Inaccettabili le dichiarazioni di Pardini a proposito della revoca dello sciopero dei lavoratori del Giglio
Dopo aver appreso che i ...

 
                                    
                                                                Il
 comune di Lucca continua nella sua campagna di sfratti dagli immobili 
comunali. Dopo la Biblioteca Popolare è il turno di Equinozio. La giunta
 manda via chi non gli piace?
Apprendiamo
 che qualche giorno fa anche la Cooperativa Solidando Equinozio, che 
gestisce il negozio nella casermetta del baluardo di San Colombano, sarà
 sfrattata da uno spazio comunale, senza che siano addotte ragioni 
plausibili. Il caso fa il paio con quello che sta avvenendo alla 
Biblioteca Popolare di S.Concordio: il Comune allontana dagli spazi 
pubblici chi non è allineato con le proprie posizioni reazionarie e 
conservatrici, anche quando queste esperienze sono estremamente positive
 per i cittadini ed i turisti nella nostra città.
Si
 delinea quindi un quadro di spartizioni agli amici della Giunta degli 
spazi pubblici, senza che venga appunto valutato l’impegno delle 
associazioni che per anni hanno mandato avanti questi spazi. 
Chiediamo
 quindi al Comune ed all’assessore Bruni di tornare sui propri passi e 
prorogare la concessione. 1500 cittadini e cittadine hanno già firmato 
per mantenere questo luogo che da 8 anni promuove nella casermetta, e da
 30 anni in varie sedi, il commercio equo e solidale nella nostra città.
 
Come
 circolo della Piana di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista 
siamo solidali alla Cooperativa Solidando Equinozio e speriamo nella 
migliore conclusione della vicenda
Circolo della Piana di Lucca del Partito della Rifondazione Comunista
 
                                                            Non mi sembra che la Biblioteca Popolare e il Tambellini del secondo mandato siano andati molto d'accordo, vedi sui progetti dei Quartieri social. La verità è che ci sono i posti, ma mancano i volontari "veri" che li gestiscano e li sappiano gestire. Questi della Biblioteca sono un'eccellenza e non hanno mai chiesto un euro a nessuno, a differenza di altre associazioni di volontariato, che sono tutte in crisi, e mandarli via ( con la pretesa di sostituirli con soggetti a pago) per una Amministrazione è un autogol.
anonimo - 02/06/2025 10:53 
                                                            La giunta Tambellini ha assegnato spazi pubblici a realtà "d'area", ovvero politicamente affini al cosiddetto centro - sinistra. Se, ad esempio, fosse stato rieletto Favilla, dubito che la Biblioteca Popolare si sarebbe mai insediata a San Concordio. Ora questi qui sfrattano le realtà di cui sopra, ma, al contempo, danno soldi pubblici ai loro affini e basta qui citare l'iniziativa detta "l'Augusta", per dimostrarlo. Diciamo che la politica tende a dare soldi pubblici ad associazioni d'area.
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