• 11 commenti
  • 22/08/2023 15:28

Il fritto misto

Si fa un gran parlare del cosiddetto “libro” pubblicato da tal generale Roberto Vannacci. Questo cosiddetto “libro” è un oggetto, che io ho visto ed esaminato, costituito da un insieme di fogli rilegati, tenuti insieme da una copertina colorata e ricoperti di scrittura in caratteri latini, maiuscoli e minuscoli. Per il resto, che dire? Si può definire “libro” un gran fritto misto di luoghi comuni, di scemenze, di banalità raccattate qua e là nella rete? Si può definire “pensiero” un’accozzaglia disordinata di sciocchezze tipo: «non sono io che sono razzista, sono loro che sono negri», «froci, culattoni e checche non sono veri maschioni come me, e dovrebbero vergognarsi», «le donne è meglio che non lavorino e che stiano ai fornelli», «crisi climatica? Quale crisi climatica, fa solo un po’ di caldo», «modestamente, io discendo da Leonardo da Vinci, da Michelangelo e da Lorenzo de’ Medici», «rispetto per gli animali? In culo agli animali: io li mangio al forno con le patate», «io sono un vero maschione, e ai veri maschioni come me piace la topa». Ovviamente si tratta di sintesi mie ma, credetemi, il livello è questo. Per offrire un saggio del reale livello di elaborazione mentale di cui è capace quest’uomo, riporto, questa volta alla lettera, un brano del libro in cui viene descritto lo stupore del generale alla vista dei negri, e il suo tentativo di comprendere meglio lo strano fenomeno: «a Parigi … per la prima volta, cominciai a venire a contatto quotidianamente con persone di colore. Mi ricordo nitidamente quanto suscitassero la mia curiosità tanto che, nel metrò, fingevo di perdere l’equilibrio per poggiare accidentalmente la mia mano sopra la loro, mentre si reggevano al tientibene dei vagoni, per capire se la loro pelle fosse al tatto più o meno dura e rugosa della nostra». Ma ci rendiamo conto? Questo signore, che ragiona e che si comporta come un preadolescente, fa il generale di divisione! Va bene che nell’esercito italiano ci sono più generali che soldati, ma pagare uno stipendio di generale di divisione a questo tipo mi sembra veramente fuori dal mondo. Si è detto che il generale Vannacci ha diritto a esprimere il suo “pensiero”, ma io contesto, a monte, che questo si possa definire “pensiero”. Si è anche parlato di “censura”, ma io domando: che censura? Idiozie del genere posso leggere liberamente, e a tonnellate, in Internet e ovunque. Ma quale censura? Piuttosto, ci sarà da sottolineare la totale e puerile inconsapevolezza del generale, le cui esternazioni sono state immediatamente ripudiate dall’Esercito che può sentirsi solo danneggiato dai suoi sproloqui. Il generale non ha nessun rispetto dell’Istituzione che rappresenta. Il nostro ministro della Difesa, che può essere definito in tutti i modi, ma certamente non come “uomo di sinistra”, ha chiamato gli sproloqui del generale con il loro nome: «farneticazioni». Il nostro ministro della Difesa, che non è uomo di sinistra, ha dichiarato: «mi permetto di dolermi di quanto trovo davvero drammatico e cioè che, soprattutto chi si definisce “di destra” e si riempie la bocca dei concetti di Patria, Onore, Tradizione e Orgoglio nazionale, dimostri di non conoscere, o conoscere davvero poco, cosa vuol dire avere senso dello Stato, delle Istituzioni, rispetto delle leggi italiane e della Costituzione repubblicana». Insomma, la triste figura del generale è «drammatica», e non lo dico io, ma il ministro della Difesa che tutto è, tranne che un uomo di sinistra.

I commenti

Essendo un generale non è opportuno che faccia quello che fa. Direi che la sua carriera di generale è finita. Comincerà quella di politico? Può darsi. Chissà, forse in futuro avremo il nostro Putin e si chiamerà Vannacci.

Anonimo - 25/08/2023 01:47

Eccone un altro che non ha capito qual è il punto. Ma davvero è così difficile da capire? Comincio a scoraggiarmi.

Anonimo - 24/08/2023 23:29

Ma ho letto le interviste. Questo uomo non è pazzo. Sostiene punti di vista molto semplici. A suo dire le minoranze hanno tutto il diritto di esistere e rivendicare diritti, ma non di pensare o affermare che questo mondo sia tanto della maggioranza questo loro. Devono accettare di essere "ospiti tollerati", poiché non sono la maggioranza e in democrazia la maggioranza è la normativa e l'eccezione è tollerata ma non di pari autorità morale della maggioranza. In una nazione fondamentalmente Cristiana, bianca e etero, le altre etnie, le altre religioni e gli altri allineamenti sessuali sono minoranze. Tollerati, ma che non passi loro per la testa di rivendicare il potere. Questa cosa è una forma di difesa culturale, non di razzismo o omofobia o islamofobia. Quest'uomo difende l'Italia per come essa è stata per millenni: bianca, cristiana ed eterosessuale. A me l'Italia bianca, etero e cristiana fa schifo, quindi non avallo questo signore e continuo a tirare l'acqua al mio mulino, l'ideale di un mondo senza frontiere dove ogni città includa un po' di tutto, ma è poco autentico, credo, dire che quest'uomo sia razzista o omofobo. È solo sovranista. Cosa che io disapprovo sia chiaro, ma occorre essere onesti anche con gli "avversari"

Anonimo - 24/08/2023 22:22

Certo, per essere uno che ha giurato di servire lo Stato "con disciplina e onore", complimenti! Complimenti davvero! Ma pare che ci sia il capitano già pronto a imbarcarlo…

Anonimo - 24/08/2023 20:00

Lei ha perfettamente ragione, e coglie nel segno:se lei fosse un professore non potrebbe propalare sciocchezze ai suoi studenti, ricoprendo un ruolo pubblico. Così il generale, avendo giurato fedeltà allo Stato e alla Costituzione , non può pubblicamente divulgare opinioni palesemente in contrasto con il dettato costituzionale. Se il generale vuole esternare i suoi pensierini può farlo dimettendosi dall'esercito. Ma sembra che il generale abbia altri programmi, e che stia preparando una sua carriera politica fondata sull'appello a certi, ben conosciuti, bassi istinti. Come al solito arriviamo alla più triste delle conclusioni: la colpa è di noi italiani che tolleriamo gentaglia simile, e siamo anche capaci di premiarla con un bel seggio in parlamento.

Anonimo - 24/08/2023 17:48

Ma certo che dire che la terra è piatta o che nei vaccini ci sono i microchip è una cazzatona; però, anche se questo lo sappiamo in tanti, non esiste e per me non può esistere una legge che proibisca o censuri le cazzate. Io posso per esempio dire che La Pania della Croce è più alta del Monte Bianco, certamente il Ministero dell'Istruzione mi dovrebbe licenziare (e la vedo dura!!) se facessi il professore e dicessi una cosa del genere agli studenti, ma se lo scrivo in rete, per esempio su questo blog, non sono passibile di alcuna conseguenza e non vedo come si possano cambiare le cose.

Anonimo - 24/08/2023 01:08

senza altro da aggiungere. il titolo è più che sufficiente.

Anonimo II - 23/08/2023 13:40

In realtà è possibile, non solo, anche doveroso distinguere tra "pensiero" e "cazzate". In caso contrario si cade in un relativismo cieco e assoluto, si azzera il progresso e ogni dibattito democratico. Ad esempio, affermazioni come: "la terra è piatta", "i vaccini contengono dei microchip che servono a controllarci", non possono essere trattate né come pensieri, né come opinioni ma, appunto, come "cazzate" irrilevanti, pena il ritorno immediato all'età della pietra.

Anonimo - 23/08/2023 13:29

Si abusa del concetto che chiunque può esprimere qualsiasi idea. Non è così in democrazia. Il generale può esprimere qualsiasi idea, nel privato. Se fosse un comune cittadino potrebbe esprimere anche pubblicamente tutto quello che gli frulla per il capo. Ma visto che lui è un generale, considerato che ha giurato fedeltà alla Costituzione e alla bandiera, ha giurato di essere fedele alla Repubblica e di osservarne la Costituzione, e di adempiere con "disciplina e onore" tutti i doveri dello Stato, ecco, considerato tutto ciò il generale deve rispettare e proteggere la nostra Costituzione che “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo” che dichiara che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Nel momento in cui il generale esprime pubblicamente le sue idee razziste, dichiara che alcuni cittadini (gay, donne, neri) non sono uguali agli altri, tradisce il suo giuramento, tradisce lo Stato di cui è servitore. Queste e altre cose le spiega molto bene il procuratore militare generale De Paolis, e non lo fa sulle pagine di qualche centro sociale, ma nel sito della Folgore. Per chi fosse curioso: https://www.congedatifolgore.com/it/il-procuratore-militare-interviene-sul-caso-vannacci/

Anonimo - 23/08/2023 10:55

Direi che chiunque ha il diritto di esprimere il suo pensiero e anche di sparare cazzate, dato che nessun altro può avere il diritto di definire cosa sia un pensiero e cosa sia una cazzata. Il problema è un altro. Il problema è che un generale, il quale ha un compito assai delicato non può scrivere libri su questi argomenti, siano essi cazzate o pensieri. Mi spiego meglio; un generale, in un sistema democratico, è al servizio della collettività ed è tenuto ad eseguire i compiti che il governo gli assegna. Supponiamo ora che l'Italia decida di inviare un corpo di spedizione in Africa, in posti come il Niger o il Sudan, potrebbe comandare una spedizione del genere un ufficiale considerato razzista nei confronti degli africani di pelle nera?!?! Chiaro che avere un comandante del genere potrebbe mettere a rischio la vita dei suoi stessi sottoposti. Cosa ha dunque indotto il generale a commettere un'imprudenza come la pubblicazione di questo libercolo? Mi risulta che il Vannacci fosse già stato privato di compiti operativi, per finire al comando dell'IGM. Con tutto il rispetto per un istituto di sicura serietà come l'IGM, mi pare che lo avessero già tolto di mezzo. Forse questo ha indotto l'ufficiale a pubblicare, magari d'intesa con qualche caporione della destra extragovernativa, una destra che sta pesantemente attaccando la Meloni sperando di metter su un bel can can sovranista, putinista, ec., ec.
Buona topa al generale, anche se le sue toccatine alle mani dei maschioni africani nella metro di Parigi mi mettono qualche dubbio......

Anonimo - 23/08/2023 01:43

Pare che il generale, infangando con il suo libro l'onorabilità dell'Esercito, abbia finora venduto 22.000 copie, per un incasso che va dai 140.000 ai € 150.000. Così si apprende dalla stampa…

Anonimo - 22/08/2023 20:39

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