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  • 28/10/2024 13:04

Ripensare Lucca, a partire dai Comics

Ripensare Lucca, a partire dai Comics, come la città di tutti, non un parco giochi per

turisti.

Lucca Comics & Games è lo specchio della nostra città: una manifestazione di fama

internazionale a base di arte e cultura, gestita purtroppo sempre più nella direzione del

profitto di pochi e del disagio per molti.

Tra affitti alle stelle, parcheggi cari ed esigui, traffico e trasporto pubblico congestionati e

tanto lavoro povero, irregolare e su turni massacranti, crediamo che Lucca Crea stia

tralasciando i bisogni degli studenti e dei lavoratori lucchesi, e persino degli stessi

appassionati, come dimostra il calo dei biglietti venduti rispetto allo scorso anno.

Come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti lucchesi crediamo sia urgente ripensare

l'idea di città che le nostre amministrazioni comunali portano avanti, mettendo in primo piano

gli interessi di chi la vive, e non della minoranza che si arricchisce sulla sua trasformazione

in "parco giochi" per il turismo di massa.

In particolare la manifestazione comporta un enorme e incontrollato caro affitti in tutta la

provincia e oltre, che è un forte stimolo alla proliferazione delle case dedicate agli affitti

brevi, che mettono in grave difficoltà chi cerca casa sul nostro territorio.

Anche quest'anno non ci saranno sufficienti parcheggi scambiatori né un servizio navette

efficiente, inoltre il costo elevato dei parcheggi presenti costringerà molti partecipanti alla

sosta libera e selvaggia.

Questa gestione dell'afflusso dei visitatori ogni anno rende difficoltoso o impedisce a migliaia

di persone di muoversi anche quando costrette, soprattutto per andare a lavorare. Crediamo

che una parte maggiore degli utili debba essere investita in un massiccio potenziamento

della mobilità pubblica e si riservino ai visitatori un numero adeguato di parcheggi lontani dal

centro, serviti da navette per raggiungere la fiera.

È per noi inaccettabile lo sfruttamento del lavoro giovanile che accompagna ogni edizione

dell'evento.

L'organizzazione infatti si serve dei cosiddetti "felpati": ragazzi a cui sono offerti turni da 12

ore senza adeguate pause e una retribuzione di 7€ all'ora; e di stagisti non retribuiti reclutati

nelle scuole tramite PCTO (ex alternanza scuola-lavoro)

Inoltre è pratica comune per molti ristoratori e albergatori assumere ragazzi per l'occasione

senza contratto, con paghe scarse e senza rispetto per le normative sugli orari.

Siamo convinti che sia precisa responsabilità di chi organizza un tale evento garantire un

lavoro regolare e ben pagato, senza servirsi di cooperative senza scrupoli e incentivando i

controlli nei locali per punire chi si approfitta dei ragazzi lucchesi.

Negli anni LC&G ha subito anche una mutazione anche nei suoi contenuti, dedicando

sempre più spazio ai grandi editori e alle aziende videoludiche multinazionali, e meno ai

piccoli editori, alle autoproduzioni, agli artisti indipendenti, alle associazioni di appassionati e

ai cosplayers. Non pensiamo che i primi debbano essere esclusi dalla fiera, ma siamo

convinti che i veri portatori di arte e cultura siano i secondi, e per questo dovrebbero essere

incentivati con maggiori spazi e sconti. I grandi gruppi dovrebbero, e potrebbero, sostenere

le spese per la promozione degli artisti emergenti, il potenziamento dei mezzi pubblici, dei

parcheggi e dei servizi a visitatori e residenti, il miglioramento delle condizioni di lavoro dei

giovani.

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