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di Gino, 80 anni, lucche ...

Il caso Emanuela Orlandi all'Augusta, il fratello Pietro: "Al nuovo Papa
chiedo di collaborare alla ricerca della verità che i suoi predecessori
hanno ignorato o ostacolato"
In una Casa del Boia gremita in ogni ordine di posto si è svolto
l’ultimo appuntamento del festival L’Augusta – la Fortezza delle Idee,
patrocinato dal Comune di Lucca, sul caso di Emanuela Orlandi.
"Centinaia le persone presenti - ha sottolineato il presidente Iacopo Di
Bugno - e decine in lista di attesa che purtroppo non abbiamo potuto
accontentare. Per tutti gli interessati però Noi Tv manderà in onda la
registrazione sabato 18 maggio alle ore 22:30".
Ospite della serata Pietro Orlandi, che ha condiviso la sua battaglia,
lunga ormai 42 anni, alla ricerca della sorella Emanuela, scomparsa nel
nulla da Città del Vaticano e protagonista di uno dei casi più
controversi, dibattuti e depistati della storia d’Italia. Ad
accompagnarlo il reporter d’inchiesta di Alessandro Ambrosini, uno dei
massimi esperti di cronaca nera e criminalità organizzata romana e
veneta.
“Essere qui oggi, davanti a così tante persone – ha esordito Orlandi –
mi dà la forza di continuare senza sosta ad andare avanti nella ricerca
della Verità su ciò che è accaduto a mia sorella, una vicenda che ha
risvolti allucinanti, non solo per la mia famiglia, ma per la storia
nazionale ed in particolare di quel piccolo stato, il Vaticano, dove
siamo cresciuti e dove mia mamma a 95 anni, nonostante tutto, vive
ancora”.
“Dal giorno in cui Emanuela è sparita – ha continuato Orlandi – è come
se il tempo per la mia famiglia si fosse fermato. Una sorta di Odissea
in cui siamo stati investiti, con piste di ogni genere e tipo, dal
terrorismo, ai servizi segreti, dalla pedofilia agli scandali
finanziari, che non hanno mai portato a conoscere ciò che è accaduto
realmente quel 22 giugno del 1983. Eppure c’è chi sa, ma resta in
complice silenzio, perché? Al nuovo Papa chiedo di mettersi una mano
sulla coscienza, collaborando alla ricerca della Verità che i suoi
predecessori hanno ignorato o, addirittura, ostacolato”.
In che senso “gremita in ogni ordine di posto”? In quell’antro abitato da ratti ci sono seggiole più comode di altre?
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