Giornata contro la violenza sulle donne, : “Una piaga sociale da fermare quanto prima'.
Giornata contro la violenz ...
Il
caso della ex Manifattura dimostra che trasparenza e partecipazione
sono fastidiose per queste amministrazioni, e vengono adottate con
riluttanza per nasconder che le decisioni sono già prese.
Ancora una volta si preferisce la scorciatoia dell’affidamento al privato, spesso con procedure opache e seguendo interessi non coincidenti con quelli della collettività.
Da
qualche giorno è ripartita la giostra di dichiarazioni sulla vendita
di parte della Manifattura alla misteriosa società Good City. Niente
di nuovo visto che quel che resta della politica, da Roma a Lucca, è
ormai specializzato nel propinare caterve di parole da ogni dove
(interviste, social, talk show) per nascondere i fatti che proviamo a
sintetizzare. Sulla base di bandi promossi dalla giunta Tambellini la
società “Good City” (costituitasi solo dieci giorni prima con un
capitale sociale di € 10.000) si è aggiudicata nel novembre 2021
una porzione di circa 6000 metri quadri della ex Manifattura. Un
“percorso di valorizzazione della struttura, seguendo un iter
trasparente e partecipato”
(presentazione delle Linee programmatiche dell'amministrazione
Pardini, Agosto 2022) non
è mai avvenuto né durante la trattativa con Fondazione-Coima, né
per la cessione a Good City né negli ultimi mesi.
Anzi, il
Comune di Lucca, giunta Tambellini, ha negato il processo
partecipativo firmato da oltre 1400 cittadini, strumento previsto
dalla legge regionale 46/2013, già vagliato e accettato dalla
Regione.
Da quasi due anni il Comune, l'ente più vicino ai cittadini, non
riesce a conoscere i reali acquirenti privati di una rilevante
porzione di un proprio importante patrimonio e cosa intendono fare
con essa. Se “c'era (come permane tuttora) una criticità oggettiva
ad arrivare in fondo ai reali titolari della SRL, e agli obiettivi
che loro hanno per l’area che si apprestano ad acquistare”
(Bianucci Marzo 2023) allora in
quale “bontà dell'azienda” (Tambellini Novembre 2021) si
confidava e come è stato possibile cedere la struttura in presenza
di acquirenti e progetto ignoti?
Un progetto che, oltretutto, riguardando solo una porzione della ex
Manifattura Sud ovviamente condiziona le future possibilità di
investimento sul resto della struttura. Perché né la giunta
Tambellini, né quella Pardini hanno scelto da subito “un grande
professionista internazionale per guidare la costruzione di un
progetto di altissimo profilo per la riqualificazione dell’area
della Manifattura” (Bianucci Marzo 2023), né tantomeno avviato un
“iter trasparente e partecipato” insieme ai cittadini? Purtroppo
proprio trasparenza
e partecipazione per questa “politica” sono fastidiose e vengono
adottate con riluttanza a decisioni già prese semplicemente per
regalare una parvenza di partecipazione ai cittadini che, come
evidenzia la crescita costante dell'astensione, hanno capito come
funziona.
Come dimostra anche il fallimentare andamento del PNRR, da decenni
manca a tutti i livelli di governo la volontà politica di preservare
enti, servizi pubblici e beni comuni e anche Lucca si ritrova senza
risorse umane ed economiche, visioni e competenze per poter attingere
autonomamente (senza dipendere da quel che si decide in Regione o a
Roma) ai finanziamenti europei e ministeriali che potrebbero
permettere di mantenere pubblici edifici
e aree importanti come la ex Manifattura realizzando opere di cui la
città ha estremo bisogno: scuole, spazi di aggregazione e per
attività culturali, spazi per la ricerca industriale e culturale
ecc.. Smantellando
il Pubblico non resta che il privato che spesso ha interessi non
coincidenti con quelli della collettività ed è talmente potente e
protetto che né la giunta Tambellini, né quella Pardini in tanti
mesi sono riuscite a far sapere ai cittadini chi sono gli acquirenti
della porzione di Manifattura Sud e il loro progetto. Tutta questa
vicenda, purtroppo, ribadisce
quanto la contrapposizione fra centrodestra e centrosinistra sia un
artificio che questa “politica” utilizza per mantenere viva una
campagna elettorale permanente di “distrazione di massa” in modo
da poter essere libera di perseguire i propri veri obiettivi:
la propria sopravvivenza e il non disturbare i manovratori da cui
dipende.
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