distretto della carta a Lucca, tradizione, innovazione e sostenibilità per il futuro
Giovedì 5 dicembre, con ...
Ripensare Lucca, a partire dai Comics, come la città di tutti, non un parco giochi per
turisti.
Lucca Comics & Games è lo specchio della nostra città: una manifestazione di fama
internazionale a base di arte e cultura, gestita purtroppo sempre più nella direzione del
profitto di pochi e del disagio per molti.
Tra affitti alle stelle, parcheggi cari ed esigui, traffico e trasporto pubblico congestionati e
tanto lavoro povero, irregolare e su turni massacranti, crediamo che Lucca Crea stia
tralasciando i bisogni degli studenti e dei lavoratori lucchesi, e persino degli stessi
appassionati, come dimostra il calo dei biglietti venduti rispetto allo scorso anno.
Come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti lucchesi crediamo sia urgente ripensare
l'idea di città che le nostre amministrazioni comunali portano avanti, mettendo in primo piano
gli interessi di chi la vive, e non della minoranza che si arricchisce sulla sua trasformazione
in "parco giochi" per il turismo di massa.
In particolare la manifestazione comporta un enorme e incontrollato caro affitti in tutta la
provincia e oltre, che è un forte stimolo alla proliferazione delle case dedicate agli affitti
brevi, che mettono in grave difficoltà chi cerca casa sul nostro territorio.
Anche quest'anno non ci saranno sufficienti parcheggi scambiatori né un servizio navette
efficiente, inoltre il costo elevato dei parcheggi presenti costringerà molti partecipanti alla
sosta libera e selvaggia.
Questa gestione dell'afflusso dei visitatori ogni anno rende difficoltoso o impedisce a migliaia
di persone di muoversi anche quando costrette, soprattutto per andare a lavorare. Crediamo
che una parte maggiore degli utili debba essere investita in un massiccio potenziamento
della mobilità pubblica e si riservino ai visitatori un numero adeguato di parcheggi lontani dal
centro, serviti da navette per raggiungere la fiera.
È per noi inaccettabile lo sfruttamento del lavoro giovanile che accompagna ogni edizione
dell'evento.
L'organizzazione infatti si serve dei cosiddetti "felpati": ragazzi a cui sono offerti turni da 12
ore senza adeguate pause e una retribuzione di 7€ all'ora; e di stagisti non retribuiti reclutati
nelle scuole tramite PCTO (ex alternanza scuola-lavoro)
Inoltre è pratica comune per molti ristoratori e albergatori assumere ragazzi per l'occasione
senza contratto, con paghe scarse e senza rispetto per le normative sugli orari.
Siamo convinti che sia precisa responsabilità di chi organizza un tale evento garantire un
lavoro regolare e ben pagato, senza servirsi di cooperative senza scrupoli e incentivando i
controlli nei locali per punire chi si approfitta dei ragazzi lucchesi.
Negli anni LC&G ha subito anche una mutazione anche nei suoi contenuti, dedicando
sempre più spazio ai grandi editori e alle aziende videoludiche multinazionali, e meno ai
piccoli editori, alle autoproduzioni, agli artisti indipendenti, alle associazioni di appassionati e
ai cosplayers. Non pensiamo che i primi debbano essere esclusi dalla fiera, ma siamo
convinti che i veri portatori di arte e cultura siano i secondi, e per questo dovrebbero essere
incentivati con maggiori spazi e sconti. I grandi gruppi dovrebbero, e potrebbero, sostenere
le spese per la promozione degli artisti emergenti, il potenziamento dei mezzi pubblici, dei
parcheggi e dei servizi a visitatori e residenti, il miglioramento delle condizioni di lavoro dei
giovani.
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