• 10 commenti
  • 02/08/2023 12:49

Non ci si crede!

Ieri, senza alcun intento ironico, un noto quotidiano lucchese titolava: «VIOLENZA IN CITTÀ. CAMERIERE PICCHIATO IN STRADA. CONFCOMMERCIO: IN CITTÀ TENSIONE ALLE STELLE». Incuriosito un po’ intimorito, ho letto. Ecco il testo dell’articolo: «Coraggiosa denuncia di Confcommercio. Ormai In città si respira un’aria di violenza e intolleranza che ci fa sentire tutti in pericolo. Ci riferiamo ai fatti dell’altra sera quando un dipendente di un noto ristorante del centro è stato selvaggiamente aggredito da due signore mentre, compiendo semplicemente il suo dovere, versava il sudiciume delle cucine sulla pubblica piazza. E d’altra parte, come dichiara il titolare del ristorante: “e che faceva di male il povero ragazzo? Mica posso tenere il pattume davanti al mio locale!”. Ma questa è soltanto la punta dell’iceberg. Tutti sanno come ormai la città di notte sia infrequentabile. Bande di feroci nonnette prive di scrupoli, armate di ramazza, circolano impunite tirando le orecchie ai minorenni, colpendoli ripetutamente sul sedere. La violenza di queste spedizioni punitive è aggravata dal fatto che gli adolescenti, in preda ai fumi dell’alcol, non sono minimamente in grado di difendersi. Che dire poi delle orde di residenti che, arrogantemente, scendono in strada nelle ore notturne pisciando davanti ai locali? A volte addirittura, tra gli sghignazzi, vengono organizzate delle gare a chi la fa più lontano! Altri gruppi di residenti, non si sa se organizzati o meno, disturbano con fare provocatorio i tranquilli acquirenti dei bar urlando e schiamazzando impedendo ogni forma civile di conversazione agli educatissimi avventori che, per la loro innata gentilezza, riescono a esprimersi solo bisbigliando. Che dire poi di coloro che, specie anziani assatanati, sono stati visti ripetutamente scendere in strada con sacchi pieni di bicchieri, cartacce, bottiglie, cicche di sigarette che vengono provocatoriamente riversate sulle strade? Operosi gestori di bar, signorili tavernieri esperti di forni a microonde, amanti dell’alcol, estimatori di sostanze psicotrope e relativi pusher non posso più stare tranquilli: serpeggia il terrore dei residenti, si vive costantemente con la paura che qualcuno di questi teppisti asserragliati nelle loro case-torre getti una secchiata di acqua gelida (o, peggio, liquidi innominabili) su coloro che pacificamente stanno intonando qualche giulivo canto notturno. La città è pericolosa, la città è lercia, e tutto per colpa dei residenti. Il sindaco, che fa? La polizia dov’è? E la magistratura? Quando Lucca verrà finalmente liberata dalla minaccia di questa marmaglia dei residenti?»

I commenti

Meno male non avevano armi vere

Nona - 03/08/2023 08:55

Per me il cameriere poteva anche prenderle a ciaffate.

anonimo - 03/08/2023 01:04

Bravo! Bravo! Bravo! Veramente ben scritto!!!
Veramente simpatico!!!
Complimenti

anonimo - 03/08/2023 00:19

Allora, dottor Watson, ha riflettuto su quanto le ho detto? Mi dica allora, Watson, cosa facevano secondo le due donne armate di ramazza, di notte, nella piazzetta sotto casa? Vogliamo scommettere, Watson, che le due poverette stavano cercando di ripulire la lordura "impropria" mollata lì da qualche furbacchione e abbandonata al suo destino da Sistema Ambiente? Lei, Watson, come si sarebbe sentito al posto loro vedendo apparire altri quattro sacconi di spazzatura? Si dottor Watson, ha sentito bene: ho detto "sacconi", non "sacchetti". Stiamo parlando, badi bene Watson, degli avanzi di un ristorante trascinati lì non da uno, ma da due giovani camerieri. Dottor Watson, lei crede ancora alla storia della setta dei residenti-assassini? Pensa davvero a un feroce pestaggio con i bastoni? O non pensa piuttosto alla ben più ragionevole, e inoffensiva, reazione che la nostra cara signora Hudson avrebbe se lei, Watson, le svuotasse il portacenere sul tappeto del salotto appena pulito? Se poi lei, Watson, vuol continuare a credere alla storia dei residenti-assassini, faccia pure. La lascio in buona compagnia con l'ispettore Lestrade…

Sherlock Holmes - 02/08/2023 23:36

Ergo che la Befana potrebbe utilizzare la scopa , al posto del carbone, per punire chi non si comporta bene.

Babbo Natale - 02/08/2023 22:12

...finché non ci renderemo conto che residenti ed esercizi commerciali non possono coesistere.
Occorre pattuire (non sa tra quali gruppi, ma occorre pattuire) una strategia chiara e condivisa, per porre il centro in una condizione non più di 50 e 50 ma di 95 e 5, tra residenti ed esercenti, e decidere a chi spetti il 95, alla movida o a chi vi abita.
Io, avventore della movida, voto per lasciare Lucca ai residenti e andare a far casino ammodo dove non diamo noia a nessuno.
Forse però è più facile motivare i residenti a vendere, e trasformare ogni casa del Centro in un B&B per turisti, e l'intero Centro in una movida perenne. Boh. Però decidetevi.

anonimo - 02/08/2023 21:32

Mio caro Watson, proviamo a mettere in fila i fatti e vediamo cosa se ne deduce. Due signore con le ramazze, una piazzetta lercia, due camerieri che arrivano con i rifiuti di un ristorante non proprio dietro l'angolo, una ragazza "esperta di arti marziali" che mette in fuga le due "pericolose criminali", il referto del pronto soccorso fatto giorno dopo, i cinque giorni di prognosi, le fotografie che la vittima, sotto shock e gravemente ferita, riesce a scattare… Ma caro Watson, non mi vorrà forse dire che lei crede alla teoria della setta dei residenti-assassini? Watson, Watson…

Sherlock Holmes - 02/08/2023 20:52

Calci nel culo ai residenti e malrovesci ai forestieri.


Anonimo - 02/08/2023 15:47

LUCCA. Colpito alle spalle con il manico di una scopa da due donne che hanno ripetutamente inveito contro di lui reo di aver portato i rifiuti e l’umido del ristorante in centro in cui lavora nell’isola ecologica di via della Zecca. L’episodio si è verificato alle 23,40 di giovedì in pieno centro storico e le due “signore” – rispettivamente di 35 e 45 anni – sono state fotografate dal dipendente del locale, che la mattina seguente all’aggressione si è fatto medicare al pronto soccorso del San Luca (guarirà in cinque giorni). Con il referto medico e la prova fotografica, in cui si vede una delle due donne con la scopa in mano, il ventenne di San Lorenzo è andato alla stazione dei carabinieri di San Concordio per denunciare l’accaduto. Una vicenda che – stando a Stefano De Ranieri, titolare del ristorante “Il Mecenate” in via del Fosso, l’esercizio commerciale in cui lavora il cameriere – poteva ulteriormente degenerare senza l’intervento di un’altra dipendente che seguiva, sempre con dei sacchetti della spazzatura in mano, il malcapitato collega. «La ragazza – dice il ristoratore – pratica sport e in particolar modo arti marziali. E appena è accorsa in difesa del cameriere le due donne si sono allontanate».

Una lite per i rifiuti

Oggetto del contenzioso: il conferimento nell’isola ecologica di via della Zecca dei rifiuti provenienti dallo storico locale di via del Fosso: «Credo che, al di là di torti o ragioni, debba sempre prevalere il buonsenso e il dialogo. La violenza non è mai una soluzione. Oltretutto le due donne che hanno aggredito il mio dipendente non hanno mai dato adito a proteste per il conferimento dei rifiuti del mio locale in quell’isola ecologica. Se solo me ne avessero parlato avremmo trovato sicuramente un punto di accordo. Io, come del resto altri ristoratori che conferiscono in quell’isola ecologica, siamo disposti a metterci a un tavolo e trovare soluzioni condivise. Vede, in via del Fosso non metto i bidoncini perché non mi voglio trovare davanti il mattino dopo una squadra agguerrita di talponi. Quindi, in accordo con Sistema Ambiente e con l’Asl, ogni sera in un orario consono e mai più tardi della mezzanotte i miei dipendenti conferiscono i rifiuti all’isola ecologica di via della Zecca». Giovedì sera il cameriere di 20 anni e la collega di qualche anno più grande hanno preso i sacchetti e si sono diretti verso il luogo preposto per lo smaltimento dell’immondizia.

L’agguato

Mentre il cameriere era intento a inserire la tessera per infilare i sacchetti nel cassonetto è stato colpito alle spalle da un manico di scopa con le due donne che hanno iniziato a insultarlo. La domanda sorge spontanea: perché non sono state avvertite le forze dell’ordine? «Quando il ragazzo è tornato al ristorante io me ne ero già andato. Era spaventato e altri dipendenti lo hanno accompagnato a casa».






il bagnino - 02/08/2023 15:32

se la violenza è fatta da due donne su un cameriere bisogna far finta di nulla mi pare. Quindi ok sdrammatizziamo il tutto e bastonate libere.

Quindi anche il cameriere doveva rispondere con la violenza ed era pari ?

franco - 02/08/2023 15:13

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