TOSCANA
VILLA BASILICA, 8 luglio 2024 - L’amministrazione comunale di Villa
Basilica si unisce alle richieste inviate in questi giorni da
Confindustria Toscana Nord e Fondazione Collodi alla Regione Toscana per
chiedere ristori nei confronti delle aziende costrette ad affrontare le
conseguenze economiche della chiusura del Ponte all’Abate.
“Confindustria
Toscana Nord e Fondazione Collodi - spiega il primo cittadino Giordano
Ballini - hanno chiesto aiuto alla Regione Toscana, facendosi portavoce
del disagi che le attività economiche di Pescia e Villa Basilica stanno
vivendo da tempo. Infatti in questi ultimi mesi le aziende hanno subito
prima le difficoltà per l’attivazione del cantiere per la realizzazione
del marciapiede all’interno dell’abitato di Collodi, con la sospensione
dei passaggi dei mezzi pesanti in ingresso e in entrata a Villa
Basilica, dove sono presenti oltre una quindicina di aziende del settore
cartario, per 6 ore al giorno e per i 7 mesi di durata del cantiere”.
“Una
volta chiuso questo cantiere - prosegue - si è aperto quello per
la messa in sicurezza del Ponte all'Abate: un'opera imprescindibile, che
anche stavolta grava non solo sui cittadini ma anche e soprattutto
sulle attività economiche della zona, entrambi costretti ad effettuare
percorsi alternativi gravosissimi e disincentivanti”.
“Lo sforzo richiesto alle imprese è notevolissimo: per i sette mesi di
chiusura del ponte è stato previsto un percorso alternativo che
moltiplica anche per 100 la distanza da percorrere per giungere alla
stessa meta. Ad esempio per arrivare da Collodi a Lappato (300 metri)
bisogna percorrere oltre 30 km passando dall'autostrada per uscire al
Casello di Capannori. Ciò significa per le attività costi maggiori ed
una diversa programmazione dei tempi di lavoro e quindi riduzione dei
fatturati e un impatto ambientale certamente maggiore”.
“Ecco
quindi che la realizzazione della Variante di Collodi, per poter
consentire ai cittadini e alle aziende di poter vivere e lavorare in
tranquillità, diventa ancora più urgente”.
“Come
sindaco di un Comune limitrofo che ospita non poche aziende, confido
anche io, come la Fondazione Collodi e Confindustria, nell’intervento
della Regione Toscana affinché preveda ristori per le aziende vittime
incolpevoli di questi eventi. Un primo passo, in attesa di avviare in
via definita lavori di messa in sicurezza, progettazione e realizzazione
di opere viarie necessarie al superamento di questo, ricorrente e non
più sostenibile, stato di crisi”.