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  • 12/06/2025 21:32

il festival di CasaPound Lucca finanziato dal Comune con 30mila euro

L'Augusta, il festival di CasaPound Lucca finanziato dal Comune con 30mila euro in due anni, presenta un libro contro gli antifascisti lanciato con un tour nelle sedi di CasaPound Italia Facciamo mea culpa: abbiamo avuto un pregiudizio verso L'Augusta, il festival di CasaPound Lucca che negli ultimi due anni ha ricevuto dalla Giunta Pardini-CasaPound 30mila euro di fondi comunali. In effetti, vedendo l'iniziativa in programma il 17 giugno alla Casa del boia (un altro spazio pubblico usato come privato) è evidente che siamo di fronte ad un evento culturale di alto livello, rivolto a tutta la popolazione: la presentazione di un libro del caporedattore di "Libero", Alberto Busacca, contro gli antifascisti. Un volume che approda all'Augusta dopo un tour svoltosi in prestigiose kermesse letterarie: il 7 dicembre 2024 è stato presentato a Novara, presso la sede di CasaPound; l'11 aprile scorso presso la sede romana di CasaPound; il 9 maggio a Torino, sempre da CP. Non poteva quindi mancare la tappa lucchese, con il supporto del Vicesindaco "la Repubblica di Salò? Un onore" e l'assessore alla cultura #duxmealux. L'autore del libro ha qualcosa in comune con i fascisti del terzo millennio nostrani: lavora per un giornale che riceve vagonate di denaro pubblico per fare propaganda al Governo. "Libero" , infatti, solo nel 2023 ha ricevuto quasi 3,9milioni di finanziamento pubblico dall'esecutivo. Ma non è tutto. Editore di "Libero" è Antonio Angelucci, che lo è anche degli altri due quotidiani della destra: "Il Giornale" (915mila euro di finanziamento pubblico) e "Il Tempo" (oltre 209mila euro). Angelucci è anche proprietario di numerose cliniche private e, soprattutto, parlamentare della Lega da sempre vicino a Giorgia Meloni (In passato è stato deputato di Forza Italia per diverse legislature). Quindi, un parlamentare della maggioranza, riceve dal Governo denaro pubblico per finanziare i suoi tre giornali, che ogni giorno attaccano chi dissente. Ha scritto il giornalista Giulio Cavalli: "sostanzialmente due famiglie (Angelucci e Berlusconi) controllano stampa e televisione che ogni giorno bombardano con la propaganda di governo. Badate bene: questi sono gli stessi che lamentano di essere “oppressi” da “un pensiero imperante”. Sembra una barzelletta". E lo è, se pensiamo che a Lucca, Pardini, Barsanti e Company dicono la stessa cosa, piagnucolando.

I commenti

“ Alla luce di tutto questo, la domanda sorge spontanea: è così che si impiegano i fondi comunali? Con iniziative che falsificano la storia e celebrano un fascista-razzista?”
Purtroppo no. È molto peggio di così.

anonimo - 18/06/2025 22:52

Ripeto e ribadisco, ormai siamo oltre il revisionismo storico.
Oltre Orwell.
Siamo nell'universo alternativo dove il povero Giorgio è vittima.
Abbiamo attraversato lo specchio.
Io non ce l'ho con loro, ce l'ho con Palmiro che, obbedendo come al solito agli ordini di Mosca, si decise per il colpo di spugna... Giorgio approfittò, ma poi non ringraziò.
La storia la scrivono i vincitori, ma quando i vincitori sono coglioni, la scrivono male.

JD - 18/06/2025 19:51

In uno dei post pubblicati sulla pagina fb de "L'Augusta" per lanciare la serata di ieri (la presentazione di un libro del caporedattore di "Libero"), il fascista Giorgio Almirante viene descritto come una vittima, perseguitato e calunniato senza tregua dagli antifascisti: "Almirante? “Un razzista mai pentito”. Non solo. Era anche “un fucilatore di partigiani” (...) Sono tante le accuse che vengono fatte al leader del Msi. Ma ricostruendo le vicende, attraverso libri di storia e sentenze dei tribunali, queste accuse si rivelano quasi sempre delle banali bugie.
No, Almirante non era un fucilatore (...). È invece vero che, durante il Ventennio, ha scritto articoli razzisti, cosa di cui poi si è pentito e scusato".
https://www.facebook.com/share/p/1AgKsm2Y9f/

La realtà è decisamente diversa, ed è il caso di smentire con i fatti questa fantasiosa ricostruzione:

1) Almirante è stato segretario di redazione del fascistissimo giornale "La difesa della razza", e su quella rivista ha scritto, ad esempio: “che in fatto di razzismo e di antigiudaismo gli italiani non hanno avuto né avranno bisogno di andare a scuola da chicchessia".
Ha quindi contribuito attivamente ai rastrellamenti degli ebrei e a fare in modo che finissero nei campi di concentramento.

2) Durante la Repubblica nazifascista di Salò fu capo di Gabinetto del ministro della Cultura popolare, fino al 25/04/1945.

3) Nel 1971, "L'Unità" pubblicò un comunicato del 1944, intestato alla Prefettura di Grosseto. Intimava “agli sbandati e appartenenti a bande” di consegnarsi entro le ore 24 del 25 maggio. “Coloro che non si saranno presentati saranno considerati fuori legge e passati per le armi mediante fucilazione alla schiena”. Firmato: “p. il Ministro Mezzasoma Capo di Gabinetto, Giorgio Almirante”.

Almirante querelò "L'Unità" per diffamazione.

Il 16/05/1978, il Tribunale di Roma e poi la Cassazione assolsero pienamente l’Unità e condannarono Almirante al pagamento delle spese processuali e al risarcimento danni. I giornalisti rifiutarono i soldi del "fucilatore di partigiani".

Alla luce di tutto questo, la domanda sorge spontanea: è così che si impiegano i fondi comunali? Con iniziative che falsificano la storia e celebrano un fascista-razzista?

Enzo k. - 18/06/2025 16:25

Ha ragione, scusi... evidentemente così cambia tutto... semplice atto dovuto fu, la casermetta proprio in QUELLA data, perbacco.
Mica si poteva accampare qualche scusa tipo, che so, la manutenzione, l'agibilità, il circolo degli scacchi, le cavallette... insomma ve la possiamo dare la settimana prossima... No.
Però niente soldi e niente patrocinii, perché allora un po' di facciata decente purtroppo bisognava conservarla... oggi chi se ne frega, ormai i postfasciati sono completamente sdoganati e trendy per di più.
Ma sa, se ne sentono di tutti i colori... ri-legga questo:

https://www.lavocedilucca.it/post/623/pietro-fazzi---sindaco-di-lucca--nel-2001-e-forza-nuova.....php

Che finezza le frasi sulla Resistenza ... e "il Comunismo"... ma Fazzi era così, simpatico rodomonte...
Che impressione leggere "il moderatissimo Pardini"... che poi è arrivato in poltrona solo grazie al Barsanti, che aveva bisogno di un prestanome. La situazione mi sembra alquanto fluida.
Mi pare che alla fin fine, a destra, chi vuol vincere la poltrona a Lucca un bacino sul culetto dei postfasciati lo dia sempre.
Comunque io mi raffido alla memoria, e a mia memoria il Pietrino è sempre stato amichevole verso FN e consimili fantasmi... del resto Forza Italia sdogana i postfascisti fin dal 1992. O no?
Certo, magari mi ricordo male...

JD - 18/06/2025 12:05

Eh no, mi sa che Lei ricorda male! Direi che nell'era Fazzi fu concessa una casermetta per il libro su qualche fascista (Bottai???..non ricordo...), ma non il patrocinio. La casermetta fu concessa in base all'applicazione del regolamento comunale e finita la festa. Niente soldi e niente patrocini.

anonimo - 18/06/2025 02:57

Forse sbaglio, ma mi risultava che il Fatto sia l'unico giornale (ma forse ce n'è un altro di cui mi sfugge il nome) che soldi pubblici non ne piglia.
Non so se sia cambiato qualcosa.
Giornale fascista non direi anche se Travaglio non ha mai fatto mistero di appartenere a un'area conservatrice (allievo di Montanelli), che tuttavia non può riconoscersi in questa sgangherata, affarista e ridanciana compagine di governo "verniciata" di una folkloristica patina di postfascismo (da qui i regalini e le strizzate d'occhio dei fratelli di Lucca a Casaforzanuovaultrasbulldogpound) tanto per potersi definire "di destra", così come il PD è blandamente e sempre più svogliatamente mascherato "da sinistra".
Comunque l'endorsement comunale a questa gente qua non è una novità per Lucca.
Ogni volta, qui, rammento che nell'Era Fazzista (periodo che stranamente oggi molti vedono come un'età dell'oro) il Comune patrocinò una cosa analoga (anche lì era un libro di Forza Nuova, mi pare) in una casermetta, IL 25 APRILE.
Chi vuole si cerchi informazioni in rete, io mi ricordo gli agenti schierati sulle Mura in tenuta da 1997 fuga da New York, mancava solo Jena, forse era già scappato :D
Chiaramente, ora i postfasciati hanno più appoggi e più potere, ma Lucca li ha sempre amati, diciamolo.
Credo di essere stato io il primo a usare qui la frase "Casa del Boia chi molla", ma non avendo registrato il copyright son felice che il concetto abbia attecchito.

JD - 17/06/2025 11:02

...Casa del Boia chi molla!!!

A parte questo suppongo che i soldi pubblici finiscano anche al Manifesto, al Fatto Quotidiano, ecc. Lo scrivo non certo perché mi piacciano le cavolate che scrive Libero, ma per dire le cose vere. Infatti la stampa in italia riceve finanziamenti pubblici. Non solo Libero, Il Tempo e Il Giornale. Il fascismo oggi non è quello di Farinacci, Balbo, Mussolini, ecc., o i quattro sciabigotti che ne fanno la stanca rievocazione, bensì il fascismo attuale è Putin, Trump, Salvini, ecc. Per altro anche il Fatto Quodidiano per me è un giornale fascista.

anonimo - 17/06/2025 04:01

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anonimo - 15/06/2025 22:19

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