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  • 25/01/2023 18:50

Sulla Sanità lucchese è l’ora che il Comune di Lucca da un lato e Regione Toscana dall’altro si diano una mossa

Due le emergenze da affrontare subito: la situazione dei pronto soccorso degli ospedali del nostro territorio e la definizione di un piano organico per l’utilizzo di Campo di Marte

Gli amici di Azione hanno ben descritto la situazione in essere e la necessità di interventi urgenti e chiari. Una posizione limpida che condividiamo in pieno.

Non è l’ora delle polemiche, degli scaricabarili, del populismo, la situazione dei Pronto Soccorso è al limite della decenza, indegna di un paese evoluto come il nostro. L’intera area dell’emergenza è in una situazione in cui è messo in serio pericolo il diritto alle cure tempestive dei pazienti, è vilipesa la dignità delle persone, creando altresì un grave danno al lavoro, alla professionalità ma anche alla sicurezza degli operatori sanitari e degli addetti che vi operano.

Una situazione simile ad altre parti d’Italia per cui è sempre più inconcepibile il rifiuto del centro-destra di utilizzare i 37 miliardi del MES che l’Europa mette a disposizione dell’Italia, per la Sanità.

Anche il tema della continuità assistenziale diventa sempre più urgente in lucchesia.

Su Campo di Marte è l’ora che la maggioranza che governa il Comune di Lucca dica alla città come intende portare avanti quanto promesso in campagna elettorale, su una unica destinazione nell’ambito sanitario.

Una posizione coraggiosa che siamo pronti a valutare con serietà se fondata e argomentata su dati reali e proposte adeguate in tempi che tengano conto della urgenza delle scelte.

Il Sindaco Pardini ha rivendicato la sua essenza democristiana, ne prendiamo atto con interesse: i democristiani hanno avuto molti meriti in cinquanta anni di storia italiana, ma anche alcuni difetti tragici, fra questi forse il peggiore quello di rinvii e tempi biblici quando vi erano scelte difficili da fare.

Ci auguriamo che Pardini non sia democristiano in questo.

I commenti

Senza il minimo intento polemico,

ma le giuro che se lei crede che i lavori da lei elencati facciano la stessa fatica di un OSS non ha idea della fatica che fa un OSS.

Io ho fatto tutti i lavori da lei elencati, eccetto il camionista (ma li caricavo, i camion) e posso dirle che il cantiere era faticoso ma in modo molto meno pervasivo, feroce e sfiancante della corsia.

Lei forse immagina gli OSS impegnati ad imboccare la gente, non capisce che un OSS è qualcuno che costantemente deve maneggiare corpi, spesso di gente così fragile che il minimo movimento inconsulto provoca strappi muscolari al paziente (e licenziamento per l'OSS) o talmente grasse che serve essere in tre per muoverli, e nel mentre suonano altri tre campanelli, e la cosa va avanti così per tutto il turno. E girali, e puliscili, e sciacquali, e corri da un altro. Perfino il rapporto umano col paziente si perde, nell'assenza di tempo. Se uno ha un po' di cuore cerca di aggrapparsi alla loro anima e non scadere nel meccanicismo, ma a volte i numeri sono tali che correre diventa così indispensabile che le ultime ore le fai in trance.

E in ogni caso lo stipendio dell'OSS è uno stipendio praticamente da part-time, ma non lascia certo tempo ed energie per altri lavori.

Anonimo - 27/01/2023 19:04

Io conosco persone di 50 anni che fanno il muratore, il manovale, il giardiniere, il camionista............ ma non dica panzane!!!

Anonimo - 27/01/2023 02:14

La sfido a comunicare a tutti il suo nome e cognome. Io non ci credo. Io non credo per nulla che un pizzaiolo guadagni più di un infermiere dell'ASL. Se Lei si è licenziato, ammesso questo sia vero, semmai è per aprire una sua pizzeria. Allora non fa il pizzaiolo, ma è titolare di una pizzeria.

Anonimo - 27/01/2023 02:12

Pagate bene infermieri ed Oss che di medici pagati superbe e ce pieno e possono fare anche bottega privata, vedi che poi cambia il sistema.

Io mi sono licenziato da infermiere lavoro in pizzeria per andare avanti pagare mutuo e figli

Infermiere - 25/01/2023 22:16

Nessun professionista del settore sanitario vuole più lavorare con questi orari e stipendi. Io sono un OSS ma ho preferito vivere coi risparmi e con l'aiuto della mia compagna e fare il casalingo nel triennio covid 2020-2022 e ora che è finito tutto (lockdown green pass ecc) cerco lavoro in fabbrica ma in ospedale non ci tornerò mai. Fate tutti i pieni che volete, se la gente non ci vuole lavorare vedrete che succede. Serve una legge che ponga sanitari e militari dove meritano, in cima ai vertici morali ed economici della società. Un sanitario non dovrebbe fare più di 24 ore a settimana, con minimo due giorni di riposo settimanale attaccati, né guadagnare meno di 2000 euro se OSS, 3500 se infermiere, 5000 se medico, e lavoro usurante quindi in pensione col 100% dei contributi dopo 30 anni di lavoro indipendentemente dal raggiungimento o meno dell'età pensionabile, e a quel punto avanti i prossimi, staffetta generazionale. Un OSS dopo i 50 anni di età non serve più a nulla, come fa a muovere malati se gli si stira la schiena? Deve poter andare in pensione.

Anonimo - 25/01/2023 19:38

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