IL MEGLIO DEL QUARTO GIORNO. SABATO 1° NOVEMBRE, DI LUCCA COMICS & GAMES 2025:
IL MEGLIO DEL QUARTO GIORN ...

 Entro la fine di gennaio dovrebbe essere sancito l'accordo tra la Soprintendenza e l'amministrazione comunale riguardo all'utilizzo dell'ex Campo Balilla come area per concerti e manifestazioni.
Nel giugno scorso la Soprintendenza comunicò il suo diniego in merito all'autorizzazione - poi concessa - per l'uso del Campo Balilla per le manifestazioni e i concerti, sollecitando la sottoscrizione di un protocollo d'intesa (richiesto già dal 2019) che miri a un graduale disimpegno dall'area.
La sezione lucchese di ITALIA NOSTRA da anni sostiene che tale spazio -  in considerazione dei vincoli di natura monumentale che insistono sul principale monumento cittadino, sugli spalti che lo circondano e anche sulla stessa circonvallazione - debba essere conservato, ripristinandone l'assetto originario tramite lo spostamento del fossato - che attualmente scorre lungo il perimetro delle
mura - nella sua antica ubicazione.
La città già da tempo si è interrogata sulla opportunità di utilizzare quell'area vincolata degli spalti, concessa per la prima volta dalla Soprintendenza, come «fatto unico e eccezionale» per il concerto dei Rolling Stones nel settembre 2017, e ha molto dibattuto proponendo altri luoghi possibili e adiacenti al centro storico (l'area a nord limitrofa al fiume, l'area dei Macelli e del mercato ortofrutticolo, lo stadio, la manifattura...) ma niente è stato realmente valutato e affrontato né dall'amministrazione precedente che ogni anno ha avuto il coraggio di 'scorticare' il Campo Balilla, né dall'attuale che, sebbene appena insediata, non ha dimostrato l'intenzione di attuare un cambiamento.
Italia Nostra si augura che l'accordo che sarà sancito tra Soprintendenza e Comune entro la fine del mese di gennaio, vada verso una soluzione 'definitiva' per il Campo Balilla, quella del suo ripristino e della sua valorizzazione insieme al monumento delle mura che rende famosa la nostra città nel mondo. L'area degli spalti, bellezza naturale la cui alterazione è penalmente sanzionata (art.,734 c.p.), è vincolata e va salvaguardata in quanto bene pubblico, ossia proprietà dei cittadini,  e il Codice dei Beni culturali ci ricorda che: «quando la fruibilità, la visibilità, la conoscenza del monumento diminuiscono, o risultano impedite (in tutto o in parte o per un certo lasso di tempo), non si può parlare di valorizzazione, ma anzi di negazione del valore culturale e dunque di annientamento della funzione di quel bene». 
Italia Nostra si augura quindi che l'accordo induca e imponga all'amministrazione uno sforzo per trovare, nel giro di pochi anni, un luogo limitrofo al centro storico e adatto per realizzare concerti e grandi manifestazioni, che risponda alle necessità primarie di chi frequenta i concerti, sia dotato di parcheggi adeguati, di servizi igienici sufficienti e di vie di fuga sicure.
                                    
                                                                Entro la fine di gennaio dovrebbe essere sancito l'accordo tra la Soprintendenza e l'amministrazione comunale riguardo all'utilizzo dell'ex Campo Balilla come area per concerti e manifestazioni.
Nel giugno scorso la Soprintendenza comunicò il suo diniego in merito all'autorizzazione - poi concessa - per l'uso del Campo Balilla per le manifestazioni e i concerti, sollecitando la sottoscrizione di un protocollo d'intesa (richiesto già dal 2019) che miri a un graduale disimpegno dall'area.
La sezione lucchese di ITALIA NOSTRA da anni sostiene che tale spazio -  in considerazione dei vincoli di natura monumentale che insistono sul principale monumento cittadino, sugli spalti che lo circondano e anche sulla stessa circonvallazione - debba essere conservato, ripristinandone l'assetto originario tramite lo spostamento del fossato - che attualmente scorre lungo il perimetro delle
mura - nella sua antica ubicazione.
La città già da tempo si è interrogata sulla opportunità di utilizzare quell'area vincolata degli spalti, concessa per la prima volta dalla Soprintendenza, come «fatto unico e eccezionale» per il concerto dei Rolling Stones nel settembre 2017, e ha molto dibattuto proponendo altri luoghi possibili e adiacenti al centro storico (l'area a nord limitrofa al fiume, l'area dei Macelli e del mercato ortofrutticolo, lo stadio, la manifattura...) ma niente è stato realmente valutato e affrontato né dall'amministrazione precedente che ogni anno ha avuto il coraggio di 'scorticare' il Campo Balilla, né dall'attuale che, sebbene appena insediata, non ha dimostrato l'intenzione di attuare un cambiamento.
Italia Nostra si augura che l'accordo che sarà sancito tra Soprintendenza e Comune entro la fine del mese di gennaio, vada verso una soluzione 'definitiva' per il Campo Balilla, quella del suo ripristino e della sua valorizzazione insieme al monumento delle mura che rende famosa la nostra città nel mondo. L'area degli spalti, bellezza naturale la cui alterazione è penalmente sanzionata (art.,734 c.p.), è vincolata e va salvaguardata in quanto bene pubblico, ossia proprietà dei cittadini,  e il Codice dei Beni culturali ci ricorda che: «quando la fruibilità, la visibilità, la conoscenza del monumento diminuiscono, o risultano impedite (in tutto o in parte o per un certo lasso di tempo), non si può parlare di valorizzazione, ma anzi di negazione del valore culturale e dunque di annientamento della funzione di quel bene». 
Italia Nostra si augura quindi che l'accordo induca e imponga all'amministrazione uno sforzo per trovare, nel giro di pochi anni, un luogo limitrofo al centro storico e adatto per realizzare concerti e grandi manifestazioni, che risponda alle necessità primarie di chi frequenta i concerti, sia dotato di parcheggi adeguati, di servizi igienici sufficienti e di vie di fuga sicure.  
                                                            In generale è tutto giusto. Quindi è un dovere del Comune il trovare un'alternativa, che non può essere diversa dal Mercato di Pulìa.
Detto questo non capisco quale senso avrebbe rifare il fossatino in mezzo al prato. Ripristinare gli spalti come erano in origine è semplicemente impossibile, visto che c'erano le mezzelune e ora c'è la circonvallazione, per cui spostare il fosso sarebbe solo un esercizio sul tema "come sprecare soldi pubblici". Ci mancherebbe il fosso in mezzo sommerso dalle erbacce della Chines!! Dio ce ne scampi e liberi!  Meglio un bel prato senza erbacce.
Poi non capisco come si possa scrivere: "......concessa per la prima volta dalla Soprintendenza, come «fatto unico e eccezionale» per il concerto dei Rolling Stones nel settembre 2017, ....". Ehi, ma ci prendete per il culo?!?! E i Comics? Per fare quelli la Soprintendenza non concedeva nulla???!? Mi viene in mente quell'antica pubblicità........ come faceva??? .....faceva così: ...".....Io ce l'ho profumato...........l'alito!!.......". Mi sa che i Comics ce l'hanno profumato......... 
 
                                                            Ci manca tanto il soprintendente Luigi Ficacci, uno che diceva pane al pane e vino al vino (e quattrino al quattrino). Se tuttora fosse qui Ficacci, colui che gentilmente offrì gli spalti al famoso imprenditore partenopeo, non staremmo a a fare sterili polemiche: gli spalti sarebbero un bel parcheggio asfaltato, Mimmo sarebbe plenipotenziario di Lucca, e quei perdigiorno di Italia nostra venderebbero bibite ai concerti.
anonimo - 29/01/2023 19:04 
                                                            Ragazzi però, siamo sinceri: se aspettiamo che la soprintendenza si svegli, faremo a tempo a vedere l'abbattimento delle mura perché d'ostacolo alla logistica del Summer festival
anonimo - 29/01/2023 18:58 
                                                            si parte... anno nuovo, polemica vecchia e completamente inutile. Qualunque amministrazione, di qualunque colore, porterà sempre avanti gli eventi in quello spazio
anonimo - 29/01/2023 08:21 
                                                            Spero veramente che l'intervento della Soprintendenza vada nella direzione auspicata dall'articolo e che questo schifo finisca (anche se "entro pochi anni" è già troppo).
Comunque se così non fosse, e se davvero l'attuale andazzo è penalmente perseguibile, inviterei Italia Nostra a farsi promotrice di un'azione legale, che naturalmente avrebbe il pieno appoggio dei cittadini non mimmofanatici.
 
                                                            quest'anno patate, cipolle o piselli?
forse forse aglio...
di questi tempi si vende bene, 
e un pò d'autarchia casca a fagiuolo!
Ahr! Ahr! Ahr!
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