• 7 commenti
  • 31/05/2024 02:37

Italia (tutta o quasi) isolata sul piano internazionale

Quasi tutte le nazioni europee hanno autorizzato l'Ucraina a difendersi cercando di colpire i centri militari russi da cui provengono attacchi devastanti che uccidono anche i civili. Si tratta di un evidente uso difensivo delle armi, anche qualora le retrovie degli invasori si trovino in territorio russo. Gli USA hanno autorizzato lo stesso utilizzo delle armi da loro fornite per il territorio russo confinante con l'Oblast di Kharkiv. L'Italia ha invece presentato un saldo arco, che va da sinistra (estrema) a destra (estrema), contrario a permettere agli ucraini di difendersi efficacemente utilizzando armi italiane. Su queste posizioni l'Italia risulta in una posizione ambigua ed isolata. Nel quadro italico ancor più ridicole appaiono le dichiarazioni di Crosetto e Tajani (storicamente vicino alla Russia) secondo cui, in base ad una cervellotica interpretazione, sarebbe la Costituzione (italiana) ad impedire agli ucraini di utilizzare le armi da noi fornite in modo efficace e razionale. Come poi sia stato possibile, nei decenni passati, mandare i soldati italiani in missioni non difensive come quelle in Iraq ed Afghanistan Crosetto e Tajani lo dovrebbero spiegare. Ricordiamo come, nella prima guerra del golfo, un aereo da combattimento italiano, che stava bombardando l'Iraq venne abbattuto. A quanto pare il Kuwait poteva essere difeso colpendo il territorio dell'aggressore (l'Iraq appunto), mentre questo non può essere concesso all'Ucraina. L'Italia si dimostra essere il ventre molle d'Europa e di questo i russi terranno certo conto.

I commenti

Grazie per la puntuale e dettagliata risposta.
Il suo punto di vista è degno di rispetto, quello che più le invidio è la capacità di scegliere un campo individuando il buono e il cattivo, cosa che io, essendo un sempliciotto, non sono quasi mai riuscito a fare senza che mi rimanessero dei dubbi. Specialmente in situazioni complesse come quella russo-ucraina, dove se vai a scavare nella storia politica dalla caduta dell'URSS in poi scopri tutta una rete di provocazioni e controprovocazioni fre le parti in causa, con tutta una serie di diramazioni internazionali per cui ti rimane il sospetto che di "buoni" proprio non ce ne sono, e quindi il sempliciotto preferirebbe, laddove c'è una popolazione che soffre, offrire un aiuto di tipo umanitario piuttosto che armi, e soprattutto proporsi come mediatore in modo che possa riprendere e tenersi vivo il dialogo diplomatico, invece di chiuderlo fino alla "sacrosanta vittoria finale" del buono.
Certo in linea di principio regge il paragone con la prima guerra del golfo, ma io, sempliciotto, non posso fare a meno di pensare che c'è una bella differenza tra bombardare l'Iraq di Saddam nel 1990 e la Russia di Putin nel 2024. Ho sempre avuto un po' paura dei prepotenti enormemente più grossi di me, anche se ho fatto le mie battaglie quando non ho potuto risolvere la questione con altri mezzi.
Poi sul fatto che Italia e Spagna non vogliano autorizzare, perché storicamente son paesi con tradizione filofascista sono perplesso... come sempliciotto non ho ancora ben capito tra Putin e Zelensky, chi abbia più titoli per essere considerato "fascista".

JD - 01/06/2024 19:31

Che gli ucraini sparino anche sul territorio russo è cosa nota; mi pare che rientri nelle regole che, se una potenza confinante di dichiara la guerra, tu possa rispondere sul suo territorio. Direi che così è sempre stato. Orbene qui si tratta di permettere agli ucraini di utilizzare le armi che ricevono da altri stati per difendersi. Infatti allo stato attuale i russi sparano su Kharkiv dal loro loro territorio uccidendo, ogni giorno, dei civili. SI tratta dunque di rispondere ad attacchi terroristici, che hanno come scopo quello di alzare il livello dello scontro e della tensione. Alcuni stati avevano già dichiarato che l'Ucraina poteva usare le loro armi come meglio riteneva (per esempio il Regno Unito), ora la stessa cosa l'hanno dichiarata tutte le nazioni europee e gli USA (relativamente ai confini dell'oblast di Kharkiv). Le uniche due grandi nazioni europee che hanno negato la possibilità di difesa piena all'Ucraina sono Italia e Spagna, non a caso due stati latini, già dominati dai fascisti e dotati anche, storicamente, di una sinistra massimalista. Al di là dell'opportunità di questa scelta, che a me pare disonorevole, quello che più stride è l'utilizzare interpretazioni della Costituzione evidentemente a corrente alternata. L'Italia ha nel passato inviato soldati in vari teatri di guerra, anche in teatri in cui le truppe occidentali erano andate non proprio invitate (Iraq e Afghanistan). Il caso però più eclatante è quello della Prima Guerra del Golfo. In quel caso il Kuwait (come oggi l'Ucraina) era stato aggredito militarmente da una nazione confinante e gli USA avevano messo assieme una coalizione per aiutare il Kuwait. Ebbene i componenti di tale coalizione, di cui l'Italia faceva parte, bombardavano il territorio iracheno. Come noto un aereo italiano fu anche abbattuto. Quindi allora si andava ben oltre a quello che si fa oggi, visto che non mi pare attualmente ci siano bombardieri italiani che sganciano bombe sulla Russia. Non si tiri fuori la bufala per cui si poteva bombardare l'Iraq perché la spedizione aveva un mandato ONU. Nella costituzione italiana non si fa cenno ai mandati ONU! Lei dice che, in base alla sua interpretazione, l'Italia non potrebbe aiutare l'Ucraina in nessun modo.

Vediamo l'articolo 11 della Costituzione:

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Il passo "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli" dimostra in modo inequivocabile che l'Italia ripudia quello che la Russia ha fatto. Il passo ".... e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali...." dimostra la stessa cosa, ovvero che le controversie non si regolano con la guerra. Non c'è scritto da nessuna parte che l'Italia ripudia le guerre difensive e proprio per questo la partecipazione alla liberazione del Kuwait era legittima, come sarebbe legittimo perfino l'invio di truppe in Ucraina. Molto più discutibile invece, in base alla costituzione, il partecipare ad invasioni di altri stati. I casi di Afghanistan e Seconda Guerra del Golfo sono esemplari; in tal caso infatti l'Italia non partecipò alle due guerre ed inviò solo dopo i soldati come forze di pacificazione (e su questo ci sarebbe lì si da discutere!!!). Ma l'aiuto a una nazione amica o alleata che viene invasa è fuori discussione ed è una scelta che la Costituzione consente. Se valesse la sua interpretazione, allora l'Italia non potrebbe neanche far parte di alleanze difensive e nemmeno avere un esercito. Infine a me non mi importa un bel nulla "che i russi ne tengano conto". Avere paura dei prepotenti non è mai una buona cosa.

Anonimo - 01/06/2024 02:47

Che dovremmo fare? "scatenare una guerra con la Russia"????? Ma non te ne sei accorto che la Russia di guerre ne ha "scatenate" un buon numero negli ultimi vent'anni? In particolare la guerra in Ucraina è già stata "scatenata" proprio dai russi. Per cui si tratta semmai di "incatenare" la Russia per evitare che "scateni" future guerre.

Anonimo - 01/06/2024 02:14

L'italia ha il classico atteggiamento che ci contraddistingue da sempre ovvero: l'atteggiamento dei "Paraculo", così vendiamo le armi all'Ucraina e non ci facciamo nemici i russi, cosa abbastanza grottesca e bizzarra.

Nessuno - 31/05/2024 19:39

Quindi secondo questo FENOMENO è giusto scatenare una guerra con la RUSSIA ma???? fortuna che non conti un caxxo

apolide - 31/05/2024 13:40

Se vuole colpire la Russia, l'Ucraina non ha bisogno dell'"autorizzazione" di nessuno, tantomeno dell'Italia.
L'importante è che non lo faccia con armi o con truppe italiane.
Certo, le armi glie le abbiamo già date (purtroppo o per fortuna, vedete voi), ma se le usano sul territorio russo si sa che l'Italia è contraria e si spera sì, che i russi ne tengano conto.
E' il solito gioco delle tre carte all'italiana, ma del resto, dal cervello di Crosetto e Tajani che volevate aspettarvi?
E' cervellotica sì la loro interpretazione, la mia per esempio è che secondo la Costituzione, le armi non dovevamo darle proprio. Ma è un'interpretazione, appunto.

JD - 31/05/2024 12:06

è responsabile di questo tradimento di principi di difesa. Salvini è filo-russo e magari fa gli interessi suoi e dei russi.
Certo non voterò il CD se resta su queste posizioni. Oltre il 70% degli italiani vuole aiutare l'Ucraina con ogni mezzo . Se poi pensiamo che quando ha iniziato a fare politica Salvini era di estrema sinistra fa ridere i polli ... che lo volevano votare

Anonimo - 31/05/2024 08:25

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