Giornata contro la violenza sulle donne, : “Una piaga sociale da fermare quanto prima'.
Giornata contro la violenz ...
In questi anni la posizione di Italia Viva è stata
sempre lineare: ricercare, anche attraverso un Bando di Idee, una soluzione
complessiva per l’intera aerea della Manifattura Tabacchi, la migliore per un centro
storico di grande pregio, come Lucca.
Sulla parte Nord della Manifattura oltre 10 anni di contestati e sfortunati appalti della Giunta Tambellini non hanno portato ancora in porto il recupero e non vi è ancora chiarezza come i locali restaurati saranno utilizzati.
Sulla parte sud, ancora la Giunta Tambellini ha prima cavalcato l’accordo con la Fondazione CRLucca, per poi abbandonarla in mezzo al guado, alle prime difficoltà tecniche e politiche.
La ciliegina sulla torta è stata la vendita a fine mandato della Giunta Tambellini di un solo immobile della Manifattura di grande pregio e centrale nella collocazione, per una cifra non esaltante.
Il compratore, dopo un anno dalla gara, è ancora anonimo e sembra interessato, più che all’acquisto dell‘immobile, al “diritto di veto” sulle possibili soluzioni unitarie da dare all’intera Manifattura, che conseguirà con l’acquisto.
Italia Viva condivide la proposta lanciata dal consigliere comunale delegato al piano operativo Elvio Cecchini, ma anche dal consigliere comunale di opposizione, Daniele Bianucci, di valutare l’opportunità di non procedere al rogito con la Good City srl, con la quale i contatti sono ancora inesistenti: non si conosce il vero acquirente, né lo scopo dell’acquisto, né la destinazione progettata.
Noi siamo favorevoli a che il Comune receda dalla vendita di questo immobile, paghi l’irrisoria penale e studi finalmente un progetto di utilizzo dell’intera Manifattura, come doveva essere fatto dall’inizio.
Studiare e approvare un progetto complessivo interessante per la città è la priorità che noi portiamo avanti da anni e condividiamo anche qui la proposta di Bianucci di affidare ad uno studio di progettazione di alto livello (valutando la gara o no) da affiancare con progettisti lucchesi, per la loro conoscenza della nostra realtà.
Crediamo che fin da principio questa fosse la strada maestra: definire un progetto compressivo di alto livello ma calibrato alle nostre necessità, coinvolgendo le intelligenze lucchesi, approvarlo nelle sedi Istituzionali competenti e dopo ricercare i finanziamenti pubblici o le proposte dei privati per realizzarlo, in più anni.
Alberto Baccini e Antonella Guadagni, Coordinatori Italia Viva Lucca
Oh Baccini, ...............!! Ma come si fa a "..... affidare ad uno studio di progettazione di alto livello..." un ..."..progetto complessivo..."!?!?!?!
Ma cosa cazzo dovrebbero progettare?!?!? Il committente dovrà dire ai poveri architetti cosa accidente vuole fare nell'immobile!!!!!!!!!!!! Non possono essere gli architetti a decidere il destino di un grande immobile. Quando Ammannati o Juvarra vennero a Lucca per progettare il Palazzo Ducale la Repubblica disse loro cosa nel palazzo si doveva collocare ed era così puntigliosa dal discettare con gli architetti perfino della posizione dei "luoghi comodi"!!!! Qui non avete un cazzo di idea su cosa fare nell'immobile. Non avete neanche i soldi. Ma quale cazzo di progettazione del menga!!!!
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