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  • 07/10/2023 10:14

“LA REGISTRAZIONE DI CAMINETTI E STUFE A LEGNA È UN CAOS, VANNO FERMATI CONTROLLI E SANZIONI”


Presentata una mozione in Consiglio regionale sottoscritta dal Consigliere regionale FdI Vittorio Fantozzi

 

Firenze, 7 ottobre 2023: “La nostra Regione si è adeguata tardi e male alle normative europee e nazionali adottando in fretta una serie di provvedimenti per recuperare il tempo perduto e facendo, così, un vero e proprio pasticcio nella regolazione dell'accatastamento di camini e stufe a legna. Dal primo di ottobre i cittadini che non hanno registrato le loro stufe e camini a legna sul portale regionale come previsto dalla delibera 222/2023 della Regione Toscana, rischiano, previa diffida, di incorrere in sanzioni anche fino a 3mila euro.

Migliaia di cittadini, del tutto ignari perché è totalmente mancata la comunicazione, ci hanno contattato per chiedere spiegazioni; tantoché l'unica soluzione – a questo punto – non può che essere ritirare e modificare fortemente la delibera regionale, è ciò che chiediamo nella mozione presentata in Consiglio regionale.

Anzitutto, c'è da dire che la Regione Toscana non ha comunicato in modo efficace e puntuale l'obbligo di accatastamento se non con un tardivo comunicato stampa. Sarebbe stato necessario fare una vera e propria campagna informativa che coinvolgesse anche le amministrazioni locali. 

Inoltre, ad oggi, non è ancora chiaro quali siano gli impianti che devono essere registrati e con quali modalità. Chiediamo, pertanto, che sia ritirata e modificata la delibera prevedendo una campagna informativa efficace e una puntualizzazione sui tipi di impianti da registrare e chiarendo con quali modalità (possibilmente da rendere ancora più semplici).

Se l'obiettivo è quello di comprendere il numero di impianti a biomasse presenti nella nostra Regione e quanto questi possano incidere nella produzione di PM10, non comprendiamo il

Silenzio precedente e poi tutta questa furia nel costringere i toscani a dover registrare caminetti e stufe con il rischio che possano incorrere in multe anche piuttosto salate. Chiediamo di prorogare almeno fino alla fine del 2024 l'obbligo di registrazione e che siano sospese le verifiche e tutto il sistema sanzionatorio. I controlli e le sanzioni dovranno essere rivisti coinvolgendo i Comuni visto che sono i soggetti che si devono occupare, con ARRR, del controllo dell'accatastamento. 

E' assurdo che nel 2023 per controllare l'effettiva registrazione di un impianto un amministrazione pubblica sia costretta a recarsi per ben due volte presso un'abitazione o un'attività. Ma come è possibile? Uno spreco ingiustificato di tempi e soldi pubblici. 

La nostra proposta è aperta al contributo di tutti, perché siamo consapevoli che la materia é complessa ma soprattutto coinvolge da vicino la vita della stragrande maggioranza dei nostri concittadini” lo dichiara il gruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano (il capogruppo Francesco Torselli, il vice-capogruppo Vittorio Fantozzi e i consiglieri regionali Alessandro Capecchi, Diego Petrucci, Gabriele Veneri ed Elisa Tozzi).

I commenti

La cosa più pratica, naturalmente non per tutte le tasche, è che quando si mette mano, in qualche modo, alla struttura del caminetto od stufa che sia, nei lavori sia compreso il filtro elettrostatico per le polveri fini al comignolo, come è correntemente messo in Svizzera.
Purtroppo la società italiana e quella svizzera sono molto diverse dal punto di vista socio-economico. Una mia giovane vicina è emigrata là, dove come salario d'ingresso da neoassunta, come OPERAIA, la pagavano una cifra, in franchi svizzeri, corrispondente a circa tremila euro.
Da queste parti troppi avidi aguzzini in giro che certo non si scaldano con il caminetto, per sperare di poter sistemare 'mediamente' le canne fumarie.
Sarebbe necessaria una rivoluzione copernicana!
Necessaria una svolta nella concezione fondante la società, e con questi al Potere, che tra l'altro, autolesionisti, insistete a votarli,
ve lo potete scordare!
Comunque,
che la grande commedia continui!

... - 08/10/2023 11:53

In casa mia esiste un impianto di riscaldamento a metano, poi la sera accendo il mio caminetto , che non solo mi riscalda, ma mi fa compagnia. Nella stanza da bagno al bisogno accendo anche la stufa elettrica , sono fuori legge?

Anonimo - 08/10/2023 11:53

Chiudo caminetto e stufa questo inverno e chiedo ai politici di ospitarmi a casa loro.

Anonimo - 08/10/2023 11:31

Ora anche i caminetti bisogna censire, roba da chiodi, volete entrare nelle case dei lucchesi con mille pretesti, poi che fate? Mettete una tassa anche su quelli? Gente di Lucca siamo arrivati alla frutta, non bastano le tasse già esistenti , presto anche la tassa sui peti, anche quelli inquinano . Pensate piuttosto a eseguire il progetto degli assi viari in modo da alleggerire zone di Lucca e Capannori da un traffico insostenibile.Lasciate stare chi si scalda con un caminetto ed una stufa a legna certe realtà non vengono capite da chi sta ai piani alti permettendosi (buon per loro) una vita più agiata.

Anonimo - 08/10/2023 11:30

Si rende conto della follia di tutta la faccenda? Se uno ha la caldaia a gaz gli è proibito di accendere la stufa. Ma se il poveretto non ha i soldi per pagare le fatture di Gesam, ma ha il modo di procurarsi un po' di legna a che titolo gli si può imporre cosa fare? Con in gaz di Gesam e Putin il tizio produrrà l'acqua calda per farsi una doccia e con la legna si scalderà. Non ha senso; è roba da fuor di testa.

Anonimo - 08/10/2023 02:01

Ma pensino a casa loro che con 12000€ al mese possono
Permettersi di riscaldarsi come vogliono .
Le persone anziane con 900 € di pensione non hanno i loro privilegi
Questi promotori di ordinanze non saranno mica ambiziosi che così facendo hanno
Più possibilità di andare in Europa ? Così andranno a rompere i cabassisi a tutti gli europei , oltre ad incrementare i loro lauti stipendi senza fare niente ( vedi Salvini n.d.r. )

Cagliostro - 08/10/2023 00:22

Sua nonna può star tranquilla.
Chi ha come unico sistema di riscaldamento il caminetto o stufe vecchie o più moderne può accendere tranquillamente.
La faccenda riguarda chi ha altri tipi di impianti di riscaldamento, gas, elettrico ecc., insieme a caminetti o stufe a legna o pellet.

... - 07/10/2023 20:07

La mi nonna 92 anni si è sempre scaldata con la stufa ed il caminetto
Provate a farglielo spegnere , morirebbe di freddo perché non ha i termosifoni così come tante abitazioni rurali della lucchesia
Fate le tangenziali est ovest e sud est vedrete che le pm10 caleranno notevolmente evitando le code di mezzi pesanti e di conseguenza anche quelli più piccoli
Fate fare alle aziende discariche a biomassa in modo da riciclare i fumi inquinanti
I caminetti ci sono sempre stati sin dal 700 ed ora volete incolpare chi non ha colpa ?
Devono sempre pagare i più deboli
ORA BASTA !!!!
Nonna accenderà il suo fuocherello e che nessuno venga a bussare alla porta tanto non aprirà

Cagliostro - 07/10/2023 18:52

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