• 11 commenti
  • 05/01/2024 10:11

Lucca come un brand?

"Non si tratta di mercificare Lucca, di venderla a qualche padrone ma di VIVERLA". No, no, si tratta PROPRIO di venderla e soprattutto mercificarla. Cioè rendere la città scenario, location, brand. Azzerando qualunque considerazione di tutela e di rispetto (il RISPETTO per una città è importante, se davvero si vuole "viverla"). L'esempio più macroscopico di questa visione comune è ovviamente il Summer festival, su cui sono tutti d'accordo. "Maggioranza" e "opposizione" sono parti in commedia. Quando mai il PD ha detto "no"? Le ragioni per cui Mimmolandia andrebbe spostata/ridimensionata ormai le sanno anche i sassi (soprattutto quelli delle Mura), ma la visione comune rende quest'ipotesi una bestemmia politica, nessuna forza politica "mainstream" toglierà mai il summer dalle Mura perché ormai è passata l'idea che le Mura sono un palcoscenico, da sfruttare finché dura (perché non c'è voglia neanche di fare manutenzione, vedi il prato al campo Balilla, che senso ha rovinare per poi ricostruire?), non un bene culturale da tutelare, non una memoria di cui essere consapevoli. La chiave di tutto sono le parole. Lo scempio mercificatorio delle Mura, vedrete, continuerà a gonfie vele con questa destra, Santini si è già espresso al riguardo. Basta chiamarlo "valorizzazione". Ma in fondo è giusto. Penso che le città in qualche modo incarnino lo spirito dei propri abitanti. Lucca-palcoscenico per megaeventi ci sta tutta, perché è sempre stata una città di bottegai (parlo della elite politica-economica cittadina). Anzi forse solo ora trova la sua piena realizzazione diventando un "brand".

I commenti

Fazzi ha fatto cavolate, ma anche cose ottime. Per esempio dare un nuovo assetto al Boccherini. Per esempio facendo funzionare il Teatro del Giglio. Per esempio facendo il parcheggio interrato ed il recupero della Caserma Mazzini. Insomma, ne ha fatte anche di buone. Vanno ricordate anche quelle!

Anonimo - 08/01/2024 00:35

Mi sa di no, roba ottocentesca.
Comunque in merito può leggersi "Senza un soldo a Parigi e a Londra" 1933 di george Orwell.
Lì gli apolidi erano costretti, come in un girone infernale dantesco, a girovagare in eterno per le strade e a dover dormire ogni notte in un dormitorio, se lo trovavano, in una città diversa.

... - 07/01/2024 12:26

Esiste una legge per togliere la cittadinanza ad un cittadino ? perché questo Fazzi con tutte le cxxxxxe che ha fatto (aereo in primis e poi anche l'autorizzazione ad usare gli spalti ) gli ha fatto perdere il diritto di essere lucchese. In compenso credo abbia avuto il plauso del PD cui ultimamente fa riferimento

Anonimo - 07/01/2024 10:58

.....Fazzi è stato anche il primo sindaco ad autorizzare l'uso degli spalti per i Comics. Come evidente il precedente dei Comics è decisivo in tutta la vicenda.... ma tanto odiate Mimmo.... parlate di Mimmo!!

Anonimo - 06/01/2024 23:25

Pietro Fazzi su input di Tagliasacchi.
Allora Fazzi e Tagliasacchi erano, come si dice, culo e camicia (Fazzi era la camicia). E' tutto spiegato su Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Lucca_Summer_Festival

JD - 06/01/2024 11:40

chi è stato il primo sindaco ad autorizzare l'uso degli spalti per il summer? sarei curioso di saperlo. I comics son tutta un'altra storia....

Anonimo - 06/01/2024 10:23

Mimmo non sta sulle palle a nessuno. Sono 2 anni che commento su summer e comics e ho sempre indicato entrambe le manifestazioni come sbagliate nella loro modalità. Non vanno eliminate, vanno ripensate (soprattutto vanno SPOSTATE in luoghi meno fragili e più adatti).
Quindi anche per me "sugli spalti non si dovrebbero più fare Comics, né concerti", siamo perfettamente d'accordo. Va da sè che nessuno ce li toglierà mai, ed è bene capire il perché, che non è un bel perché.
Per questo continuo a insistere sull'argomento

JD - 06/01/2024 09:22

Capisco che Mimmo vi sta sulle palle. Nulla da dire, è perfettamente lecito che qualcuno vi stia sulle palle. Però la verità resta. La verità è che l'impatto sulla città e sulle Mura dei Comics è almeno tripla rispetto a quella del SF. Senza contare il fatto che la prima violazione degli spalti è stata opera proprio dei Comics, i quali hanno aperto la strada. Se si spaccano gli spalti per i Comics, lo si può fare anche per altre cose. Concludendo, per me sugli spalti non si dovrebbero più fare Comics, né concerti.

Anonimo - 06/01/2024 00:03

ma qualsiasi tipo di turista o il turista colto e raffinato perchè c'è una notevole differenza tra chiunque o scelgo un tipo di turismo adatto alla mia citta.

pop - 05/01/2024 15:29

Sono io l'autore dell'articolo, il nome non appare perché in realtà "l'articolo" era il commento ad un altro post, la redazione l'ha ripostato.
La ringrazio per il suo commento, che tuttavia, ahimè, non coglie nel segno.
Io sopporto benissimo il Summer Festival, lo voglio fortissimamente a Lucca (Puccini invece mi fa abbastanza schifo, per dire), solo che non lo voglio lì.
Perché? perché mi sono svegliato storto stamattina? No.
Perché i motivi per cui questa particolare "location" NON VA BENE sono stati esposti migliaia di volte, da me e da altri.
Sono essenzialmente di ordine strutturale-conservativo, in questo post ne ho aggiunti altri, di carattere culturale e identitario, che altri possono non condividere.
I megaconcerti a Lucca per me vanno fatti in un area adatta, in una struttura adatta creata ad hoc, non me ne importa dove, fatelo anche appena fuori le Mura se volete, tanto costruite di tutto. Fatelo anche vicino a casa mia, così me lo sento gratis, ma fuori le Mura.
Non è che mi dia noia il rumore, io sto solo dicendo ( e nessuno sembra capirlo, quindi probabilmente sarà una cazzata, e prima o poi me ne farò una ragione) che usare le Mura per QUESTE manifestazioni (anche i Comics, eh!) è sbagliato, anche da un punto di vista turistico a mio avviso.
Le Mura hanno una loro dignità anche come meta turistica, ma in nome di dio, perché deturparle con manifestazioni... come vogliamo definirle ancora? Sovradimensionate, eccessive, usuranti? (Vabbé, lo so il perché...)
Il mio "articolo" voleva negare che "lo sviluppo della città di Lucca passa necessariamente da iniziative finalizzate a promuovere il turismo" No. Dove l'ho scritto?
Mi stanno sul cazzo gli stranieri in centro? No, anzi, ci parlo volentieri.
Voglio ritornare agli anni 70 negando il turismo a Lucca? No, se voglio tornare per un attimo agli anni 70 mi faccio un trombone.
Oddìo, però per certe cose tornare agli anni 70, quando si diceva "collaborazione" invece che "sinergia", non sarebbe male...
Quello che sommessamente chiederei è un po' di misura, ma mi sembra che qui la misura sia persa ormai da tanti anni.
Vabbé, dai, mi arrendo... Le Mura sono solo un palcoscenico, abbiamo avuto culo a ritrovarcele, sfruttiamole a sangue finché si può, perché se non metti i Maneskin sulle Mura i Maneskin non vengono a Lucca (dice, poi chi lo sa, se c'è la struttura adatta vengono) e senza Maneskin sulle Mura nessuno viene a vedere le Mura e non si vende il biglietto del Summer, e se non si vende il biglietto del Summer avremo emarginazione, povertà, mancanza di sicurezza e cavallette.
E' questo il ragionamento, no?

JD - 05/01/2024 15:02

Ognuno ha legittimamente la propria opinione, ci mancherebbe altro. Tuttavia gli amministratori hanno il dovere di perseguire un modello di sviluppo per la città. Che piaccia o meno il termine "brand" è ovvio che lo sviluppo della città di Lucca passa necessariamente da iniziative finalizzate a promuovere il turismo, che rappresenta una fetta significativa dell'economia locale (non l'unica fortunatamente). E' necessario quindi rendere attrattiva la città. Chi pensa che senza il turismo la città ritorni quella degli anni 70 a mio parere è solo un illuso. Senza turismo la città sarebbe semplicemente vuota, come vuoti sono i centri delle città non turistiche. Centri vuoti implica fondi sfitti, emarginazione, mancanza di sicurezza e povertà.
Detto questo è ovvio che per creare il "brand" Lucca si possono intraprendere diverse iniziative. Dall'articolo è evidente che l'autore dell'articolo non sopporta il Summer Festival ed onestamente anche io avrei preferito altri percorsi più sostenibili e coerenti con la dimensione di Lucca. Ad esempio le iniziative pucciniane in sinergia con lo sviluppo del teatro del giglio e delle scuole di musica potrebbero rappresentare un percorso più interessante; anzi potrebbero essere iniziative che consentono uno sviluppo più colto e meno stagionale. Purtroppo al momento in città su questo argomento siamo ancora in alto mare; c'è una totale incapacità di intraprendere questa strada (va ammesso, paradossalmente, che l'unica persona che sta facendo qualcosa in tal senso è Colombini).
Pertanto al momento ben venga il Summer Festival, con tutti i suoi difetti.

Boh - 05/01/2024 11:42

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