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  • 15/08/2025 19:28

Giani forever: la Toscana scopre l’eterno ritorno

Giani forever: la Toscana scopre l’eterno ritorno Pare che in Toscana il tempo non scorra come nel resto d’Italia. Qui, tra cipressi e colline, la politica sembra un film in loop: ogni cinque anni, come le stagioni, torna la vendemmia… e la candidatura di Eugenio Giani. Con la stessa puntualità con cui arriva la bolletta della luce, Giani si ripresenta per guidare la Regione, sorridente come se fosse la prima volta. C’è chi lo vede come il custode delle tradizioni locali, e chi come l’uomo che ha trasformato la presidenza toscana in un lavoro a tempo indeterminato. Le novità? Nessuna. Ma del resto, in Toscana si sa: il vino buono è quello che conosci già. Negli ultimi anni, il governatore ha affinato la sua capacità di esserci sempre: inaugurazioni di ponti, sagre della polenta, tagli del nastro per rotonde “strategiche”. È l’onnipresenza fatta persona, il politico che conosce il nome del macellaio di ogni frazione e la storia di ogni campanile. Una presenza così costante che ormai c’è chi sospetta che il vero simbolo della Regione non sia più il Pegaso rosso, ma un ritratto sorridente di Giani appeso in ogni ufficio. Gli avversari? Sempre nuovi, sempre volenterosi… e sempre destinati a fare la fine delle onde sulla spiaggia di Viareggio: arrivano con rumore e spariscono subito. Certo, ci sarebbe il dibattito politico, ma alla fine la campagna elettorale toscana somiglia più a una rimpatriata di vecchi amici che a uno scontro di idee. Dicono che in politica serva il ricambio generazionale. In Toscana, invece, c’è la versione “slow”: il ricambio avviene quando Giani decide di andare in pensione… cosa che, a quanto pare, non è in programma prima del 2080. Per ora, i toscani possono dormire sonni tranquilli: per i prossimi anni non dovranno imparare un nuovo nome. Basta ricordarsi questo: Eugenio Giani, sempre lui, sempre lì, pronto a convincerti che cambiare è bello… purché resti tutto uguale.

I commenti

Giani e' come Pardini si autocelebra

ezio - 16/08/2025 17:44

Non passa giorno che su NOI TV e sulla stampa locale non si parli altro che di Giani che inaugura...che finanzia....che partecipa a..... a Lucca in Versilia e in Garfagnana. Tutti i giorni. Ma a Siena, Arezzo, Elba e Maremma lo conoscono? Così, per curiosità

Anonimo - 16/08/2025 13:54

Giani ha fatto solo un mandato ed ha governato bene, come dimostra l' appoggio di tantissimi Sindaci. E poi dall' altra parte cosa c' è? Confusione e scarsa cultura politica e amministrativa .

Roberto Panchieri - 16/08/2025 07:36

Giani ha fatto un mandato di 5 anni e si candida per farne un altro. Più di due mandati non li potrà fare per legge e si spera che la legge non cambi perché è molto saggia. Giani è favorito per rivincere in quanto gli elettori esprimono il desiderio di votarlo. Se gli elettori non lo voteranno non farà più il presidente della regione. Io sono antiregionalista e perfino antitoscano. Fosse per me le regioni avrebbero solo poche competenze e il presidente lo eleggerebbe un consiglio regionale fatto dai presidenti delle province (quelli si eletti a suffragio universale) e da alcuni sindaci. Fosse per me le province di Lucca e Massa - Carrara sarebbero in Liguria. Però Giani sarà presidente perché lo voterà la maggioranza schiacciate di chi si recherà alle urne.

anonimo - 16/08/2025 01:49

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