S,Vito è un quartiere situato alla periferia est della 
città di Lucca con oltre 5.000 abitanti, dove le politiche delle 
Amministrazioni del Comune , sia di Centrodestra che di Centrosinistra ,
 si sono “distinte” negli anni , sia per la pochezza degli interventi 
effettuati nel Quartiere, sia per la collocazione dei cittadini 
stranieri “comunitari ed extracomunitari” , raccogliendone tutte le 
marginalità sociali esistenti, sia per la sensazione che i Sanvitesi 
hanno di essere abbandonati a se stessi.
   A partire da questa considerazione proviamo a verificare cosa è avvenuto a S. Vito negli ultimi 50 anni.
  
    
  
    
  
    
  
   Credo che le cose più importanti realizzate a S. Vito sia 
stata la rigenerazione di Viale Sardegna e Viale Corsica fatta dalla 
precedente amministrazione attraverso la ricostruzione dei marciapiedi e
 delle piste ciclabili. E°  positiva anche la presenza della F.S.A.M in 
aiuto alle fasce più deboli con problematiche mentali , nonché la 
presenza di un consultorio familiare.
  
    
  
   Il resto che già c’era è stato abbandonato , ridotto o distrutto. 
  
    
  
    
  
    
  
   DIFFERENZA TRA ANNI 70/80 E LA REALTA’ ODIERNA A S. VITO.
  
    
  
    
  
    
  
   I NEGOZZI NEGLI ANNI 70/80 ERANO :
  
    
  
 
   - Sei negozi di generi alimentari; quattro macellerie; due 
forni, due negozi di abbigliamento, due lavanderie, due giornalai, un 
negozio di rivendita casalinghi. 
- OGGI sono rimasti solo due negozi di generi alimentari, 
un forno, un giornalaio, due lavanderie .  Le quattro macellerie sono 
chiuse, i due negozi di abbigliamento sono chiusi; quello di casalinghi è
 chiuso. E’ però sorto un centro commerciale con il Carrefour, Media 
Word, due negozi di abbigliamento, un negozio di occhiali, un negozio di
 poltrone sofà. Inoltre è stato aperto un negozio emporio soprattutto 
con prodotti provenienti dal Nord Africa, un Kebab, un negozio  di vino 
sfuso.
   SERVIZI AI CITTADINI :
  
    
  
 
   - egli anni 70 era presente Centro Socio Sanitario molto 
importante per i cittadini di S. Vito in quanto svolgeva attività di 
cura e prevenzione delle malattie nel Territorio;
- era presente un Consiglio di Zona dove i rappresentanti eletti dai cittadini facevano attività a favore del quartiere;
- era presente un Ufficio Amministrativo del Comune molto utile soprattutto per le  persone anziane ;
- era presente un servizio postale efficiente;
- era presente una filiale di una banca. 
- Era presente una farmacia comunale 
   OGGI abbiamo questa situazione : il centro socio Sanitario 
che funzionava molto bene  è stato chiuso, ed in sostituzione hanno 
aperto un Centro Civico del tutto inutilizzato, salvo una biblioteca 
gestita da una Associazione di volontari  chiamata  “TONDO DI S. VITO”;
  
    
  
   Il Consiglio di Zona è Stato Chiuso alla faccia di ogni di 
ogni possibilità di far partecipare i cittadini alla gestione della cosa
 pubblica;
  
    
  
   L’Ufficio Amministrativo quale filiale del Comune di Lucca è 
stato chiuso ed i Cittadini di S. Vito per fare i loro documenti devono 
necessariamente recarsi nel Centro Città;
  
    
  
   Il servizio di Poste continua ad esistere, ma con la 
privatizzazione delle medesime è stato sottoposto ad una 
ristrutturazione con diminuzione del personale obbligando i cittadini a 
fare lunghe code;
  
    
  
   La filiale della banca è stata chiusa obbligando i cittadini a rivolgersi a quella in centro città. 
  
    
  
   La farmacia Comunale esiste anche se è stata spostata da via 
vecchia Pesciatina in via Pesciatina. Da osservare anche che i costi dei
 prodotti da banco venduti nella farmacia comunale di S. Vito, sono più 
cari che di quelli venduti in farmacie private (cosa strana ma vera).
  
    
  
   Di recente è stato aperto un consultorio familiare ed in precedenza una associazione per la tutela delle disabilità mentale 
  
    
  
    
  
    
  
   ATTIVITA’ RICREATIVE E TEMPO LIBERO.
  
    
  
    
  
    
  
   NEGLI ANNI 70/80 vi erano cinque Bar di cui uno munito di 
gioco delle bocce ed uno di bowling ,  una pasticceria, due pizzerie, 
una gelateria con pista per ballare d’estate, un Cinema, un teatro . Da 
notare che la vita sociale dei Sanvitesi si svolgeva soprattutto nei 
Bar.
  
    
  
   OGGI: dei Cinque Bar ne sono rimasti due : il Catelli e il bar con il Bowling. 
  
    
  
   Il Catelli resta aperto dalle ore 6 del mattino alle ore 20. 
Esso non è solo un bar per fare colazioni, pasti veloci, aperitivi… è 
anche  un vero centro Sociale dove i cittadini si ritrovano per parlare 
tra loro… inoltre il Catelli oltre ad essere una ricevitoria, tabacchi, 
giochi, effettua in modo efficiente anche attività di servizi  con 
pagamenti bollettini impedendo ai cittadini di dover fare lunge code 
all’Ufficio postale.    
  
    
  
     il Bowling apre solo la sera dalle 21  fino all’una di notte ed è l’unico ritrovo dei giovani.
  
    
  
   Il cinema è stato chiuso, le due pizzerie sono state chiuse e ne è sorta una da asporto, continua ad esserci una pasticceria  .
  
    
  
   ALTRE ATTIVITA’ 
  
    
  
   NEGLI ANNI 70 vi erano tre botteghe di barbieri per uomini ed una parrucchiera per signore.
  
    
  
   OGGI ci sono una bottega di barbiere e due di pettinatrici 
per signore . Ci sono inoltre una bottega per riparare le scarpe; un 
gommaio; una officina meccanica ed un servizio sanitario per animali, 
una carrozzeria  ;
  
    
  
   SCUOLE E TEATRI:
  
    
  
   NEGLI ANNI 70/80 esisteva una scuola della maternità, una 
scuola elementare, una scuola media dotata di teatro nel  quale 
svolgevano  molti spettacoli.
  
    
  
   OGGI alle tre scuole già esistenti negli anni 70 ne è stata 
aggiunta una dell’infanzia ma quasi mai aperta… il teatro della scuola 
media Chelini è quasi sempre inattivo, è stato costruito un teatro 
all’aperto ma quasi sempre inattivo. 
  
    
  
   CAMPI SPORTIVI E GIARDINI PUBBLICI
  
    
  
   NEGLI ANNI 70/80 Esistevano un campo sportivo, un centro Arcieri, due giardini con giochi per i bambini.
  
    
  
   OGGI in aggiunta  al campo sportivo e centro arcieri già 
esistente, hanno costruito incredibilmente, un campetto sportivo e 
collocato a 20 metri da un condominio con “goduria”  per i condomini,  
in quanto non esistono regole e molte persone (uomini e ragazzi)   vi 
vanno a giocare anche fino a dopo mezzanotte e spesso anche alle quattro
 del mattino quando i giovani escono dalle discoteche, obbligando i 
condomini a ricorrere spesso alla volante della polizia o carabinieri.
  
    
  
   I giardini sono stati abbandonati per anni a se stessi, e due
 giardini per giochi dei bambini collocati lontani dalle abitazioni sono
 stati distrutti, dai “vandali” mai denunciati in  quanto i luoghi erano
 privi (e sono)  di telecamere   mentre ne è stato costruito uno parco 
giochi per bambini a circa 30 metri dalle abitazioni.  
  
    
  
   Come dicevo all’inizio , le intenzioni delle varie 
amministrazioni sono state quelle di collocare nelle abitazioni di  S. 
Vito i migranti provenienti da tutto il Mondo, forse con l’intenzione di
 farne un ghetto. A S. Vito ci sono Ucraini, Romeni, Albanesi, Malesi, 
Senegalesi, Marocchini, Indiani, ecc…ecc…  ma i nativi Sanvitesi  hanno 
dimostrato di avere una mentalità più aperta di chi li amministra ed 
hanno reagito positivamente , senza razzismi,  anzi si sono dimostrati 
cittadini esemplari ed accoglienti, con molte famiglie divenute anche 
promiscue.
  
    
  
   E’ certo che oggi a S. Vito  ci sono anche diverse sacche  non solo di povertà  ma anche  di disagio culturale e sociale :
  
    
  
 
   - Penso che vi siano persone extracomunitarie senza 
permesso di soggiorno in cerca di occupazione ma considerati clandestini
 in base alla legge Bossi/Fini e quindi senza alcun diritto sociale;
- Vi sono alcune famiglie Albanesi con figli e parenti  che
 a volte bevono molta birra  e fanno rumori molesti, fino alle ore 
piccole ,   con danno degli inquilini che abitano sotto di loro o nelle 
vicinanze,  i quali sono costretti a chiedere l’intervento dei 
carabinieri o polizia;
- la notte Sanvitese è sostanzialmente deserta, non 
esistono centri di svago,  ad eccezione del campetto di calcio, le 
persone adulte ed anziane stanno alla TV perché non hanno alternative, 
mentre la    maggioranza delle persone giovani stanno sui social 
(Internet, Chat, Facebook, TikTok) e a volte vano in discoteca a 
Viareggio;
-   I giovani leggono poco i giornali (quasi sempre di sport) e quasi niente i libri;
- a causa di uno sviluppo commerciale distorto a rete, con 
la costruzione del Centro delle catene, Via vecchia Pesciatina e via  
Pesciatina sono perennemente  intasate dal traffico con grandi disagi di
 chi ci abita.
 
   - COME NEGLI ANNI 70/80, anche a S. Vito come in altre 
località del Comune, anche OGGI è presente il consumo di droga  ed il 
piccolo  spaccio di droga , probabilmente con la chiusura di “un occhio”
 anche da parte delle forze dell’Ordine;
- Infine occorre rilevare che a S. Vito esiste anche una 
classe ricca e media ma è nettamente minoritaria, la maggioranza della 
popolazione è fatta di ceti subordinati,  che rispetto agli anni 70/80 
hanno mutato le condizioni economiche e sociali della classe lavoratrice
 in peggio. E’ cresciuto un universo pluristratificato, con un aumento 
dell’area di povertà di disoccupazione e di precariato diffuso, come può
 essere dimostrato anche dal “Centro per l’Impiego” collocato a S. Vito.
 Questa nuova realtà  ha portato numerose  fasce di lavoratori precari, 
non solo ad avere meno diritti dei lavoratori degli anni 70/80, ma 
anche  con paghe da fame che pur lavorando non arrivano a fine mese .
    
  
    
  
   Nel Quartiere di S. Vito sono necessari:
  
    
  
 
   - interventi pubblici mirati alla tutela e salvaguardia di 
tutti coloro che si trovano in situazione di marginalità e disagio 
economico e sociale , che invece sino ad oggi mi sono sembrati assenti;
- Sono necessari servizi di accoglienza residenziale ed anche abitativa, quella esistente è insufficiente ;
- Esistono anche delle fasce di marginalità estrema che 
necessitano di bisogni primari (pasti, docce, servizi igienici, 
pernottamento, ecc…);
- C’è bisogno di ulteriori progetti di rigenerazione urbana
 volti a ridurre o eliminare situazioni di emarginazione e degrado 
sociale e riqualificare le abitazioni esistenti molte di proprietà 
pubblica;
- C’è bisogno di centri di svago, di scolarizzazione e crescita culturale e di inclusione;
- C’è necessità di ricostruire strutture socio sanitarie di
 cura e prevenzione, in grado di coprire i bisogni soprattutto delle 
tante persone anziane presenti nel Territorio;
- E’ necessario ricostruire strumenti di partecipazione popolare alle scelte da fare nel quartiere;
- È necessario spostare il campetto di calcio e collocare il medesimo in un luogo a distanza dalle abitazioni;
- È necessario un progetto in grado di predisporre la viabilità in funzione degli abitanti e non del commercio;
- È necessario progettare e ripristinare luoghi di svago, 
sport e di cultura, nonché i servizi che erano presenti negli anni 70/80
 e che sono stati smantellati. 
- Infine a S. Vito hanno posto una cartellonistica con 
scritto “Controllo di Vicinato”… come dire che le persone si collegano 
tra loro per controllare e denunciare la microcriminalità esistente… ma 
non servono a niente… quello che occorre è inserire le telecamere nei 
luoghi a rischio e un Vigile di Quartiere.
    
  
    
  
 
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
  
    Umberto Franchi   Lucca  26 agosto 2024
(foto GAVORCHIO)
             
            
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