Il cordoglio del Teatro del Giglio per la scomparsa di Franca Lazzarini, sorella dell’Amministratore Unico Giorgio Angelo Lazzarini
Il cordoglio del Teatro d ...
L''Assemblea contro la guerra si terrà martedì 24 maggio alle ore 20.30 presso la Biblioteca Popolare di san Concordio. Si invitano alla partecipazione le persone, lavoratrici e lavoratori garantit@ e non, studentesse e studenti.
Dopo oltre ottanta giorni di guerra aperta in Ucraina, il senso d’impotenza pervade le nostre coscienze. L’ estensione della Nato sempre più a est e l’invasione da parte dell’esercito di Putin sta provocando morte, distruzione e milioni di profughi. Così come accade per altre decine di popoli nel mondo, dove altre guerre, non raccontate, sono mosse dagli interessi dell’imperialismo economico delle multinazionali dell’energia e delle materie strategiche, nella logica dello sfruttamento di uomini, donne e della natura.
In Europa lo scontro si gioca su più fronti, tra cui nazionalismi e ricatti per gli interessi sui flussi energetici. La guerra nucleare può essere la soluzione finale anche solo per pura fatalità. La corsa al riarmo sposta risorse dai servizi pubblici già ridotti all’osso (scuola, sanit) alle ricchissime industrie militari occidentali. L’economia di guerra erode i già magri redditi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei ceti più poveri, fiaccati da oltre due anni di pandemia.
La guerra è anche distruzione e inquinamento ambientale, altro che transizione energetica! Il governo Draghi è totalmente subordinato alla Nato e agli Usa, e in spregio al volere della maggioranza della popolazione italiana, entra di fatto in guerra e sostiene un programma di riarmo e militarizzazione del territorio anche con la costruzione di un’altra base militare a Coltano. Non vogliamo nessuna base, nè a Coltano nè altrove.
Inoltre, le tecnologie digitali studiate e prodotte dall’industria militare vengono, e verranno applicate sempre più, al controllo sociale; gli scarti delle armi chimiche alimentano l’industria tossica dell’agrobusiness e il clima bellico aumenta la manipolazione dell’informazione, la repressione e la squalifica del dissenso e del pensiero critico. Gli interessi delle classi politiche ed economiche in occidente e in Russia responsbili di questa guerra, non sono i nostri inrteressi. Il loro modello economico di produzione, copnsumo e morte non è il nostro. Partecipiamo alla manifestazione nazionale del 2 giugno a Coltano-Pisa!
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