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Corriere.it di Monica Guer ...
Dati allarmanti sulle aggressioni negli ospedali toscani, trimestre luglio-settembre 2022
In Toscana le aggressioni e gli atti di violenza nei confronti di operatori sanitari, assistenziali e sociosanitari sono un fenomeno in forte crescita.
L’Osservatorio regionale ha attivato un monitoraggio trimestrale degli episodi di violenza, raccogliendo le segnalazioni delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie toscane, distinguendo tra aggressioni verbali e aggressioni fisiche, classificando gli episodi per aree di accadimento (Pronto Soccorso, SERD, Area materno infantile, Area Psichiatrica, Area CUP, Altro) e per professionalità che hanno subito l’aggressione (medico, infermiere, OSS, Amministrativo, Assistente sociale/educatore, altro personale sanitario).
I dati dell’ultimo trimestre (1 luglio-30 settembre 2022) indicano un netto aumento delle aggressioni, e in particolare modo di quelle verbali (il totale si attesta sulle 400 aggressioni, di cui 85 fisiche).
Quindi una variazione percentuale del 48% che sulle aggressioni fisiche è del 30%.
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Gli Infermieri sono la categoria maggiormente colpita dal fenomeno delle aggressioni, purtroppo i dati non rilevano la suddivisione per genere ma è da ritenersi che circa il 75% riguardino le donne.
Secondo la FNOPI, le aggressioni fisiche e/o verbali sul posto di lavoro colpiscono in media in un anno un terzo degli infermieri.
La stragrande maggioranza degli episodi di violenza, soprattutto verbale e psicologica, ma anche fisica, non vengono denunciati dagli operatori, pertanto i dati rilevati sono da ritenersi fortemente sottostimati.
Nonostante le strutture sanitarie si siano dotate del modulo di segnalazione delle aggressioni subite, molti operatori sanitari non sono stati adeguatamente informati o essi stessi preferiscano “lasciar correre” assuefatti a un fenomeno che si protrae da molti anni e in aumento esponenziale.
La Regione Toscana con Delibera n.637 del 14-06-2021 ha emanato le Linee di indirizzo per la prevenzione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e socio-sanitari in cui è imposto alle aziende sanitarie l’attivazione al loro interno del supporto psicologico/sportello d’ascolto per gli operatori sanitari vittime di violenza.
Il servizio sarà fruito su base volontaria, alla ricezione della segnalazione formale dell’episodio di violenza, lo psicologo addetto contatterà di propria iniziativa la persona che ha subito l’aggressione proponendo e dando disponibilità al supporto psicologico.
Nursing Up ritiene che gli interventi della Regione Toscana siano un primo passo verso la giusta direzione, da parte nostra auspichiamo il ripristino dei presidi fissi delle forze dell’ordine soprattutto presso i pronto soccorso toscani e l’impegno delle Azienda sanitarie a costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico degli aggressori. Migliorabile anche la diffusione tra gli operatori degli strumenti messi loro a disposizione al fine di incentivare la segnalazione delle aggressioni subite.
Il Sindacato Nursing Up è da tempo impegnato a rilevare e contrastare il fenomeno delle aggressioni:
Nel 2019 l’Oms, in collaborazione con il Sindacato Nursing Up, ha sottolineato in Italia, un aumento allarmante di segnalazioni delle molestie verbali, discriminazioni e violenza fisica verso gli operatori sanitari.
Un infermiere su 10 ha subito violenza fisica sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola nell’ultimo anno. Il 79% sono donne.
Nello stesso anno Nursing Up aveva lanciato un allarme concreto alle istituzioni, con una esplicita richiesta/appello per ripristinare, all’interno dei nosocomi, i presidi fissi delle forze dell’ordine, soppressi da tempo in numerose realtà sanitarie.
Dal 2022 Il Presidente del Nursing Up Antonio De Palma ha voluto fortemente, per tutti i suoi associati, una copertura assicurativa gratuita contro le aggressioni.
Nursing Up
Scoperta dell'aqua calda.
Ormai roba storicamente incancrenita.
La puzza risalta fora ad ogni omicidio o massacro.
Come da miglior tradizione italica.
Ma smettetela!
Cambiate registro alle prossime elezioni,
licenziateli senza preavviso!!!!!!
Vorrei proprio sapere cosa aspettate?!
Botte alla madre disabile, arrestato 32enne: è un caso psichiatrico. Anziana molto grave
L’aggressione a Tonfano. Malmenato anche il cugino della donna. Gli agenti di polizia sono stati costretti a sfondare la porta d’ingresso. Nel 2017 aveva dato fuoco a una palazzina. Trasferito in carcere
Marina di Pietrasanta (Lucca), 7 maggio 2023 - Ha picchiato selvaggiamente e senza alcuna pietà l’anziana madre disabile colpendola più volte alla testa con calci e pugni. Il rischio di scrivere un nuovo caso Seung è stato altissimo visto che parliamo di una persona in cura da tempo per problemi psichiatrici. Basti pensare che alla fine del 2017 il giovane aveva dato fuoco alla palazzina in cui viveva con i genitori e solo per un caso non finì in tragedia. Il nuovo drammatico episodio è avvenuto venerdì notte intorno alle 2 in via Giotto, a Tonfano, traversa della ben più nota via Leonardo da Vinci, lunga arteria che unisce via Tremaiola al lungomare. Se l’epilogo non è stato ancora più grave è solo perché la donna, nota maestra in pensione, nonostante i colpi ricevuti ha trovato la forza di chiamare i soccorsi. Il resto l’ha fatto il tempestivo e provvidenziale intervento delle pattuglie del commissariato di polizia di Forte dei Marmi, con gli agenti costretti a forzare la porta d’ingresso per fare irruzione e porre fine al pestaggio. L’anziana è stata trasportata con l’ambulanza all’ospedale “Versilia“ e ricoverata in prognosi riservata. In base ad alcune indiscrezioni non sarebbe in pericolo di vita, seppure le sue condizioni siano considerate molto gravi. Il figlio invece è stato arrestato e dopo il via libera del magistrato ieri è stato condotto al carcere di Lucca in attesa dei futuri provvedimenti che verranno disposti dalla Procura.
La polizia, sempre ieri, è tornata sul posto per raccogliere testimonianze utili a ricostruire i rapporti all’interno di quella famiglia. È emerso un quadro complicato, visto che parliamo, come detto, di un 32enne che più volte ha manifestato turbe psichiche rendendosi protagonista di episodi violenti o comunque eclatanti. Come quello avvenuto il 29 dicembre 2017, quando il giovane aveva provocato un incendio al piano terra della casa in cui viveva con la famiglia in via Cortona, sempre a Tonfano, con le fiamme che divorarono tre appartamenti. "La prossima volta potrebbe andare peggio", dissero i vicini di casa alla polizia del commissariato di Forte e alla polizia municipale, intervenuti quella sera insieme ai vigili del fuoco. Non è andata così, ma solo per caso. "Poco tempo fa – racconta infatti la titolare del sottostante negozio di estetica, che ha l’ingresso in via da Vinci – ha minacciato di dar fuoco alla mia attività e alla macchina di mia sorella. Lo sanno tutti che è una persona che ha problemi psichiatrici, eravamo felici per sua madre che lui se ne fosse andato in Spagna. Ma poco tempo fa è tornato, anche se non ci saremmo mai aspettati un episodio del genere".
Sulle cause di quanto avvenuto venerdì notte sarà l’anziana a riferire ogni dettaglio agli agenti. L’unica certezza è che a un certo punto il 32enne si è scagliato su di lei colpendola più volte a mani nude e senza curarsi del fatto di avere davanti un’anziana madre per lo più disabile. Il cugino della donna, la cui presenza ha probabilmente evitato conseguenze peggiori, ha provato a bloccarlo ma in cambio ha rimediato una scarica di botte che gli hanno procurato contusioni in varie parti del corpo, per fortuna non gravi. Sotto choc i vicini, inclusi i forestieri proprietari di seconde case: tutti stanno facendo il tifo per la donna affinché possa riprendersi presto.
Oggi è successo ancora
Riduce in fin di vita la madre, la polizia sfonda la porta e lo arresta
E’ ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Versilia l’anziana madre, disabile, colpita alla testa con calci e pugni dal figlio 32enne nella sua casa a Marina di Pietrasanta.
Una furia selvaggia che solo per un miracolo non è finita in tragedia grazie alle volanti del commissariato di Forte dei Marmi, competente territorialmente, che si sono fiondate sul posto salvando la donna, nota maestra in pensione, che nonostante le ferite è riuscita a contattare la polizia. Gli agenti, per mettere fine al pestaggio, hanno dovuto forzare la porta. Ammanettato, il figlio, accusato di tentato omicidio, si trova ora in cella nel carcere di Lucca, in attesa dell’udienza davanti al gip.
Anche un parente che era intervenuto in difesa della donna è stato massacrato di botte e ora è in rianimazione.
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Il 32enne, Nazareno Mancini, ha manifestato altre volte turbe psichiche rendendosi protagonista di episodi noti alle cronache: nel dicembre del 2017 dette fuoco al piano terra dell’abitazione a Tonfano e, a Viareggio, a dicembre scorso, a bordo di una Mini di colore azzurro, in fuga, imboccò contromano la via San Martino, a due passi dal lungomare, falciando alcune biciclette, una rastrelliera, dei motorini, altre auto e un palo e speronò una macchina della polizia.
Quasi un copione analogo, con una persona affetta da tempo, e in cura, per problemi psichiatrici, con il rischio di scrivere un nuovo caso Seung.
Sotto choc i vicini di casa, e i turisti con le case estive, che hanno assistito la scena e che si augurano che l’anziana e il parente si possano riprendere.
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