Roma,
13 ottobre - Il Blocco Studentesco ha esposto nella capitale uno
striscione rivolto al raduno internazionale delle "destre europee" che
vede tra gli invitati membri del Partito Repubblicano degli Stati Uniti e
del Lykud Israeliano.
"Free Palestine, free
Golan, free Artsakh" è lo striscione comparso vicino al Colosseo, come
biglietto da visita ai rappresentanti di Governi che secondo il
movimento giovanile contribuiscono attivamente alla destabilizzazione
del Vicino Oriente ed insieme alla complicità Turca, occupano
stabilmente porzioni di territorio Siriano, armano l'Azerbaijan contro
il popolo armeno e garantiscono prosperità ai gruppi terroristici che
nell'ultimo decennio hanno aggredito le metropoli del nostro Continente.
"Nessun
giovane Europeo oggi - inizia la nota del movimento - può vedere
Israele e Stati Uniti come interlocutori accettabili per una politica di
stabilità euro-mediterranea in chiave sovrana. Tantomeno partiti che
hanno come comun denominatore l'essere filorussi ed antieuropei. La
sistematica destabilizzazione portata avanti in questi anni dalla
Knesset in Syria, Giordania, Palestina ed Armenia ha causato oltre ad un
continuo e sottaciuto genocidio del popolo palestinese nella Striscia
di Gaza, un fenomeno migratorio che si è riversato sull'Europa con
l'ombra lunga dello Stato Islamico. Un'organizzazione terroristica -
ricordiamo - protetta e foraggiata dagli Israeliani insieme a Stati
Uniti, Turchia e Arabia Saudita in funzione anti-Siriana.
Un'organizzazione che in poco meno di dieci anni ha causato centinaia di
morti a Parigi, Nizza, Barcellona, Londra, Manchester, Bruxelles e
Stoccolma - solo per citare gli attacchi maggiori - battezzati nel 2015
con il sangue della gioventù francese".
"Israele
- continua la nota - definita da molti come 'la più grande democrazia
del Medio Oriente', è uno Stato che occupa stabilmente la regione del
Golan dal 1967 mentre assedia economicamente e militarmente la Striscia
di Gaza causando ogni anno migliaia di morti civili e sfollati: le
violenze in corso i questi giorni sono solo l'ultimo capitolo di un
conflitto permanente che assomma su di sè le legittime aspirazioni del
popolo palestinese ad esistere. Israele bombarda quotidianamente la
Repubblica Araba di Syria con la connivenza russo-americana: strutture
civili, città popolose, infrastrutture che risultano fondamentali per
una Nazione che esce da dieci anni di guerra imposta e che nonostante si
sia battuta contro l'Isis sconta ancora un pesantissimo embargo
economico. Israele è alleato e partner strategico per le armi dello
stato Azero, che negli ultimi anni - sempre in linea con la Turchia - ha
mosso una vera e propria pulizia etnica contro le comunità
armeno-cristiane dell'Artsakh-Nagorno Karabakh in un crescendo di
violenze che sta portando all'occupazione militare della regione".
"I
giovani devono sapere che in Italia e in Europa non ci sarà mai spazio
per gli stati imperialisti e i loro apologeti: che si chiamino Russi,
Americani o Israeliani non accetteremo mai linee politiche che
rappresentano repressione, oppressione ed occupazione. La scelta di
campo sposata dalla destra dimostra ancora una volta la miopia politica
di una classe dirigente che non vede altra possibilità di dialogo se non
dentro gli schemi imposti da altri. La gioventù nazional rivoluzionaria
europea deve tracciare una linea di demarcazione netta da questa linea
politica estera che ci vede solo come subalterni: è una visione
profondamente ed essenzialmente anti-europea".
"Dalla
Palestina all'Ucraina passando per il Caucaso, ciò che è in corso è la
più grande repressione di popoli degli ultimi 10 anni. L'Italia e
l'Europa devono trovare subito una via autonoma che valorizzi veramente
il Mediterraneo: dal commercio alla sicurezza, dalla cultura alla
religione. Solo così potremo aspirare ad una sovranità senza padroni che
possa ispirare un nuovo periodo di libertà e giustizia sociale".