ENRICO PEA SCRITTORE D'ECCEZIONE, APERTURE NATALIZIE
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Giornate Europee del Patrimonio 2023 - Archivio di Stato di Lucca - Le botteghe d’Archivio: evoluzione della manifattura della carta e della legatoria archivistica lucchese tra XIII e XIX secolo
A partire dallo slogan “Living Heritage”(Patrimonio InVita), proposto dal Consiglio d’Europa, ovvero il patrimonio culturale inteso come patrimonio “vivo”: “le varie forme di conoscenza ereditate dalle generazioni passate e ancora oggi utilizzate per comprendere il presente e per modellare il futuro”, l’Archivio di Stato di Lucca presenta un particolare itinerario attraverso i suoi depositi e non solo.
Eccezionalmente, rispetto alla consuetudine, saranno protagonisti delle Giornate Europee del Patrimonio e della Domenica di Carta, i contenitori piuttosto che il contenuto. Ci si soffermerà sugli aspetti più tecnici e materici degli elementi che compongono i documenti conservati presso l'Archivio (il cuoio, le pergamene, la carta) e sulle loro caratteristiche tecniche esecutive: come sono stati cuciti, legati, infilzati nel corso dei secoli.
Verrà tracciato un percorso riguardante l’evoluzione della filiera produttiva lucchese dei documenti, ovvero le varie fasi storiche dello stretto rapporto tra le botteghe (le concerie, i pellai, le cartiere....), le loro Arti e le autorità locali.
Inoltre saranno approfonditi diversi aspetti della produzione della carta, grazie alla collaborazione con il Museo della Carta di Pescia. Il Direttore del Museo, Dott. Massimiliano Bini illustrerà la storia di alcuni pezzi preziosi della collezione, prestati per l’occasione ed esposti al piano nobile di Palazzo Guidiccioni. A piano terra, presso il Laboratorio di Restauro, il Mastro Cartaio Stefano Panigada darà dimostrazione della manifattura tradizionale della carta, per poi passare ai giorni nostri presentando alcune tecniche di restauro eseguite ancora oggi nel Laboratorio di legatoria e restauro dell’Archivio.
Archivio di Stato di Lucca
Direttore dr.ssa Maria Sabrina La Pusata
Sede centrale: piazza Guidiccioni, 8. 55100 Lucca
L'orrendo biancone da un tocco di pisanità spinta a questa bella piazza lucchese che risulta violentata dalla sua sgraziatissima presenza. Il cosone è stato piazzato lì, eccentrico rispetto al palazzo e messo in posizione tale da esser visto da chi arriva da via S. Andrea. Il cosone è su un potente parallelepipedo di marmo che ricorda imperiali vespasiani o basamenti di leopoldoni, certo toscani, ma non lucchesi; anche se i basamenti di leopoldoni sono almeno alleggeriti da qualche cornicetta scolpita, mentre qui il bloccone di marmo precipita al suolo dritto appunto come pietrone da vespasiano. Il tutto è poi completato da vomitevoli palettini sghembi che reggono catenelle degne di qualche stazione ferroviaria di periferia. Non chiediamo la distruzione del biancone, giammai! Ne chiediamo lo spostamento in luogo adatto ridando a questa piazzetta repubblicana la sua semplice dignità.
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