• 3 commenti
  • 15/02/2025 18:07

Acqua: La soluzione c’è!

La soluzione c’è!


La confusione assoluta che regna nella politica della Provincia di Lucca e nel capoluogo in materia di acqua e servizio idrico non ci coglie di sorpresa. Sono almeno tre anni che, nel dibattito pubblico, andiamo ponendo il tema del superamento delle divisioni in tre gestioni del servizio idrico fra Acque/Gaia/Geal, unitamente al controllo dei prelievi ed ai rilasci di acqua verso il sistema industriale e dal sistema industriale rilasciata nei corsi di acqua e nella falda .

E’ arrivata a scadenza la concessione di Geal, gestore di Lucca con soli 34.000 allacci fognari dichiarati dall’azienda e 28.000.000 di metri cubi di acqua potabile venduta a Pisa e Livorno. Il Comune si è intestardito nel chiedere una proroga oltre il massimo di legge di 30 anni, attende una sentenza del Tar prevista per il 20 febbraio e da poco ha visto naufragare un accordo bipartisan fra ambienti del PD e della destra, messo su in Regione Toscana inventandosi una “super cazzola” come quella della installazione di contatori e software finanziati dal Pnrr per avere questa agognata proroga.

Intanto l’Oltre Serchio resta ancora senza le fognature, come la Brancoleria ed altre frazioni del territorio comunale ed esplode il problema della presenza dei Pfas nelle acque di falda del territorio comunale a partire da quella di San Filippo e San Pietro a Vico, grazie al lavoro di Arpat e a quello prezioso di Greenpeace, con cui ci onoriamo di condividere un lavoro in profondità fra fiumi, torrenti e scarichi di depuratori.

In Toscana è in campo una potente operazione affaristica e finanziaria con sede operativa a Firenze e Prato che detengono oltre il 51% della Multitutility in cui hanno collocato d’imperio la gestione del servizio idrico come quello dei rifiuti e costoro stanno tentando di espandersi come uno schiaccia sassi.

Va ricordato come attualmente sia presente uno stesso socio privato nelle varie gestioni oggetto di questa offensiva: questo portatore di interessi è Acea, socio di Geal e quindi del Comune di Lucca, mentre l’unica azienda tutta pubblica rimane GAIA, che gestisce Valle del Serchio, Versilia, Massa Carrara e Pistoia. La domanda che abbiamo posto a tutte le forze politiche e alle istituzioni locali è la seguente: volete rispettare il referendum del 2011 o no?

I commenti

Non esiste la verità assoluta. Il socio privato, se gestito bene, può migliorare le cose. Se gestito male...... GEAL non è Acque....evidentemente!

Anonimo - 17/02/2025 04:35

Siccome le gestioni attuali misto pubblico-privato sono efficientissime! Una gioia! Vieni sotto Acque dai! Bisogna esse fori di testa oppure uno speculatore privato! Allora sai che si fa? Anche ai comuni, le provincie, le regioni, lo stato intero, gli si mette un socio privato di minoranza! Magari funzionera' tutto meglio!!!!! Ma va letto va!

Acquaiolo - 16/02/2025 18:14

GAIA è poco efficiente ed il costo dell'acqua è alto. Questo costa al sistema delle imprese e costa anche ai cittadini meno abbienti. Vi frega nulla? Quanto al referendum, esso è evidentemente rispettato se i soci privati sono in minoranza delle quote azionarie. Se il socio pubblico ha la maggioranza assoluta, allora ha il controllo e se ha il controllo l'acqua è pubblica. Il referendum è stato inutile, come i fatti dimostrano. Infine l'acqua a Pisa e Livorno viene venduta perché la regione volle che venisse venduta. Sono abbastanza vecchio per ricordare che la cosa non fu una scelta del Comune di Lucca.

Anonimo - 16/02/2025 02:49

Gli altri post della sezione

Il comune

Per la prima volta mi trov ...