Michele Giannini dall’assemblea ANCI: “Le parole di Mattarella sulle aree interne un faro per il futuro”
In occasione della quarant ...
Il Consiglio Comunale di Fosciandora, riunitosi in data 23.03.2023,
in considerazione della situazione e del dibattito in corso sullo stato della Sanità in Valle del Serchio, ritiene non più rimandabile una discussione ed una presa di posizione sul tema, anche in ordine ai compiti ed alle funzioni della Conferenza dei Sindaci
PREMESSO CHE
- La situazione della Sanità Pubblica ha raggiunto alti livelli di criticità in tutta la Nazione, ma si presenta particolarmente allarmante nelle zone periferiche ed interne.
- A ciò hanno condotto politiche di austerity e tagli alla sanità pubblica che negli ultimi due decenni hanno portato a de-finanziamenti per alcune decine di miliardi di euro.
- Le politiche regionali di accorpamento in 3 maxi Usl, di concentrazione delle risorse in pochi centri ospedalieri di eccellenza e poli universitari, nonché le maggiori spese legate alla pandemia, di fatto hanno provocato, in una situazione di risorse sempre più limitate, l’impoverimento dei plessi e dei servizi sanitari nelle zone interne e periferiche.
- La problematica delle liste di attesa sempre più lunghe, anche per prestazioni ordinarie, costringe i pazienti a spostamenti in altri territori per visite e diagnostica, o più semplicemente li porta a rivolgersi alle strutture private; queste ultime, ormai con servizi sempre più diffusi in zona, diventano sostitutive dei servizi sanitari pubblici, con costi a carico dei cittadini e lauti guadagni dei soggetti che le gestiscono.
- L’emergenza sanitaria legata al Covid ha aggravato ed acuito le problematicità legate all’organizzazione del servizio sanitario nella nostra zona, rendendo evidente la necessità di un urgente cambio di passo, pena l’estinzione della sanità pubblica in Valle del Serchio.
- La mancanza strutturale di personale medico, infermieristico ed operatori tecnici è sotto gli occhi di tutti. In questo modo la funzionalità dei servizi non può essere garantita. Emblematica è la situazione del Pronto Soccorso, non più accettabile, con affollamenti, attese lunghissime, carenza di personale medico ed infermieristico. Gli operatori sanitari di tutti i reparti sono costretti ad operare in condizioni di sovraccarico di lavoro e tensione, con rischi per loro stessi e per i pazienti;
- Le recenti e nuove linee guida della Giunta Regionale Toscana riguardo i servizi di emergenza/urgenza e assistenza primaria/continuità assistenziale si configurano di fatto come nuovi tagli ai servizi, con sostituzione in determinate circostanze del personale medico con infermieri professionalizzati, nonché con l’eliminazione in alcuni territori della guardia medica in orario notturno 24:00-08:00. Ciò rischia di inasprire le differenze territoriali e penalizzare le aree periferiche ed interne come la nostra.
- Non esiste una programmazione circa la sostituzione del personale che cessa dal servizio. La nostra zona è interessata, o la sarà a breve, da pensionamenti che creano forti interrogativi circa la funzionalità presente e futura dei servizi sanitari nella nostra Valle, già significativamente depotenziati. Ad esempio quali soluzioni per la pediatria di base? Quale futuro per Ortopedia e Urologia? etc. etc.. Peraltro ci viene riferito, in ordine appunto al tema sopra esposto e ad acuirne gli effetti, che diverse professionalità mediche non si rendono disponibili al trasferimento lavorativo nella Valle del Serchio.
- La situazione geografica e della viabilità della Valle, confermate appunto dalla classificazione ad area interna di cui tanto si è parlato negli ultimi anni, impongono scelte diverse rispetto alle zone di pianura e città, superando alcune rigide impostazioni statistiche ed aziendalistiche; non possono esistere cittadini di serie A o di serie B, a tutti deve essere riservato pari trattamento.
- Desta preoccupazione anche la situazione dei medici di famiglia, dove i molti pensionamenti hanno creato e rischiano di creare situazioni di scopertura e disagio. Le recenti norme che hanno consentito di innalzare il numero di mutuati per ciascun medico di base non sono una soluzione, anzi aggravano il problema; occorre un maggior numero di medici di base, abbassando la quota massima pazienti, in modo che gli stessi possano essere seguiti in maniera adeguata.
- Le situazioni sopra evidenziate si trascinano ormai da lungo tempo, senza che siano state trovate soluzioni adeguate. Le promesse circa l’assunzione di personale sono state disattese; non soltanto non si è assunto il nuovo personale necessario ma laddove ci sono stati pensionamenti, congedi o trasferimenti non sempre si è provveduto alla sostituzione. La funzionalità è stata assicurata solo grazie all’assunzione di maggiori carichi di lavoro da parte del personale attuale che con grande sacrificio e senso di responsabilità sopperisce a tali mancanze.
Il Consiglio Comunale di Fosciandora CHIEDE:
alla Conferenza dei Sindaci di continuare ad affrontare la tematica sanitaria con estrema attenzione affinchè si possa ottenere una discussione ampia ed allargata che porti, laddove possibile, a soluzioni condivise, al netto di ogni campanilismo, con voce decisa ed unitaria per rivendicare politiche sanitarie adeguate alle specificità della Valle del Serchio; quanto sopra senza escludere la possibilità di riaffrontare una discussione aperta sul tema dell’ospedale unico e/o della organizzazione in area medica e chirurgica o soluzioni alternative
alle Istituzioni tutte di profondere il massimo sforzo perchè possano essere effettuati gli investimenti necessari ad una Sanità pubblica dignitosa per la Valle; quindi non soltanto sulle infrastrutture, che di per sé rischiano di rimanere delle vere e proprie cattedrali nel deserto, ma anche e soprattutto sull'assunzione e formazione del personale. In riferimento a ciò di individuare le soluzioni contrattuali e normative necessarie affinchè i posti vacanti nella sanità della Valle possano essere occupati in ottica di adeguatezza e stabilizzazione.
una mobilitazione generale e consapevole che consenta di pretendere ed ottenere: servizi di emergenza/urgenza adeguati; una diagnostica di base efficiente; un’attività ambulatoriale che copra le patologie prevalenti; una degenza adeguata alle attività di base e necessarie, area medica e chirurgica, di un ospedale periferico; una medicina territoriale e di base che tenga conto delle specificità territorlali.
Il Consiglio Comunale di Fosciandora RIBADISCE
il rispetto del diritto fondamentale alla salute sancito dalla costituzione, cit: Art. 32. “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…. omissis”
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