Italia (tutta o quasi) isolata sul piano internazionale

Quasi tutte le nazioni europee hanno autorizzato l'Ucraina a difendersi cercando di colpire i centri militari russi da cui provengono attacchi devastanti che uccidono anche i civili. Si tratta di un evidente uso difensivo delle armi, anche qualora le retrovie degli invasori si trovino in territorio russo. Gli USA hanno autorizzato lo stesso utilizzo delle armi da loro fornite per il territorio russo confinante con l'Oblast di Kharkiv. L'Italia ha invece presentato un saldo arco, che va da sinistra (estrema) a destra (estrema), contrario a permettere agli ucraini di difendersi efficacemente utilizzando armi italiane. Su queste posizioni l'Italia risulta in una posizione ambigua ed isolata. Nel quadro italico ancor più ridicole appaiono le dichiarazioni di Crosetto e Tajani (storicamente vicino alla Russia) secondo cui, in base ad una cervellotica interpretazione, sarebbe la Costituzione (italiana) ad impedire agli ucraini di utilizzare le armi da noi fornite in modo efficace e razionale. Come poi sia stato possibile, nei decenni passati, mandare i soldati italiani in missioni non difensive come quelle in Iraq ed Afghanistan Crosetto e Tajani lo dovrebbero spiegare. Ricordiamo come, nella prima guerra del golfo, un aereo da combattimento italiano, che stava bombardando l'Iraq venne abbattuto. A quanto pare il Kuwait poteva essere difeso colpendo il territorio dell'aggressore (l'Iraq appunto), mentre questo non può essere concesso all'Ucraina. L'Italia si dimostra essere il ventre molle d'Europa e di questo i russi terranno certo conto.
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