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  • 06/04/2023 16:13

PASSI CARRABILI, SI CAMBIA PASSANO A PAGAMENTO QUELLI PER LE UTENZE NON DOMESTICHE GRATUITI QUELLI DI ABITAZIONI PRIVATE



Altopascio, 6 aprile 2023 - Con l’approvazione del bilancio di previsione nel prossimo consiglio comunale sarà introdotta una nuova regolamentazione che interessa la disciplina dei passi carrabili.

Una modifica al regolamento attuale resasi necessaria per recuperare risorse senza gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini. I passi carrabili, infatti, resteranno gratuiti per le utenze domestiche (abitazioni private), mentre diventeranno a pagamento per le attività produttive/utenze non domestiche presenti su strade comunali, andando così a uniformare la situazione con quanto già in essere per le attività operanti su strade provinciali (queste già oggi pagano il passo carrabile alla Provincia).

“L’aumento dei prezzi e il rincaro generale di materie prime, costo di gestione dei servizi e dell’Ente e energia - commentano il sindaco Sara D’Ambrosio e l’assessore con delega ai tributi Alessio Minicozzi - ha reso necessario introdurre questa modifica al regolamento sui passi carrabili per andare a recuperare ulteriori risorse indispensabili per il bilancio. Abbiamo deciso di non gravare sui singoli cittadini, si è resa però necessaria la misura quantomeno sulle attività produttive, uniformandoci così con quanto già avviene per quelle realtà che si affacciano su strade provinciali. Si parla comunque di cifre gestibili, per fare un esempio: un’impresa che ha un cancello con passo carrabile di circa 8 metri pagherà fino a un massimo di 280 euro l’anno. Le attività produttive saranno accompagnate in questo procedimento e riceveranno da parte dall’amministrazione tutte le informazioni necessarie già nelle prossime settimane. Con questa decisione, unita a quella della rimodulazione di alcune tariffe (Irpef comunale, mensa e trasporto) possiamo mantenere alta la qualità dei servizi e confermare agevolazioni e riduzioni per le fasce più fragili della popolazione: dalla rivalutazione delle soglie Isee del 3 per cento all’estensione di alcune fasce di esenzione fino alla gratuità della retta del nido fino alla fine dell’anno educativo 22/23 sostenuta direttamente con risorse comunali”. 

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