Abbiamo un Comitato vivere in sicurezza ????, di fans che vedono tutto bello e tutto lucido. Devono essere Pisani!!!!
Cara Voce e caro signor Si ...
“Spiace che la pletora di inesattezze e sprecisioni che ormai caratterizza il dibattito sul futuro di GEAL venga alimentata, oltre che dal centrosinistra, anche dai capigruppo della maggioranza nel Consiglio Comunale lucchese.
Con un comunicato di qualche giorno fa infatti, i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno voluto dire la loro sul futuro del servizio idrico lucchese, chiarendo che l’acqua lucchese appartiene al demanio e quindi allo Stato e che comunque l’Amministrazione Tambellini ha aperto la strada alla confluenza di Geal in GAIA.
Si tratta, rispettivamente, di un’affermazione che non ha niente a che spartire con la questione GEAL e di un’insinuazione fuorviante.
Che l'acqua appartenga allo Stato e sia pubblica per legge è una cosa pacifica che non ha bisogno di chiarimenti, ma il futuro di GEAL dipende non dalla titolarità della risorsa idrica, bensì dall’individuazione del soggetto (l’Autorità idrica piuttosto che il Comune di Lucca) che abbia il potere di organizzare e gestire il servizio idrico integrato nella Città di Lucca.
In sostanza, non si sta discutendo su chi sia il proprietario dell’acqua lucchese, ma su quale sia l’istituzione che ha il diritto di organizzare la gestione del servizio idrico a Lucca, se il Comune (come avvenuto fino ad adesso) oppure l’Autorità idrica regionale.
E veniamo alla seconda affermazione svolta dai capigruppo di maggioranza, e cioè che “L’inerzia politico-amministrativa della precedente giunta, forse per interessi che l’allora sindaco conosceva bene, ha aperto la strada alla confluenza di Geal in Gaia”.
Ora, forse i capigruppo di maggioranza non lo hanno notato, ma il procedimento di confluenza di Geal in GAIA è stato sospeso su pressione proprio dell’Autorità idrica toscana e della società apuana.
E il motivo è chiaro a tutti: il ricorso presentato dal Comune di Lucca per ottenere il riconoscimento del diritto alla salvaguardia del servizio idrico lucchese ai sensi dell’art. 147 D. Lgs. n. 152/2006 è tutt’altro che infondato, tanto è che il TAR ha accolto una prima impugnativa e la stessa Amministrazione comunale ha già conferito ai propri legali un nuovo mandato per proseguire la battaglia giudiziaria per il riconoscimento del diritto del Comune di Lucca di continuare a gestire in proprio e in autonomia il proprio servizio idrico (come risulta dalle determine pubblicate sull’albo pretorio dell’Ente).
E in questo contesto, vogliamo mandare un messaggio chiaro ai rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale, al Sindaco Pardini e all’Amministrazione tutta: questo non è il momento per recriminare sul passato, questo è il momento di agire per la difesa del servizio idrico lucchese, per evitare che venga affidato a gestori regionali (GAIA, multiutility) più costosi per i cittadini e meno efficienti.
Da cittadini lucchesi interessati a che Lucca continui nella gestione autonoma della propria acqua, dall’Amministrazione comunale non vogliamo più chiacchiere, ma fatti.
Perché si, l’autonomia (e quindi l’eccellenza) del servizio idrico lucchese può oggi essere preservata: ma il potere (e quindi la responsabilità) di conseguire questo risultato, ricade solo ed esclusivamente sui nostri attuali amministratori”.
Gruppo Salviamo La Nostra Acqua
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