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Sotto passo di Sant Anna p ...
Vorrei ringraziare gli ultimi nati della mamma famosa, quella sempre incinta. Grazie davvero per gli spunti che date. Questa però è l'ultima, giuro: ho deciso di seguire il consiglio di quel mio amico… Uno degli ultimi nati della famosa mamma mi esorta a non "buttare tutto in vacca". Geniale! Grazie, grazie, grazie! Lo sapete qual è l'animale più pericoloso che possiamo incontrare sulle nostre montagne? No? Ve lo dico io: la vacca! I figli della famosa mamma sempre incinta ricorderanno tutti i penosi casi di cronaca del 2022: la famiglia aggredita dalle vacche sul Montegrappa, col padre caricato e calpestato e preso a cornate, salvo per un pelo perché riuscì a buttarsi in una buca carsica; la giovane veterinaria uccisa da una vacca! E adesso? E allora? Come faremo ad affrontare "l'emergenza vacca"? Non lo apriamo un dibattito? Dai, dai: l'uomo che per centinaia di migliaia di anni ha dovuto difendersi dalle specie ostili, la lotta indomita contro la natura selvaggia: dateci dentro… Riconoscetelo: vi ho dato un sacco di spunti: apriamo il dibattito. Io però non partecipo più, darò retta al consiglio del mio amico. E vi regalo anche un aforisma di Oscar Wilde: «mai mettersi a discutere con un imbecille: ti trascina sul suo terreno e ti batte con l'esperienza». Buona sopravvivenza a tutti…
anonimo - 19/09/2023 15:03A noi campi di farro ci trattano tutti male. Hai voglia riempirti la bocca di belle parole, la maggior parte delle persone è veramente maleducata!
anonimo - 19/09/2023 10:14Se tu fossi un campo di farro sapresti che esisti perché io ti ho seminato ed accudito e che senza di me spariresti in pochi anni, almeno dall'Italia. A parte questo un padre, per natura, ha il sacrosanto diritto di aver paura, se un bestione di un quintale in piena corsa rischia di travolgere suo figlio. Dire che i cinghiali ed i lupi attaccano l'uomo sistematicamente è falso, ma dire che non sono mai pericolosi è altrettanto falso. Non otterrai nulla, falso campo di farro, sparando slogan falsi. Quanto alla caccia, essa, se ben utilizzata, può essere molto utile a ridurre la pressione della fauna selvatica sugli agro ecosistemi.
anonimo - 19/09/2023 02:59Non è vero un tubo quel che Lei dice. L'uomo è una specie che si è evoluta in natura. Per cui fa parte della fauna del pianeta e non è un invasore. L'uomo ha avuto un certo successo, come i topi e le formiche per altro. Se l'uomo non deve estinguersi e deve continuare a vivere nell'ambiente in cui la sua specie si è evoluta deve gestire la fauna selvatica.
anonimo - 19/09/2023 02:53Lei, più che delle lezioni di sparo con pallettone avrebbe bisogno di diventar serio! Non la mandi in vacca (razze adatte al pascolo di vacche a rischio estinzione!!)!!!! Se si cerca di parlare di gestione della fauna selvatica, non faccia discorsi a vanvera parlando di sparare a tutto e a tutti! Ma è possibile che si controbatta ad un ragionamento, con boiate a ruota libera!!?!??!?!
anonimo - 19/09/2023 02:51vorrei chiedere all'autore del post se i cinghiali che attraversavano la strada erano sulle strisce.
anonimo - 19/09/2023 01:41Se io fossi un papà premuroso, non mi preoccuperei minimamente dell’incontro tra il pargoletto e il cinghiale. Non ci penserei proprio. Se io fossi un papà premuroso, mi preoccuperei, e parecchio, delle automobili che sfrecciano pericolosamente intorno al pargolo, mi preoccuperei dell’eccessiva facilità di accesso dei minori all’alcol, mi preoccuperei dell’esposizione ai social media, mi preoccuperei dell’incidentalità domestica, del bullismo, eccetera eccetera. Di questo mi preoccuperei. Al cinghiale non ci penserei proprio.
anonimo - 18/09/2023 21:58Salve a tutti. Vedo che si fa un gran parlare di montagna e di coltivazioni tradizionali senza interpellare noi, diretti interessati: i campi di farro. Io sono un normalissimo campo di farro e devo dire che sono stufo di essere calpestato e maltrattato dai branchi di cinghiali al pascolo. Con tutto il rispetto per i cinghiali, bisogna dire che sono troppi, e troppo grossi. I miei antenati, tra l’altro, avevano a che fare con i cinghialietti garfagnini, non con i cinghialoni ungheresi: era tutto un altro paio di maniche! Ma possibile, dico io, che voi esseri umani, così intelligenti e superiori a tutte le altre creature, non abbiate trovato nient’altro di meglio che prendere i cinghiali a fucilate per controllare le popolazioni, visto e considerato che le battute di caccia non servono proprio a niente, e che i cinghiali continuano ad aumentare? Sembra, così mi dicono, che voi umani abbiate fior fior di scienziati che propongono molte soluzioni diverse. Possibile, dico io da semplice campo di farro ignorante, che non riusciate a trovare una soluzione? Possibile che si debba continuare ad ascoltare lo stesso sciocchezzaio sull’uomo che deve proteggersi dalla natura feroce, dagli animali selvatici, e la solita storia, trita e ritrita, tanto stupita quando fasulla, del bimbetto che va in giro tutto giulivo per i campi e che il papà, poverino, trema tutto di paura al pensiero che il feroce cinghialone gli mangi il bambino. Possibile, dico io, che sia così difficile trovare una testa pensante tra di voi?
Anonimo - 18/09/2023 18:56Voglio sottolineare che in natura siamo noi gli invasori e non i cinghiali, se un cinghiale attraversa una strada non è lui a sbagliare, ma siamo noi che abbiamo costruito la strada.
Anonimo - 18/09/2023 18:42Qui bisogna fare chiarezza sul rapporto uomo-animale e sulla difficile sopravvivenza del primo in un ambiente naturale ostile, faticosamente domato nel corso dei secoli. Prima di parlare a vanvera, coloro che vogliono difendere a tutti i costi l’ambiente naturale nella sua cosiddetta, incontaminata “purezza”, bisogna dire che in Italia vengono uccise dai lupi 1467 persone all’anno. Le morti dovute ad aggressione di cinghiali sono più di 1683 all’anno. Per non parlare poi delle persone aggredite e uccise dagli orsi, così coccolati dagli ambientalisti radical-chic: qui si parla addirittura di 3458 morti all’anno! Questi sono i dati, scientifici, forniti dal generale Vannacci. Dove vogliamo arrivare? Vogliamo veramente che la nostra civiltà sia distrutta dagli animali selvatici? Già dobbiamo fronteggiare l’invasione dei neri e dei musulmani, che mirano chiaramente alla sostituzione etnica. Poi c’è il problema delle donne che non vogliono più rispettare il loro ruolo e che non fanno più figli, perché vogliono spassarsela e vogliono “far carriera”. E poi i giovani, che non hanno più voglia di lavorare… Ci manca soltanto il proliferare delle belve feroci. Insomma, io, cittadino che paga le tasse, non posso più passeggiare un bosco perché corro il rischio di essere aggredito da un lupo? Non posso più chinarmi per raccogliere un fungo perché c’è il rischio che un orso in calore mi veda così piegato e, equivocando, cerchi di montarmi da dietro? Non posso più fare una gita in bicicletta con il mio figlioletto senza correre il rischio di essere travolto e schiacciato da una mandria di cinghiali imbizzarriti (mi si drizzano i capelli, mi vengono i brividi, mi mancano le gambe, mi tremano i polsi, mi sento svenire e sdilinquire, mi vengono le palpitazioni, mi si offusca la vista al solo pensiero)? Vogliamo reintrodurre le tigri, i rinoceronti, gli elefanti? Vogliamo che i nostri fiumi siano nuovamente popolati dai coccodrilli e dagli ippopotami? Vogliamo renderci conto che l’unica soluzione è sparare a tutti? Altrimenti la nostra civiltà non potrà sopravvivere. A proposito, c’è qualcuno che possa darmi qualche lezione di tiro col fucile a pallettoni?
Anonimo - 18/09/2023 17:17Attenzione che non sia un caso di Animal Hoarding.
Fino a due cinghiali, anche a letto, può andare,
però oltre i due suggerirei un buon analista.
Ahr! Ahr! Ahr!
Che è la differenza tra animalismo sano di mente e radical chic buonisti e fuori dalla realtà
anonimo - 18/09/2023 12:22Buongiorno a tutti. Io sono un animalista da salotto. Me ne stavo comodamente seduto nel mio salotto, insieme a quattro cinghiali stesi sul divano, quando ho letto questo post. Sono sbalordito: c'è ancora gente che parla, senza capirci niente, dell'atavica lotta tra l'uomo e il cinghiale: neanche fossimo ancora a Eracle e il Erimanto (ho fatto studi classici). Ma dico, quante sciocchezze! La soluzione è semplice, a portata di mano. Basta prendere esempio da noi animalisti da salotto. Basta che ciascuno di noi prenda in casa quattro o cinque cinghiali. Sono animali molto socievoli, amabili addirittura. I miei si sono ambientati benissimo, mi tengono compagnia e rallegrano la mia giornata.
anonimo - 18/09/2023 12:19L'uomo, per centinaia di migliaia di anni, per sopravvivere, ha dovuto lottare contro gli animali selvatici. Non c'era alternativa. O lottare o sparire. Nel XIX secolo, negli USA, qualcuno si pose e pose il problema della conservazione di ambienti selvatici. Così nacquero i parchi americani. In Italia, oggi, più di un secolo dopo, si è formata un'ideologia che vede nell'animale selvatico qualcosa di perfetto ed intangibile. In verità l'animale selvatico non è perfetto e si comporta in base al suo istinto. Un cinghiale può caricare, un lupo può predare anche un uomo, un orso lo stesso. L'abbandono spinto delle attività agro silvo pastorali, che oggi in Italia contraddistingue la gran parte delle montagne, molte zone di collina e perfino di pianura (basta vedere il gran numero di campi abbandonati nel Pian di Lucca) sommato all'ideologia corrente ha prodotto un'esplosione della popolazione di caprioli, lupi, cinghiali, ecc. Però ci sono molte persone che girano sui sentieri per escursionismo e turismo. Ci sono le persone che cercano funghi. Ci sono i residui agricoltori ed allevatori, loro si in via di estinzione, i quali, poveri Cristi, avrebbero il diritto di campare. Per questo l'attuale approccio va cambiato e si deve passare dalla proliferazione incontrollata alla gestione. Si deve soprattutto tener conto delle opinioni di chi nell'ambiente ci vive ogni giorno; queste persone contano molto di più rispetto a chi vive in città più di 300 giorni l'anno.
anonimo - 18/09/2023 01:30Ho visto poco fa un video su facebook di un recinto trappola per cinghiali, cattura anche una ventina alla volta.
Forse troppo evoluta per certe menti.
Meglio recinti per animali a due zampe, lontanissimi parenti delle galline, destinati ad estinzione sicura, ed avendo, per certo, un progenitore comune con galline e cinghiali.
Mi permetto di intervenire in quanto comunissimo cinghiale. Vorrei sottolineare semplicemente i rischi che noi corriamo, quotidianamente (e ripeto: quotidianamente) semplicemente attraversando la strada, con tutti questi automobilisti distratti che corrono come matti e che sembra lo facciano apposta a investire noi cinghiali. Piena solidarietà al genitore preoccupato per il suo piccolo: sapesse quante volte è successo a me di vedere i miei piccolini in pericolo!
anonimo - 17/09/2023 20:19leggo ultimamente molti interventi dei cosiddetti "cinghiali da salotto" che, comodamente seduti sui loro divani, sproloquianoa proposito Della proliferazione incontrollata degli animalisti. Ebbene, vorrei dire a questi signori comodamente seduti sulle loro poltrone che questa cosiddetta "invasione" degli animalisti non esiste. Semplicemente non esiste. La nostra è una società ferocemente orientata allo sfruttamento fino allo stremo delle risorse naturali. Il fantomatico "ambientalista" tutto carino con cinghiali, e anche con altri nocivi come zanzare mosche e topi, esiste solo nella loro fantasia. Suggerirei ai cinghiali da salotto di uscire dai loro salotti e farsi una bella immersione nella realtà. Anche qualche lettura sarebbe consigliata.
anonimo - 17/09/2023 20:10Sotto passo di Sant Anna p ...
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