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  • 25/09/2025 15:40

I massacri nazi-fascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943

Dopo l’8 settembre 1943 si attivarono militarmente le forze della resistenza ai nazi-fascisti, composte da militari e da gruppi di varia estrazione politica, che si contrapposero alle armate tedesche e della Repubblica di Salò, lasciando sul terreno migliaia di caduti. Oltre ai morti in battaglia vi furono altre migliaia di morti dovuti alle esecuzioni che vennero perpetrate deliberatamente. 1. Dopo l’8 settembre a Roma la resistenza ai Tedeschi coordinata dal generale Giacomo Carboni, capo del S.I.M., tenne testa a forze di gran lunga più agguerrite e numerose, lasciando sul campo quasi 500 morti. 2. Il 27 dicembre 1943 nella città di Reggio e nell’intera provincia vennero fucilati 200 civili di cui 7 erano i fratelli Cervi. 3. L’uno gennaio 1944 dei 280 uomini della banda partigiana comandata da Vian ben 245 caddero sotto il fuoco dei Tedeschi. 4. Il 24 marzo 1944 presso le Fosse Ardeatine di Roma vennero massacrati dai Tedeschi a colpi di mitragliatrici 335 civili. 5. A maggio del 1944 41 civili furono fucilati dai Tedeschi a San Pietro di Val di Susa. 6. Il 12 giugno Anna Maria Agnoletti e altri 6 civili venivano fucilati a Cercina presso Firenze. 7. Il 21 giugno la stampa repubblichina di Salò esultava per la fucilazione di 110 renitenti e disertori in provincia di Novara. 8. Il 22 giugno 1944 70 prigionieri venivano massacrati a Fossoli in provincia di Modena. 9. Il 28 giugno 1944 vennero massacrati i dirigenti del CNL Tridentino, 100 partigiani uccisi nella zona di Intra, e 43 contadini della Val Canobina. 10. Dal 3 luglio al 3 agosto 1944 diversi furono i caduti tra i 4.000 partigiani che combatterono contro 12.000 tedeschi e mercenari a Villaminozzo e Montefiorino. 11. 2 agosto 1944 – Appennino modenese: quattordici villaggi incendiati dai tedeschi con saccheggi e rappresaglie. 12. 3 agosto 1944 – Val Sesia e Anzasca: bestiali efferatezze nazi-fasciste contro la popolazione locale. Molte decine di donne, bambini e vecchi massacrati. 13. Il 10 agosto 1944 venivano fucilati 15 partigiani a Milano nel piazzale Loreto. 14. Il 19 agosto venivano massacrate 107 persone a San Terenzo in provincia di Massa. 15. Durante l’estate del 1944 diverse centinaia di civili, tra cui donne e bambini, vennero massacrati a Forno, Vinca, Mommio, Sant’Anna di Stazzena, in altri paesi del Carrarese e della Versilia e a Civitella della Chiana e San Paolo in provincia di Firenze. 16. Sempre nell’estate del 1944 alcune centinaia di civili vennero fucilati o impiccati a Montemonaco, Gubbio, in via Ghega a Trieste e a Belluno. 17. Nell’agosto del 1944 furono 300 i partigiani morti a Firenze negli scontri con i nazi-fascisti.a 18. 21 agosto 1944 – Passo Cisa: duri scontri con reparti tedeschi e molte perdite tra i partigiani. 19. 21 agosto 1944 – Castelbaldo nel Polesine: venti partigiani uccisi in scontri con nazi-fascisti. 20. 22 agosto 1944 – Val D’Aosta: in seguito alla cattura di 300 tedeschi, per rappresaglia viene fucilato un numero considerevole di ostaggi civili. Per rappresaglia alla fucilazione degli ostaggi civili vengono fucilati trenta prigionieri tedeschi in Lombardia, quindici ad Ossola e otto nel piacentino. 21. 28 agosto 1944 – Val Varaita: forti perdite tra i partigiani per impedire l’accesso dei tedeschi al Colle Argentera. 22. 10 settembre 1944 – Quarto Pretoria: gravi perdite tra i partigiani in seguito ad attacco ad una colonna tedesca. 23. Nel settembre 1944 264 prigionieri vennero impiccati dai Tedeschi agli alberi per le vie di Bassano, Paderno e Crespano, aiutati dalla banda Kock, dalla banda Cartà e dalla banda Collotti superando i nazisti in atti di crudeltà. 24. Alla fine di settembre del 1944 numerosi furono i caduti tra i 3000 partigiani delle formazioni Garibaldi e Osoppo attaccati da 29.000 mila tedeschi nella zona a nord di Udine e Cividale. 25. 28 settembre 1944 – Altopiano del Consiglio: gravi perdite partigiane. 26. 9 ottobre 1944 – Valdagno: gravi perdite tra i partigiani in seguito all’attacco di formazioni tedesche nella zona del Monte Grappa. Rappresaglia tedesca con paesi incendiati e civili massacrati. 27. Tra il 9 ed il 14 ottobre 1944 altrettanto numerosi furono i caduti tra i 3.500 partigiani che difendevano la Repubblica dell’Ossola attaccati da 12.000 tedeschi. 28. 10 ottobre 1944 – Alto Novarese: notevoli perdite tra i partigiani in seguito a scontro con formazioni tedesche. 29. L’uno novembre 1944 numerosi furono i caduti tra i 10.000 partigiani attaccati da 20.000 tedeschi ad Alba. 30. Il 15 novembre 1944 numerosi furono i caduti nella difesa delle rovine dell’Ospedale Maggiore di Bologna. 31. 19 novembre 1944 – Liguria: in seguito a scontri con i nazi-fascisti molte perdite tra i partigiani. 32. 27 novembre 1944 – Oltrepò Pavese e Piacentino: forti perdite tra i partigiani in seguito a scontri con formazioni tedesche. 33. 7 dicembre 1944 – S. Anna Di Rocca D’Arazzo sul Tanaro: forti perdite tra i partigiani in seguito a scontri con i tedeschi. 34. Più di 300 furono i caduti tra i partigiani che difendevano il territorio della Carnia Libera. 35. Dopo l’8 settembre 1943 e fino alla fine della guerra nella sola zona del Nord-Italia furono attivi circa 100.000 partigiani e oltre 200.000 uomini della resistenza di supporto alle formazioni combattenti. La stima fatta alla fine della guerra indicava in 20.000 i partigiani morti in combattimento e quasi altrettanti uccisi per fucilazione o impiccagione. Santi Maria Randazzo

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