• 5 commenti
  • 27/01/2024 16:16

Palestina

La Palestina: un Paese i cui confini sono costantemente minati dalla bramosia di potere di uno stato illegittimo. I #palestinesi: un popolo che da oltre 70 anni lotta a difesa per la propria Terra. Migliaia di morti sulla coscienza di tanti, di tutti coloro che ancora oggi perseverano nel difendere 'colui' che continua a spargere sangue in nome di una falsa supremazia. Il numero delle vittime innocenti è infinito, solo negli ultimi 112 giorni, si contano oltre 26.000 morti di cui oltre 11.000 sono bambini. Tutto questo continua ad accadere mentre il mondo, seduto, rimane a guardare!

I commenti

Questo soggetto che potrebbe anche appartenere al Mossad racconta una serie di condizioni "facili" di cui nessuna dico nessuna, prevede l'esistenza dei palestinesi nella loro terra liberi di governarsi. La cosa che sconcerta di più è che non è possibile esprimere qualsiasi dubbio sull'operato di Israele senza essere "attenzionati", come se esistesse una grande rete che legge e commenta qualsiasi nota sui social, giornali, dichiarazioni, ecc..

anonimo - 04/02/2024 14:02

Se gli amici di Hamas amano tanto i bambini palestinesi possono far finire tutto subito. Come? Semplice, proponendo ad Israele ed al mondo questo accordo:

1. Rilascio di tutti gli ostaggi
2. Resa di Hamas e consegna di tutte le armi
3. Consegna ad Israele dei capi di Hamas
4. Salvacondotto verso paesi terzi (non so chi li prenderebbe, ma qualcuno finirebbe per farlo) dei pesci piccoli di Hamas
5. Cessate il fuoco permanente da parte di Israele e nascita di governo di Gaza che riconosca Israele e ammetta la sua esistenza.

Basta far questo e tutto è finito. Se invece si usano vecchi, bambini ed ostaggi come scudi umani e si fanno le basi militari negli ospedali, allora la guerra continuerà. La scelta è nelle mani di Hamas. D'altro canto la guerra l'ha iniziata Hamas. L'ha iniziata perché la voleva e la combatte perché la vuole. I bambini morti servono ad Hamas solo per far passare Israele come stato genocida. Voi siete i babbei che credono ad Hamas. Peggio per Hamas. Io sarò felice quando i capi di Hamas penzoleranno dalla forca come Adolf Eichmann. Spero ciò accada presto.

Anonimo - 31/01/2024 00:17


Sentenza Onu su Israele, cosa succede ora in Palestina e quali saranno le ripercussioni
Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello

27 Gennaio 2024

Dopo la decisione storica della Corte internazionale di Giustizia che ha imposto a Israele, tra le altre cose, di fermare atti di genocidio" a Gaza, c'e' da capire quali saranno le possibile conseguenze concrete sulla vita dei civili nella Striscia di Gaza. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilita' di appello. Allo stesso tempo, e qui risiede la contraddizione, la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. L'applicazione di queste ultime e' delegata alla comunita' internazionale. Una situazione che rimette tutto nelle mani del governo guidato da Netanyahu. Non essendoci possibilita' di appello sta allo Stato ebraico decidere se rispettare le decisioni della Corte. Nel caso non si attenga alla sentenza uno Stato membro del Consiglio di Sicurezza dell'Onu puo' sollevare il caso. In base a tale procedura spettera' poi al Palazzo di Vetro votare e decidere se intervenire, affinche' Israele applichi effettivamente la decisione della Corte. Il timore, in questo caso, e' che gli Stati Uniti utilizzino il diritto di veto presso il Consiglio per bloccare azioni contro Israele. Uno strumento che gli Usa hanno ripetutamente utilizzato in passato per bloccare sanzioni nei confronti di Israele. Sarebbe pero' la prima volta in assoluto che Washington utilizza il proprio diritto di veto contro una decisione precedentemente presa dalla Corte internazionale di Giustizia. Se questa circostanza si realizzasse l'amministrazione americana rischierebbe di finire al centro di roventi polemiche. Se, al contrario, il Consiglio di Sicurezza dovesse decidere di intervenire per imporre l'applicazione concreta delle misure decise, potrebbero scattare sanzioni economiche e commerciali, ma anche un eventuale embargo alla vendita di armi. La Carta delle Nazioni Unite riconosce inoltre al Consiglio di Sicurezza il potere di intervenire con la forza. Un precedente e' fornito dal caso del 1991, quando una coalizione a guida americana fu formata per respingere l'invasione del Kuwait da parte delle truppe irachene di Saddam Hussein.

Marzio - 30/01/2024 12:26

Sono solo palestinesi ma daiiii cosa vuoi che sia se muoiono bambino a migliaia, pura rappresaglia prevista!!!

Luther - 30/01/2024 12:23

Cominci con spiegare a tutti noi su quali basi di legalità internazionale Lei basi la sua asserzione secondo la quale Israele sarebbe uno "stato illegittimo". Quando avrà spiegato se ne potrà parlare. In caso contrario il suo scritto si classifica quale delirio e classico discorso a "biscaro sciolto".

Anonimo - 27/01/2024 22:10

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