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  • 30/10/2025 15:47

Beatrice Venezi al Teatro Colón: la verità oltre le chiacchiere

Da lucchese e amante della musica, mi sono preso la briga di informarmi bene dopo aver letto le solite polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi a dirigere la Turandot al Teatro Colón di Buenos Aires. Online si è letto di tutto: raccomandazioni politiche, pressioni dall’Italia, e via dicendo. Ma scavando un po’ e ascoltando le parole di chi al Colón ci ha davvero lavorato emerge tutt’altra storia. È stato Jorge Telerman, ex sovrintendente del teatro, a volerla sul podio per meriti artistici, non certo per politica. La Turandot del centenario pucciniano è stata un successo enorme: pubblico entusiasta, orchestra in sintonia e applausi interminabili. Insomma, le solite fake news italiane sono crollate davanti ai fatti. Beatrice Venezi si è guadagnata quel posto con il talento, non con le spinte. E da lucchese, non posso che dire che ha portato in alto il nome della nostra terra nel mondo come dovrebbe fare chiunque ami davvero la musica e la verità. Francesco G.

I commenti

Affidabilissimo sto commento

Nicola - 23/11/2025 22:56

La "fonte" di questo sproloquio è il Secolo d'Italia. Ma, scusate, se io voglio leggere i giornali-spazzatura posso farlo direttamente. Perché dovete inquinare questo spazio di discussione pubblica ri-postando 'sta roba?

Anonimo - 31/10/2025 20:20

Milei è il frutto, uno tra gli altri diversi effetti del più classico rinculo del peronismo.
Chi ci stà vicino, come nelle cannonate, ha bisogno di stare a distanza di sicurezza ed almeno almeno dei tappi alle orecchie...se bastano.
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 31/10/2025 19:43

Italia o Argentina per me pari sono. Per il grillino Gaetano Amato, se si tratta di attaccare il maestro Beatrice Venezi, non importa la latitudine geografica e cosa ti va a pescare? Che esiste un amichettismo di destra da esportazione… Nel novembre 2024 Beatrice Venezi sarebbe stata nominata direttore ospite dell’Orchestra del prestigioso Teatro Colón di Buenos Aires. Uno dei teatri più blasonati. Così Gaetano Amato ha messo in croce il ministro degli Esteri Antonio Tajani per denunciare «un caso di amichettismo internazionale». Da ridere. Soprattutto per la topica presa per il solo movente di impallinare Beatrice Venezi contro la quale è in atto un’aggressione politica, professionale e umana senza precedenti per il caso della direzione artistica de La Fenice a Venezia.
Il grillino Gaetano Amato insegue la Venezi in Argentina…
Invece di pensare ai propri guai interni nel M5S i grillini hanno fatto un viaggio nel tempo e si sono andati a ricordare che l’anno scorso durante la visita di Giorgia Meloni a Buenos Aires al teatro Coliseo, la direttrice – già consulente musicale dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano – aveva condotto l’esecuzione dei due inni nazionali. Ora è successo che La Nacion, quotidiano argentino, abbia pubblicato la notizia della nomina della Venezi come direttore ospite dell’orchestra del Teatro Colon. Apriti cielo. Gaetano Amato ha sentito il richiamo della foresta e ha fatto la sua denuncia: «Su richiesta dell’ambasciata italiana e grazie a una lettera di presentazione politica che citava la sua amicizia con Giorgia Meloni e il suo ruolo di consigliera del ministro della Cultura, la Venezi», scrive il pentastellato, « avrebbe ottenuto quella nomina. Riecco dunque l’essenza della politica meloniana: il potere che si traveste da cultura per piazzare i propri amici nei luoghi internazionali dell’arte».
Caso Venezi in Argentina: il M5S parla di “amichettismo da esportazione”…
Ma la smentita – e la figuraccia- non tardano ad arrivare. Perché a breve giro di posta è partita una missiva di Jorge Telerman che -come riporta la Verità- si è sentito particolarmente offeso da queste parole. Jorge Telerman, che è stato ministro della Cultura ed ex capo del governo della città di Buenos Aires; ambasciatore dell’Argentina a Cuba ed è Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Ripercorre la vicenda e stronca la querelle: «Ho promosso come sovrintendente del Teatro Colon il ciclo “Divina Italia”. E anche grazie al sostegno dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires ho potuto accogliere numerosi artisti italiani di alto livello. In tale contesto nel 2024 in occasione del centenario pucciniano ho invitato personalmente la direttrice Beatrice Venezi a dirigere la Turandot”.
Il sovrintendente si offende: Da noi gli artisti la vogliono
Prendano nota i sindacalisti della Fenice delle parole che seguono. “La decisione è stata presa – dice Jorge Telerman- dopo un’attenta valutazione del suo profilo artistico, della sua carriera e delle sue riconosciute capacità musicali. In particolare nel repertorio di Giacomo Puccini del quale la Maestra Venezi possiede un’ampia esperienza. Il successo della Maestra Venezi fu immediato e straordinario, ricordo», sottolinea Jorge Telerman, che ricorda alcuni particolari illuminanti: «Quando calò il sipario il coro cominciò a cantare spontaneamente: Beatrice non se ne va». È stato a quel punto – riferisce il sovrintendente – che, visto l’entusiasmo degli artisti e della comunità del Teatro Colon, «abbiano iniziato a valutare una collaborazione più stabile; che permettesse alla Maestra Venezi di assumere il ruolo di direttrice principale ospite del Teatro Colon». Capito?
La legnata al grillino Amato
Poi la legnata finale verso il grillino, ma quale amichettismo: «Desidero chiarire che non ho ricevuto alcun tipo di pressione, né da parte dell’Ambasciata d’Italia, né da altri organismi. E che non è mai stata presa in considerazione alcuna presunta vicinanza politica della Maestra Venezi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le decisioni adottate si basano esclusivamente su criteri di eccellenza artistica e umana». Una vicenda da girare pari pari ai sindacalisti degli orchestrali della Fenice a proposito di curriculum internazionale. Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri d’opera più grandi al mondo, nonché il principale teatro d’opera di notorietà internazionale dell’intero continente. La struttura magnifica e l’impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell’arte teatrale e lirica. Ecco, se da lì arriva il plauso alla preparazione della Venezi, qualcosa vorrà pur dire.

tito - 31/10/2025 15:38

Per quanto Milei abbia molte idee strampalate, non ho di lui una cattiva considerazione come quella che ho per Orban o per Trump. Milei infatti è sempre molto, molto, molto meno peggio dei peronisti, che hanno distrutto l'Argentina in anni di statalismo populista selvaggio. Detto questo però Milei è comunque considerato parte della destra internazionale. Insomma i vari Trump e Meloni vedono benissimo Milei, pur essendo loro statalisti e Milei liberista. In sostanza ho l'impressione che dietro la nomina argentina della pulzella di Lucca ci possa essere una certa affinità politica. Se poi la sua direzione della Turandot è piaciuta a tutti, meglio così! Son contento per loro e per la pulzella!!

Anonimo - 31/10/2025 04:14

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