• 3 commenti
  • 14/09/2024 12:52

Propaganda anti-abortista in Centro Storico. Basta con il continuo attacco a questo istituto di civiltà.


Apprendiamo con stupore che Domenica 15 in Piazza Napoleone verrà proiettato un filmato prodotto dall'associazione Pro-Vita sul tema dell'aborto assieme alla possibilità di raccogliere delle firme per una Legge di iniziativa popolare per “ inserire nell'educazione nelle scuole lo sviluppo dell'embrione”. Tutte queste azioni sono ovviamente rivolte a contrastare un diritto acquisto, ossia quello all'aborto libero e sicuro. 
Ancora una volta il ruolo della donna viene determinato solo nell'essere madre e moglie di casa, in una visione dell'oppressione sul corpo della donna stessa. Negli anni ‘70 una grande mobilitazione popolare portò alla legge 194 che permise alle donne di scegliere cosa fare con il loro corpo e con la propria sessualità. In un contesto di virata a destra del contesto culturale e politico, alcuni capisaldi acquisiti (ma costantemente minacciati) sono sottoposti al tentativo di erosione da parte del ceto politico di destra.
Ci chiediamo anche perché il sindaco, che tanto ha contestato la manifestazione del Pride per la sua vicinanza alla manifestazione della Santa Croce, niente abbia detto sull'installazione, con la presenza di banchetti, di un maxischermo in piazza Napoleone. Forse il Sindaco Pardini, dimenticandosi di essere un liberale, concorda con la visione dell'associazione Pro-Vita
Come Circolo di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti/e di Lucca ci opponiamo nettamente a questa visione contraria alla legge e contraria alla dignità di milioni di donne che grazie a questa legge sono riuscite ad emanciparsi.

Circolo di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista 
Giovani Comunisti/e, Federazione di Lucca

I commenti

...non si estingueranno mai.

Anonimo - 16/09/2024 00:46

Allora esistete ancora! Vi pensavo estinti.

Anonimo - 15/09/2024 05:41

Sono stato iscritto al Partito Radicale Transnazionale e ai club Pannella, per cui dire come la penso è inutile. Faccio però notare ai comunisti che in Italia si può manifestare liberamente. Semmai si potrebbe discettare sull'eventuale pagamento del suolo pubblico per il maxi schermo. Ritengo però che, in base a leggi e regolamenti, per le manifestazioni politiche il suolo pubblico non sia dovuto.

Anonimo - 15/09/2024 03:01

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