PIANETA TERRA FESTIVAL Sistemi instabili
PIANETA TERRA FESTIVAL ...
Non si placa la tempesta di reazioni sulla nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale del teatro La Fenice, ma si inizia a cercare una via per riportare la pace. Il primo a provare a mediare tra il sovrintendente Nicola Colabianchi e le maestranze è il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ieri, lunedì 29 settembre, ha invitato entrambe le parti a presentarsi a un incontro mercoledì 8 ottobre proprio alla Fenice. «Andrò ad ascoltare tutte le parti in causa — dice — sono una persona di dialogo e cercherò in tutti i modi una soluzione». Da quando è stato annunciato lo stato di agitazione, ci sono stati due lanci di volantini, sabato e domenica, alla fine dei concerti in programma.
Mercoledì Venezi (forse) a Mestre
«Sto ancora elaborando quanto successo perché trovo che ci sia un accanimento sproporzionato. Non si fa del male alla gente tanto per farlo — commenta Colabianchi —. Sono convinto della mia scelta e ora abbiamo un anno di tempo davanti». Il sovrintendente continua a ribadire la sua stima nei confronti di Venezi che ha visto all’opera proprio nel teatro di Cagliari che guidava prima della sua nomina in laguna e «dove non ha mai avuto nessun problema con l’orchestra». Venezi è tra i protagonisti del Festival delle Idee di Mestre dove è attesa mercoledì sera per presentare l’ultimo dei suoi quattro libri. A ieri sera l’incontro non è stato disdetto, ma sembra che la direttrice stia riflettendo sul da farsi. «Ho sentito Venezi ed era risentita e meravigliata del can can mediatico — prosegue Colabianchi —. Non capisco come si possa andare contro a una persona in questo modo senza nemmeno averla conosciuta».
Il dibattito
Intanto, non si fermano le prese di posizione tra chi la difende e chi l’attacca. Ieri il presidente della Regione Luca Zaia ha preso le difese di Venezi, paragonando questo caso alle proteste contro il matrimonio in laguna di Jeff Bezos: «Non sono bei biglietti da visita — dice —. Se questa direttrice non fosse donna, non fosse carina, non fosse giovane, probabilmente queste polemiche non ci sarebbero state. Mi risulta, inoltre che ci sono stati direttori prima di lei molto più giovani». Sul fatto che Venezi sia apertamente di destra Zaia aggiunge: «Non è una colpa, non si scrive e non entra nel curriculum, si guarda ad altro». Le maestranze, nel documento che ha fatto esplodere le polemiche, sostengono che Venezi non avrebbe un alto profilo professionale per il ruolo assegnatole. «La nomina è surreale e imbarazzante per chi conosce il settore perché è come promuovere all’improvviso un buon cuoco a chef stellato senza che abbia nessuna qualifica — sostiene il musicologo Stefano Aresi, promotore di una petizione per chiederne la revoca su Change.org arrivata a oltre 4600 firme —. In genere per una nomina di questo tipo l’orchestra viene sempre consultata. Ci sono un gran numero di direttrici musicali donne e giovani e preparate e la petizione è un modo di informare l’opinione pubblica». Per la senatrice ed ex ministra Maristella Gelmini (Noi Moderati) le critiche a Venezi sono solo pretesti: «Per una certa intellighenzia, ovviamente di sinistra, la cultura è patrimonio esclusivo di una parte politica — dice —. Venezi è una donna di talento: ha tutte le carte in regola per fare bene e rilanciare La Fenice, tranne una. Non è di sinistra e non lo nasconde. Forza Beatrice».
In campo il padre di Venezi
In difesa della figlia è sceso in campo anche il padre di Venezi, immobiliarista, in passato dirigente nazionale di Forza Nuova e direttore editoriale di Lucca News. «Molti hanno scritto che mia figlia Beatrice non ha le competenze per la direzione musicale del teatro La Fenice di Venezia perché figlia di un picchiatore di destra, riferendosi al mio passato — sottolinea Gabriele Venezi —. Ho smesso di fare politica attiva da quindici anni, anche per evitare che fosse d’ostacolo alla sua carriera». Il padre ha bacchettato i sindacati spiegando che non tocca a loro giudicare e che «sono animati dalla paura di perdere i privilegi da piccola casta. Del resto, sono gli stessi che, prima di mia figlia, hanno contestato Chung Myung-whun come direttore d’orchestra». La vicenda non riguarda Venezia tanto che lo stesso Colabianchi ieri ha precisato anzi che «il Maestro Chung Myung-whun sarà ospite gradito se vorrà venire alla Fenice». C’è un anno per pensare a un possibile dialogo tra le parti, ma lo stato di agitazione è appena iniziato e potrebbe sfociare in uno sciopero. «Una forma di protesta estrema che va nei confronti dell’utenza — conclude Colabianchi —. Mi auguro che ci sia il buonsenso per capire che uno sciopero per contestare una nomina non è la strada migliore».
Occhio che ti cresce il naso…
“Con lei i media parlano di concerti”? Magari ma no, con lei i media parlano dell’orrenda situazione della cultura italiana sotto il giogo dei Parenti d’Italia. L’ultimo concerto della Venezi trasmesso in Rai è stato uno scempio indegno, giustamente passato sotto silenzio e mai replicato. Difficile da trovare anche su internet, come la gran parte delle esibizioni della bionda direttrice. Grazie a Dio, aggiungerei.
Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra lucchese, è finita al centro di una La vicenda divide: per alcuni è un talento che ha saputo dare visibilità alla musica classica, per altri un prodotto più mediatico che artistico.
Le critiche più pesanti arrivano dall’interno del mondo orchestrale. Le viene rimproverata una tecnica direttoriale giudicata poco incisiva, prove in cui la guida non sarebbe stata sempre chiara e un curriculum ritenuto troppo leggero per un ruolo di tale prestigio. A questo si aggiungono i sospetti sulle nomine, viste da molti come frutto di rapporti politici più che di meriti artistici. Le accuse ideologiche, fino a etichette estreme come “neofascismo”, hanno solo contribuito a polarizzare il dibattito, sebbene lei stessa le abbia sempre respinte come strumentali.
Dall’altro lato, è innegabile che Venezi abbia saputo portare il suo nome e la musica classica fuori dalle sale di nicchia. Con lei i media parlano di concerti, e non è poco in un Paese dove l’arte spesso resta invisibile. Il percorso formativo c’è, con studi al conservatorio e direzioni di orchestre anche all’estero, e la sua presenza giovane e femminile rappresenta una rottura in un ambiente ancora dominato dagli uomini.
A Lucca il dibattito ha un sapore particolare: da un lato l’orgoglio di vedere una concittadina sotto i riflettori, dall’altro la severità di chi si aspetta passi solidi e incontestabili da “uno dei nostri”. Il rischio è che l’immagine finisca per prevalere sulla sostanza; l’occasione, invece, è riflettere su come sostenere davvero i talenti locali senza trasformarli in simboli da idolatrare o abbattere. Alla fine la storia di Venezi dice molto più del sistema musicale e politico italiano che della sola direttrice: un intreccio di meriti, polemiche, ambizioni e contraddizioni che, volenti o nolenti, fa parlare.
In musica non so sto zitto ma in politica è pieno a dx sinistra di incapaci
Dente - 28/09/2025 12:28Non c'entra nulla se sei di destra o sinistra nell'arte e nella musica, c'entra se sei una capra o un maestro. Il giudizio agli esperti.
anonimo - 28/09/2025 11:35importante e' parlarne
importante e' parlarne
importante e' parlarne
importante e' parlarne
Shampoo ha detto che il primo concerto con cui delizierà i veneziani si aprirà con l'Inno a Roma di Puccini. Qualcuno Le ha fatto notare che la Fenice è a Venezia, per cui l'Inno a Roma non han voglia di ascoltarlo. Pare che ora la direttore si sia messa a comporre un "Inno a Venezia" di tono dannunziano.
anonimo - 28/09/2025 00:43Lucca offre varie soluzioni artistico musicali. Si va dallo Shampoo al volatile, per arrivare all'orchestratore del comitato pucciniano! Venghino siooori!!! Al confronto di noialtri Dulcamara era una giubbata!!!
anonimo - 28/09/2025 00:39La flotilla Venezi, veleggi verso Venezia, per difender la Venezi dai cattivi di Venezia!!!
anonimo - 28/09/2025 00:36Ehh 'un ti vòle....'un ti vòle
'Un c'è nulla da fa!
A me a vent'anni
po' lo dicono anche in TV...
se è no è no
po' sennò...rischi anco una denuncia per stalching!
iolai! Eh!
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Dina - 27/09/2025 17:20Ci vuole che guidi la Flottilla con un concerto in loco vedrete poi la fanno leader della sinistra
Ghinazzo - 27/09/2025 14:23Per fortuna qui a Lucca di eccellenze ne abbiamo a iosa. Non vogliono Venezi? Mandiamogli Colombini! Già direttore dell’Orchestra Sthrombatzen del principato di Kacciaball, direttore artistico dell’Accademia Fanfaronia del granducato di Burlandia, consulente musicale della Fondazione Von Strimpellen di Strillozzonia. E poi voglio vedere…
anonimo - 27/09/2025 13:16“conta anche la visione artistica che intende portare”
Infatti se non sbaglio tra le lamentele c’è anche il fatto che questo punto resta ancora tutto da chiarire, e mi pare che siamo un po’ fuori tempo massimo.
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