LO SCHIAVISMO DEGLI ORARI DI LAVORO E DELLE DISUGUAGLIANZE SOCIALI: LO STATO ILLIBERALE .
LO SCHIAVISMO DEGLI ORARI ...

Non si risolve, saranno sempre di più negozi di generi alimentari e medie grandi superfici... non possiamo fare niente. I piccoli negozi andranno via via a sparire, così al Giannotti come in centro storico.
Di sicuro incide anche il caro affitto dei locali.
Liberalismo e libera concorrenza questi sconosciuti.
Hanno aperto i minimarket (a marchio Carrefour e Pam) in centro storico e non è morto nessuno.
I supermercati di piccole dimensioni sono il futuro, fatevene una ragione (lo ha capito perfino l'ottusa Esselunga con i minimarket "la esse").
Voglio ridere chi comprerà il degradato e fatiscente Carrefour Iper di San Vito, dato che il marchio ha abbandonato l'Italia e spariranno le insegne entro 3 anni. Sicuramente la nuova proprietà vorrà liberarsene. E ciao alla società che lo ha in franchising.
Quando apre il Conad City al Giannotti stappo lo spumante per dispetto a chi non ce lo vole tiè.
E' tutto vero , una Conad certo fara' concorrenza ai negozietti di alimentari di Borgo Giannotti pero' e' anche vero che quei negozi continuano a sopravvivere grazie ad una clientela affezionata , ma anche anziana, che compra pagando a fine mese, che si fa consegnare a casa. Dureranno comunque poco. Le ferramenta e gli altri negozi sono gia' in crisi per i vari brico, per il cambio della logistica e della riparazione degli elettrodomestici. Le trattorie tipiche resistono e se apre qualche ristoratore cinese si integrera'. Il Comune puo' fare poco. Con Tambellini nel caso della Coop di San Filippo dove c'erano diversi aspetti irregolari mai chiariti, a cominciare dal piano regolatore che non permetteva l'insediamento di attivita' non artigianali non ha potuto fare nulla, o meglio diciamo che non volle fare nulla. Qui non mi sembra ci siano condizioni ostative.
Anonimo - 12/08/2025 09:31
Si risolve lasciando aprire il nuovo negozio (che non è un supermercato) la cui apertura, tanto per esser chiari, non può neanche essere impedita dal Comune.
anonimo - 12/08/2025 02:00
più corretto 'si dissolve'...
Borgo Giannotti.
Mal voluto non fu mai troppo.
quindi ora dopo la preoccupazione il problema si risolve ?
fans preoccupazione club - 11/08/2025 18:18
Solo menti illiberali possono pensare che la vita migliori se lo stato o un ente pubblico fanno norme protezionistiche a favore di certe attività economiche ed impedendo l'apertura di altre. Ridicolo!
anonimo - 11/08/2025 02:10
....meno male!!! Ci mancherebbe solo che il Comune avesse strumenti per impedire la libera concorrenza!!
anonimo - 11/08/2025 01:28
La grande distribuzione buona "In via di Sant’Alessio era quindi presente il primo cittadino di Lucca, Mario Pardini, soddisfatto perché il rafforzamento dell’offerta commerciale coincide anche con l’aumento del presidio sociale nella periferia lucchese." (Noi tv, 6/02/2025) "Questa è proprio una mission che tutte le amministrazioni comunali devono avere, proprio per i presidi, e questo lo è. Un presidio economico del territorio, che crea valore". (Mario Pardini, Noi Tv, 6/02/2025)
Elio - 10/08/2025 14:58
Per aprire un’attività, il percorso è chiaro: individuare la zona, trovare il fondo, accordarsi con il proprietario, verificare i requisiti e chiedere il permesso al Comune.
Quindi, se un’attività apre, è perché il Comune le ha concesso l’autorizzazione.
Se oggi abbiamo bazar o scianfrusaglie e attività gestite da cittadini extracomunitari, è perché il Comune ha dato loro i permessi. Se si vendono alcolici in piazza del Carmine è perché’ hanno il permesso. Se il comune vuole revocare i permessi può, eccome se può. Se ora in piazza san Michele apre al posto di un’agenzia viaggi un’attività di somministrazione di cibo e bevande è perché il Comune ha concesso l’autorizzazione. Certe attività che, grazie alla politica, hanno contribuito a snaturare il centro storico, meriterebbero un controllo approfondito dei NAS e della FINANZA, la città snaturerebbe meno
Avete lasciato che il centro storico venisse snaturato.
Negli ultimi anni, le chiusure in centro sono state rimpiazzate da una marea di bettole che vendono alcolici e cibo così schifoso che non lo farei mangiare neppure a un maiale.
La responsabilità? Della sinistra, certo, ma anche voi non avete fatto una mazza .Ora fate questo articoletto quando poi in realtà proseguite la solita politica dell’amministrazione precedente.
Andate a fare un giro
dimenticavo di chiudere il cerchio.
D.L. n.223 del 04.07.2006, D.Lgs. n.59 del 26.03.2010, D.L. n.138 del 13.08.2011, D.L. n.201 del 06.12.2011, D.L. n.1 del 24.01.2012, D.L. n.5 del 09.02.2012.
....
Responsabilità sociale della proprietà!!!!!!
In Italia!!!!!!!
Non sono d'accodo, al tempo di Fazzi/Favilla noti alle cronache per essere sindaci di sinistra , sono stati aperti esselunga e centri commerciali in ogni quartiere, S. concordio, Arancio, Brico ecc, non date la colpa al credo politico ma a chi scrive il regolamento della città, sono i sindaci che devono regolamentare il commercio e impedire alla grande distribuzione di aprire nei siti dove si va a stravolgere il tessuto sociale..Altrimenti vince sempre chi ha soldi e si può comprare la città come e quando vuole.
anonimo - 10/08/2025 12:25
responsabilità sociale della proprietà?
In un Paese di individualisti?
Ma dove?
Forse in qualche spaccio di convento!
Poi, gli italiani hanno mente mooolto corta.
Ricordo l'esistenza di un referendum che è avvenuto nel 1995
"Abrogazione della norma che sottopone ad autorizzazione amministrativa il commercio. Promosso dai Radicali."
Risultato:
NO 64,37%
SI' 35,63%
...
Se poi eleggete cretini è solo colpa vostra.
Un privato, in Italia, 'socialmente responsabile'!
Questa è bellina, proprio bellina!
In Italia!!!!!
Ah, se solo al governo ci fosse il prode Barsanti coi suoi difensori! A quest’ora avremmo la piscina, lo stadio nuovo, i campi da calcio sistemati, la Lucchese in serie A, una città sicura senza più microcriminalità e bande di ragazzini, più decoro, parcheggi gratuiti, negozi di vicinato da tutte le parti, servizi nei quartieri periferici, turismo di qualità, una movida piacevole e ben integrata e chissà quanto altro. E invece niente. Ah ma vedrete, quando finalmente i prodi fasci del terzo millennio vinceranno le elezioni allora sì che Lucca e le sue periferie risplenderanno!
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