrutti da animali selvatici?

2. E' giusto che una persona che lavora sul territorio si trovi di fronte a predatori che possono ucciderlo?

3. E' giusto che se uno vive in montagna o in campagna non possa mandare i bambini a giocare su un prato vicino a casa senza doversi rodere il fegato temendo che vengano sbranati da un orso?

I rimborsi sono una bella cazzata se alla fine il territorio non permette più di esercitare attività millenarie che si svolgevano in perfetta armonia con la natura.

Attenti, cari signori, non sto parlando di qualcuno che va a funghi a tre ore di cammino dalla strada carrozzabile, sto parlando di gente che si trova a due passi da casa sua. Sia chiaro, non penso neanche che sia giusto che uno per andar a funghi si faccia sbranare, ma su quello si potrebbe anche discutere, per esempio si potrebbe discutere della possibilità di mettere chi cammina nei boschi in grado di difendersi, come avviene nelle nazioni civili. Più difficile è pensare di imporre alle persone di vivere nella paura. Facile stare in città a fare gli ambientalisti da salotto e imporre con violenza il lupo e l'orso a quelli che vogliono vivere in campagna e in montagna. Ci sono persone che non vogliono vivere chiuse in casa a guardare documentari sull'orso e quelle stesse persone non vogliono neanche farsi ammazzare.

Il fatto che Antonio Rabbia, che ha rischiato la morte per l'attacco di un'orsa nello scorso dicembre, sia un mitomane è una sua opinione che andrebbe dimostrata.

Quanto all'altro che dice che l'orso è pericoloso come un gatto, lo invito a studiare. Basta infatti studiare i casi di aggressioni degli orsi agli uomini a livello mondiale, europeo ed italiano per capire come stanno le cose. Prima studi, poi ne riparliamo su basi scientifiche. In rete i dati ci sono. Ma non vada a leggere i dati falsi, cerchi quelli veri.

In ogni caso ribadisco che l'orsa per i centri abitati non ci deve poter andare e se ci va, ciò vuol dire che il Parco lavora molto, molto, molto male.

anonimo - 05/09/2023 02:58

Chi gestisce il Parco è pagato con i soldi di tutti e naturalmente può essere criticato. Una delle tattiche della dittatura ambientalista è negare il diritto di critica, cosa che invece la Costituzione dovrebbe garantire a tutti.

anonimo - 05/09/2023 02:40

La posizione di quel criminale non è difendibile!!!
Non si tratta di essere animalista o meno. Un orso per di più con due orsacchiotti non si ammazza sparandogli alle spalle. punto e basta . Ci vuole della galera e tanti soldi spesi in avvocati

Anonimo - 04/09/2023 20:59

Poverino è una persona di molto ignorante, anche quella 'paura' altro non è che frutto di ignoranza.
al mondo ho visto posti dove li considerano quasi come gatti...Che volete qui si spara anche a quelli!
E garantisco, lo dice uno che non ha certo un qualche tipo di dipendenza patologica animalista.

... - 04/09/2023 13:21

Eccone un altro che apre la bocca tanto per far circolare dentro un po’ d’aria. Ragazzi, non parlate di cose che non sapete, di cose che non capite. La gestione del Parco Nazionale d’Abruzzo è una cosa seria, condotta con grande competenza e serietà. I risultati si vedono, e i progetti di protezione di una specie a rischio di estinzione come l’orso marsicano ottengono risultati importanti, non soltanto sul piano “biologico” ma anche della qualità della vita delle popolazioni coinvolte. Insomma, l’Ente Parco, gestito in modo esemplare, produce risultati eccezionali che sono sotto gli occhi di tutti. Poi arriva un imbecille che spara un orso e produce un enorme danno alla collettività. Questo imbecille, giustamente, adesso è indagato e dovrà rispondere delle sue azioni sconsiderate. Il problema, uno dei problemi, delle nostre società mediatiche è l’esposizione degli imbecilli a un flusso di informazioni che non sanno né comprendere né interpretare. Si vede ad esempio il caso del mitomane che il 21 dicembre del 2022 raccontò una vicenda inverosimile di una presunta aggressione: anche quel poveretto era stato suggestionato dalle notizie circolate in quel periodo sulle aggressioni di orsi in Trentino (situazione completamente diversa): l’aggressione era una balla. Insomma, non aprite la bocca a vanvera e cercate di portare rispetto per chi lavora con competenza e impegno. Non dico di comprendere, tanto non ci riuscite. Sappiate però che esistono situazioni complesse di corretta gestione ambientale e di tutela di un importantissimo patrimonio naturale affidato alle cure di una collettività che, si presuppone, possa esprimere valori di civiltà degni della sua tradizione. Cercate di portare rispetto per chi lavora con impegno e competenza, vuoi che non sapete nulla, che non fate nulla, che non sapete fare nulla.

anonimo - 04/09/2023 11:48

L'ora è la vittima inconsapevole del consumo dei beni della Terra da parte degli (im)prenditori.... se può notare è stata colpita alla schiena, quindi presumibilmente già in fuga.... Mi sia permesso: non sono e mai sarò un animalista fondamentalista, ma il fatto di voler difendere a qualunque costo un "coraggioso " come il soggetto onestamente cozza con la mia empatia umana. Partiamo dal fatto che ogni danno era stato rimborsato dall'ente parco (galletti e galline vecchie più di matusa rimborsati con fogli da 100 cadauno(??? Carucci i polletti) ) il suddetto soggetto preso dal panico (diamoglielo) è entrato in casa ha CERCATO il fucile ha CERCATO le cartucce, non voglio pensare che avesse il fucile carico e pronto all'uso, ha aperto la porta o la finestra e pieno di panico e tremante ha sparato al altezza uomo... al buio. Come novella è bellissima, e se c'era il figlio o il nipote ad altezza uomo? L'ora è vittima del "prenditorismo, io so io e voi non siete un cxxo". Empatia umana scansati proprio .... faremo la fine dei dodo: ubriachi ma felici! Contenti voi, io no ...

Diogene senza botte - 04/09/2023 09:50

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