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  • 01/07/2023 19:35

Pulizia e mantenimento campi e fossi: posticipato al 16 luglio, causa meteo, il termine dell’ordinanza


Posticipata al 16 luglio 2023 l’ordinanza per la pulizia e il mantenimento dei campi e delle fosse finalizzati alla cura del territorio. Una decisione, quella presa dall’amministrazione D’Ambrosio, che nasce per andare incontro alle tante segnalazioni pervenute dai cittadini proprietari di terreni e agricoltori che hanno dovuto rimandare gli interventi di potature delle piante e di pulizia delle fosse per la regimazione delle acque a causa della piovosità particolarmente elevata nel mese di giugno. 

“Abbiamo deciso di dare ulteriori settimane di tempo per permettere ai proprietari di sistemare i terreni compatibilmente con il meteo - spiega il vicesindaco con delega all’ambiente, Daniel Toci -. Con questa ordinanza andiamo infatti a sollecitare i cittadini affinché sistemino i campi e le fosse di loro proprietà e contribuiscano a rendere il territorio più decoroso e curato. Una volta superato il termine dell’ordinanza procederemo con i controlli e con le relative multe. A partire da oggi e fino al 31 agosto, inoltre, è obbligatorio rispettare le norme di prevenzione per gli abbruciamenti e accensione dei fuochi dettate dalla Regione Toscana”.

L’ordinanza si rivolge ai proprietari, ai conduttori o agli affittuari dei fondi agricoli e dei terreni in genere e chiede procedere a propria cura e spese, entro e non oltre il 16 luglio 2023 ai seguenti interventi sul territorio: sfalcio dell’erba, regolazione delle siepi, taglio di piante, di rami, delle sterpaglie e della vegetazione incolta e pulizia di tutta la vegetazione secca; taglio degli arbusti, siepi, rami che si protendono sul suolo pubblico e delle sterpaglie cresciute anche impropriamente nei terreni incolti in prossimità di strade pubbliche o di uso pubblico o prospicienti spazi e aree pubbliche; manutenzione, pulizia e spurgo dei fossi e dei canali di scolo e delle cunette, così da favorire il regolare deflusso delle acque stesse e la loro immissione nei fossi principali; rimozione della sterpaglia e materiali da sfalcio e conseguente smaltimento e conferimento (o riciclo) secondo le modalità previste dalla legge; attivazione e mantenimento di tutte le buone pratiche atte a salvaguardare il territorio da incendi. 

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