Contro gli affaristi di ogni tempo, ancora dalla parte degli Straccioni. Buon 1 maggio!
Il lavoro povero oggi è ...
Il lavoro povero oggi è il perno su cui ruota la trasformazione turistica della città.
Contro gli affaristi di ogni tempo, ancora dalla parte degli Straccioni. Buon 1 maggio!
“Ci rapirono il governo e di cosa comune se la fecero propria: tacemmo, presero per sé gli onori, la dignità, gli uffizi e noi iniquamente cacciaron fuori; gli lasciammo fare: la libertà, quel caro pregio che tutti abbiamo comperato col danaro, col sangue in comune, la vollero per se soli: la vollero e noi gliela abbandonammo. Ora non li sazia tutta la nostra fortuna: han sete del nostro sangue, han fame della nostra vita…”
Oggi 1 Maggio siamo stati in Piazza S. Francesco per ricordare la Sollevazione degli Straccioni che per una fortunata coincidenza storica coincise con la data della Festa dei lavoratori e delle lavoratrici. Nel 1531, agli albori della modernità, l’oligarchia mercantile lucchese tenta di limitare la libertà produttiva degli artigiani tessitori per rispondere alle esigenze del mercato europeo dove la concorrenza si sta facendo più dura. Le leggi emanate nel gennaio del 1531 rappresentano un tentativo di “proletarizzare” gli artigiani, ma il sistema corporativo ancora in essere non permette che avvenga facilmente. Nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio si avvia una rivolta che durerà fino al 1532, a cui si uniranno poi istanze delle fasce più fragili, come il carovita, la mala gestione degli ospedali e del carcere.
La sollevazione porterà l’allargamento della rappresentanza istituzionale, ma si concluderà nel 1532 con una dura repressione da parte delle famiglie più potenti di Lucca.
Vogliamo ricordare la Sollevazione oggi perché ci parla di esclusione: ci parla di una città orientata al profitto, in cui le fasce popolari che producono ricchezza vengono cacciate fuori dalla rappresentanza e dal centro storico stesso.
Lavorare, da poveri, produrre ricchezza per altri. Ancora oggi a Lucca ci sono i “signori del cerchiolino” come venivano chiamati i grandi mercanti lucchesi: ma dobbiamo ricordare che, sebbene la nostra città ci appaia allergica al conflitto e alla trasformazione sociale, se non nelle chiacchiere tra quattro mura dei progressisti, possiamo ancora costruire quel tessuto sociale e comunitario in grado di rovesciare gli interessi, una volta organizzato.
Solo insieme possiamo far cambiare di campo alla paura di chi è sfruttato, sfrattato e derubato della vita da una classe padronale arrogante e arraffona.
Domenica 4 maggio alla Casa del Popolo festeggeremo tutti insieme ricordando questo momento della storia lucchese. Alle 16 ci sarà un momento di approfondimento con performance e alle 17 danze popolari con gli Sbalfolk.
Buon 1 maggio a tutti gli straccioni!
Potere al Popolo Lucca
Lucca, 1 maggio 2025
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