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  • 25/11/2022 16:15

Per tante donne il 25 Novembre è tutto l’anno e non va dimenticato mai

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è stata istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza ed ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare, in quel giorno, attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
A 23 anni dall'istituzione di questa giornata, chiosa Elisabetta Triggiani, esponente di Fratelli di Italia Capannori, purtroppo, assistiamo ancora a troppi fatti di violenza che vedono come vittime mogli, figlie, fidanzate, madri solo perché si sono concesse il lusso di "scegliere per se stesse". Con  l’attivazione del codice rosa - prosegue Giada Alessandri sempre appartenente al circolo di fratelli d'Italia Capannori - vi è stata, fortunatamente, una leggera flessione nei femminicidi, ma  resta ancora insopportabilmente alto il numero degli altri reati fra cui lo  stalking spesso preludio al femminicidio. Vanno rafforzate le normative e gli strumenti per prevenire e per bloccare sul nascere gli episodi di violenza, ma serve l’aiuto di tutti compreso il  mondo maschile.
Bisogna partire dal cambiare la  mentalità e la  cultura di chi considera le donne come oggetti di cui poter disporre nel bene e nel male - prosegue  Elisabetta Triggiani. Interviene, poi, Cristina Pasquini - esponente dell'organo direttivo del partito di Giorgia Meloni, sostenendo che la libertà delle donne va costruita e tutelata ogni giorno. Si dovrebbe partire da  un generale rafforzamento della cultura, che inizi dalle famiglie e dalle scuole, al rispetto del valore della vita, che si traduce anche nel rispetto della donna, della propria moglie, della propria compagna e delle loro scelte, della loro libertà individuale.
Le istituzioni, quindi, devono continuare ad impegnarsi in un progresso culturale sempre più imprescindibile. Una maggiore fiducia nelle istituzioni, nella certezza delle pene, nella tutela della sicurezza di coloro che denunciano, aiuterebbe, molte più donne vittime di violenza fisica e psicologica, a denunciare.
Per questo crediamo che su certi argomenti non devono esserci divisioni, ma unità di intenti ed è per tale ragione che, noi donne di Fratelli di Italia Capannori, ci mettiamo a disposizione della pubblica amministrazione di Capannori per costituire un tavolo permanente e trasversale volto alla realizzazione di iniziative per la lotta contro la violenza sulle donne, contro la violenza di genere e contro ogni altra forma di violenza.
Per tante donne il 25 Novembre è tutto l’anno e non va dimenticato mai.

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