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  • 26/08/2024 18:57

IL QUARTIERE DI S: VITO IERI ED OGGI : COSA E’ CAMBIATO ? CHE FARE ?


 
 
S,Vito è un quartiere situato alla periferia est della città di Lucca con oltre 5.000 abitanti, dove le politiche delle Amministrazioni del Comune , sia di Centrodestra che di Centrosinistra , si sono “distinte” negli anni , sia per la pochezza degli interventi effettuati nel Quartiere, sia per la collocazione dei cittadini stranieri “comunitari ed extracomunitari” , raccogliendone tutte le marginalità sociali esistenti, sia per la sensazione che i Sanvitesi hanno di essere abbandonati a se stessi.
A partire da questa considerazione proviamo a verificare cosa è avvenuto a S. Vito negli ultimi 50 anni.
 
 
 
Credo che le cose più importanti realizzate a S. Vito sia stata la rigenerazione di Viale Sardegna e Viale Corsica fatta dalla precedente amministrazione attraverso la ricostruzione dei marciapiedi e delle piste ciclabili. E°  positiva anche la presenza della F.S.A.M in aiuto alle fasce più deboli con problematiche mentali , nonché la presenza di un consultorio familiare.
 
Il resto che già c’era è stato abbandonato , ridotto o distrutto.
 
 
 
DIFFERENZA TRA ANNI 70/80 E LA REALTA’ ODIERNA A S. VITO.
 
 
 
I NEGOZZI NEGLI ANNI 70/80 ERANO :
 
  • Sei negozi di generi alimentari; quattro macellerie; due forni, due negozi di abbigliamento, due lavanderie, due giornalai, un negozio di rivendita casalinghi.
  • OGGI sono rimasti solo due negozi di generi alimentari, un forno, un giornalaio, due lavanderie .  Le quattro macellerie sono chiuse, i due negozi di abbigliamento sono chiusi; quello di casalinghi è chiuso. E’ però sorto un centro commerciale con il Carrefour, Media Word, due negozi di abbigliamento, un negozio di occhiali, un negozio di poltrone sofà. Inoltre è stato aperto un negozio emporio soprattutto con prodotti provenienti dal Nord Africa, un Kebab, un negozio  di vino sfuso.
SERVIZI AI CITTADINI :
 
  • egli anni 70 era presente Centro Socio Sanitario molto importante per i cittadini di S. Vito in quanto svolgeva attività di cura e prevenzione delle malattie nel Territorio;
  • era presente un Consiglio di Zona dove i rappresentanti eletti dai cittadini facevano attività a favore del quartiere;
  • era presente un Ufficio Amministrativo del Comune molto utile soprattutto per le  persone anziane ;
  • era presente un servizio postale efficiente;
  • era presente una filiale di una banca.
  • Era presente una farmacia comunale
OGGI abbiamo questa situazione : il centro socio Sanitario che funzionava molto bene  è stato chiuso, ed in sostituzione hanno aperto un Centro Civico del tutto inutilizzato, salvo una biblioteca gestita da una Associazione di volontari  chiamata  “TONDO DI S. VITO”;
 
Il Consiglio di Zona è Stato Chiuso alla faccia di ogni di ogni possibilità di far partecipare i cittadini alla gestione della cosa pubblica;
 
L’Ufficio Amministrativo quale filiale del Comune di Lucca è stato chiuso ed i Cittadini di S. Vito per fare i loro documenti devono necessariamente recarsi nel Centro Città;
 
Il servizio di Poste continua ad esistere, ma con la privatizzazione delle medesime è stato sottoposto ad una ristrutturazione con diminuzione del personale obbligando i cittadini a fare lunghe code;
 
La filiale della banca è stata chiusa obbligando i cittadini a rivolgersi a quella in centro città.
 
La farmacia Comunale esiste anche se è stata spostata da via vecchia Pesciatina in via Pesciatina. Da osservare anche che i costi dei prodotti da banco venduti nella farmacia comunale di S. Vito, sono più cari che di quelli venduti in farmacie private (cosa strana ma vera).
 
Di recente è stato aperto un consultorio familiare ed in precedenza una associazione per la tutela delle disabilità mentale
 
 
 
ATTIVITA’ RICREATIVE E TEMPO LIBERO.
 
 
 
NEGLI ANNI 70/80 vi erano cinque Bar di cui uno munito di gioco delle bocce ed uno di bowling ,  una pasticceria, due pizzerie, una gelateria con pista per ballare d’estate, un Cinema, un teatro . Da notare che la vita sociale dei Sanvitesi si svolgeva soprattutto nei Bar.
 
OGGI: dei Cinque Bar ne sono rimasti due : il Catelli e il bar con il Bowling.
 
Il Catelli resta aperto dalle ore 6 del mattino alle ore 20. Esso non è solo un bar per fare colazioni, pasti veloci, aperitivi… è anche  un vero centro Sociale dove i cittadini si ritrovano per parlare tra loro… inoltre il Catelli oltre ad essere una ricevitoria, tabacchi, giochi, effettua in modo efficiente anche attività di servizi  con pagamenti bollettini impedendo ai cittadini di dover fare lunge code all’Ufficio postale.   
 
  il Bowling apre solo la sera dalle 21  fino all’una di notte ed è l’unico ritrovo dei giovani.
 
Il cinema è stato chiuso, le due pizzerie sono state chiuse e ne è sorta una da asporto, continua ad esserci una pasticceria  .
 
ALTRE ATTIVITA’
 
NEGLI ANNI 70 vi erano tre botteghe di barbieri per uomini ed una parrucchiera per signore.
 
OGGI ci sono una bottega di barbiere e due di pettinatrici per signore . Ci sono inoltre una bottega per riparare le scarpe; un gommaio; una officina meccanica ed un servizio sanitario per animali, una carrozzeria  ;
 
SCUOLE E TEATRI:
 
NEGLI ANNI 70/80 esisteva una scuola della maternità, una scuola elementare, una scuola media dotata di teatro nel  quale svolgevano  molti spettacoli.
 
OGGI alle tre scuole già esistenti negli anni 70 ne è stata aggiunta una dell’infanzia ma quasi mai aperta… il teatro della scuola media Chelini è quasi sempre inattivo, è stato costruito un teatro all’aperto ma quasi sempre inattivo.
 
CAMPI SPORTIVI E GIARDINI PUBBLICI
 
NEGLI ANNI 70/80 Esistevano un campo sportivo, un centro Arcieri, due giardini con giochi per i bambini.
 
OGGI in aggiunta  al campo sportivo e centro arcieri già esistente, hanno costruito incredibilmente, un campetto sportivo e collocato a 20 metri da un condominio con “goduria”  per i condomini,  in quanto non esistono regole e molte persone (uomini e ragazzi)   vi vanno a giocare anche fino a dopo mezzanotte e spesso anche alle quattro del mattino quando i giovani escono dalle discoteche, obbligando i condomini a ricorrere spesso alla volante della polizia o carabinieri.
 
I giardini sono stati abbandonati per anni a se stessi, e due giardini per giochi dei bambini collocati lontani dalle abitazioni sono stati distrutti, dai “vandali” mai denunciati in  quanto i luoghi erano privi (e sono)  di telecamere   mentre ne è stato costruito uno parco giochi per bambini a circa 30 metri dalle abitazioni. 
 
Come dicevo all’inizio , le intenzioni delle varie amministrazioni sono state quelle di collocare nelle abitazioni di  S. Vito i migranti provenienti da tutto il Mondo, forse con l’intenzione di farne un ghetto. A S. Vito ci sono Ucraini, Romeni, Albanesi, Malesi, Senegalesi, Marocchini, Indiani, ecc…ecc…  ma i nativi Sanvitesi  hanno dimostrato di avere una mentalità più aperta di chi li amministra ed hanno reagito positivamente , senza razzismi,  anzi si sono dimostrati cittadini esemplari ed accoglienti, con molte famiglie divenute anche promiscue.
 
E’ certo che oggi a S. Vito  ci sono anche diverse sacche  non solo di povertà  ma anche  di disagio culturale e sociale :
 
  • Penso che vi siano persone extracomunitarie senza permesso di soggiorno in cerca di occupazione ma considerati clandestini in base alla legge Bossi/Fini e quindi senza alcun diritto sociale;
  • Vi sono alcune famiglie Albanesi con figli e parenti  che a volte bevono molta birra  e fanno rumori molesti, fino alle ore piccole ,   con danno degli inquilini che abitano sotto di loro o nelle vicinanze,  i quali sono costretti a chiedere l’intervento dei carabinieri o polizia;
  • la notte Sanvitese è sostanzialmente deserta, non esistono centri di svago,  ad eccezione del campetto di calcio, le persone adulte ed anziane stanno alla TV perché non hanno alternative, mentre la    maggioranza delle persone giovani stanno sui social (Internet, Chat, Facebook, TikTok) e a volte vano in discoteca a Viareggio;
  •   I giovani leggono poco i giornali (quasi sempre di sport) e quasi niente i libri;
  • a causa di uno sviluppo commerciale distorto a rete, con la costruzione del Centro delle catene, Via vecchia Pesciatina e via  Pesciatina sono perennemente  intasate dal traffico con grandi disagi di chi ci abita.
  • COME NEGLI ANNI 70/80, anche a S. Vito come in altre località del Comune, anche OGGI è presente il consumo di droga  ed il piccolo  spaccio di droga , probabilmente con la chiusura di “un occhio” anche da parte delle forze dell’Ordine;
  • Infine occorre rilevare che a S. Vito esiste anche una classe ricca e media ma è nettamente minoritaria, la maggioranza della popolazione è fatta di ceti subordinati,  che rispetto agli anni 70/80 hanno mutato le condizioni economiche e sociali della classe lavoratrice in peggio. E’ cresciuto un universo pluristratificato, con un aumento dell’area di povertà di disoccupazione e di precariato diffuso, come può essere dimostrato anche dal “Centro per l’Impiego” collocato a S. Vito. Questa nuova realtà  ha portato numerose  fasce di lavoratori precari, non solo ad avere meno diritti dei lavoratori degli anni 70/80, ma anche  con paghe da fame che pur lavorando non arrivano a fine mese .
 
 
Nel Quartiere di S. Vito sono necessari:
 
  • interventi pubblici mirati alla tutela e salvaguardia di tutti coloro che si trovano in situazione di marginalità e disagio economico e sociale , che invece sino ad oggi mi sono sembrati assenti;
  • Sono necessari servizi di accoglienza residenziale ed anche abitativa, quella esistente è insufficiente ;
  • Esistono anche delle fasce di marginalità estrema che necessitano di bisogni primari (pasti, docce, servizi igienici, pernottamento, ecc…);
  • C’è bisogno di ulteriori progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre o eliminare situazioni di emarginazione e degrado sociale e riqualificare le abitazioni esistenti molte di proprietà pubblica;
  • C’è bisogno di centri di svago, di scolarizzazione e crescita culturale e di inclusione;
  • C’è necessità di ricostruire strutture socio sanitarie di cura e prevenzione, in grado di coprire i bisogni soprattutto delle tante persone anziane presenti nel Territorio;
  • E’ necessario ricostruire strumenti di partecipazione popolare alle scelte da fare nel quartiere;
  • È necessario spostare il campetto di calcio e collocare il medesimo in un luogo a distanza dalle abitazioni;
  • È necessario un progetto in grado di predisporre la viabilità in funzione degli abitanti e non del commercio;
  • È necessario progettare e ripristinare luoghi di svago, sport e di cultura, nonché i servizi che erano presenti negli anni 70/80 e che sono stati smantellati.
  • Infine a S. Vito hanno posto una cartellonistica con scritto “Controllo di Vicinato”… come dire che le persone si collegano tra loro per controllare e denunciare la microcriminalità esistente… ma non servono a niente… quello che occorre è inserire le telecamere nei luoghi a rischio e un Vigile di Quartiere.
 
 

 Umberto Franchi   Lucca  26 agosto 2024



(foto GAVORCHIO)

I commenti

Facile!.. sempre colpa di quelli di prima ha ha ha.La giustificazione di quello che non va o magari non si vuole o non si riesce a farlo andare meglio....hanno altre priorità

Anonimo - 31/08/2024 09:35
@

chiedilo a quelli di prima amici tuoi

io - 27/08/2024 10:57

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