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AFFIDATA LA NUOVA GESTIONE. IN ARRIVO ATTIVITÀ, LABORATORI E MOSTRE
Un’esperienza immersiva e interattiva per scoprire il patrimonio di bellezza, storia, cultura e tradizioni del territorio barghigiano: ecco il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio, che trova ora uno slancio rinnovato grazie alla nuova gestione affidata alla curatrice artistica e storica dell’arte Lucia Morelli. Il Museo è stato aperto nel 2015 grazie al progetto Arcus con i finanziamenti delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Lucca e Monte dei Paschi di Siena e delle Unioni dei Comuni della Mediavalle del Serchio e della Garfagnana.
Le novità sono state presentate questa mattina dalla sindaca di Barga, Caterina Campani e dalla curatrice, Lucia Morelli.
Nel piano seminterrato di Palazzo Pancrazi (via Borgo, Volta dei Menchi) il Museo si aprirà a turisti, visitatori e scuole con un percorso di attività e laboratori, mostre ed eventi, tutto dedicato alla promozione e alla valorizzazione del territorio: da subito partiranno le iniziative con gli studenti, mentre da aprile il Museo sarà aperto al pubblico dal giovedì alla domenica con orario 10.30-12,30 e 15.30-17.30.
«Fare cultura - spiega la sindaca Caterina Campani - significa rendere fruibile, accessibile, “facile” l’accesso alla storia del nostro territorio. Da qui nasce la volontà di creare con Lucia Morelli un percorso di valorizzazione del Museo, con l’obiettivo di dare a questo spazio nuovo slancio. Lo facciamo grazie a una politica chiara: reinvestire le risorse provenienti dal territorio, come la tassa di soggiorno, in attività culturali, manifestazioni aperte al pubblico, iniziative che possano avvicinare le persone alla storia, all’arte, al teatro. La valorizzazione del Museo, con l’attività capillare e attenta e l’esperienza di Lucia Morelli, darà ai cittadini, ai visitatori e ai ragazzi la possibilità di scoprire da vicino ciò che ci circonda, percorrendo con uno strumento innovativo e immersivo itinerari sempre nuovi e affascinanti. Ci tengo a ricordare la figura di Laura Risaliti, dipendente dell’Unione dei Comuni, a cui il Museo è dedicato: Laura si è spesa a lungo e con grande energia per l’apertura del Museo. Crediamo che con questa novità, la sua memoria resterà ancora più viva e presente nei cuori e nei pensieri di tutti noi».
«Il Museo - prosegue Lucia Morelli, curatrice e storica dell’arte, con un’esperienza decennale rivolta alla didattica delle arti nelle scuole, musei, biblioteche e centri culturali - diventerà un polo attrattivo e divulgativo dal quale partiranno attività, progetti, iniziative, mostre e tutto ciò che potrà contribuire al racconto del nostro territorio. L’obiettivo è proprio quello di valorizzare la collezione già in possesso con attività educative e didattiche, coinvolgendo i cittadini e le tante realtà attive a Barga. Tra i primi interlocutori ci sono proprio le istituzioni scolastiche (di ogni ordine e grado) per le quali si propongono visite guidate con itinerari predisposti, ma anche concordati con gli insegnanti in modo da rispondere al meglio alle esigenze dei giovani. Alle visite guidate si affiancheranno le attività educative e di didattica museale (laboratori, giochi di ruolo, attività esponenziali che possano coinvolgere i cinque sensi, non linguaggi figurativi ma anche linguaggi del corpo e scrittura creativa). Altro importante obiettivo sarà inoltre l’inserimento nel dibattito culturale e scientifico per cui stiamo lavorando a un calendario di attività, iniziative e progetti che spazieranno dagli eventi espositivi mostre temporanee, conferenze, incontri culturali vari».
IL NUOVO PROGETTO DI GESTIONE. Il Museo multimediale propone un’interpretazione del tutto nuova del concetto stesso di museo che rivoluziona la fruizione tipica di un patrimonio da scoprire: la combinazione di suoni, immagini, testi e dispositivi interattivi, infatti, restituisce al visitatore un allestimento evocativo che approfondisce i diversi aspetti, storici e non solo, del territorio. Il Museo, che valorizza l’intera Valle del Serchio, offre uno strumento innovativo di documentazione storica, ambientale e artistica attraverso la tecnologia interattiva che consente di scegliere tra più itinerari: castelli e borghi, chiese, ponti e strade e terra e mestieri. Senza dimenticare personaggi storici, documenti e mappe d’archivio. Un museo vivo, dunque, che invita il visitatore a usare il proprio istinto e la propria ispirazione per trovare il percorso più affascinante. Il Museo sarà a disposizione dei turisti, dei visitatori e, soprattutto, dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze, per dare l’occasione di un accrescimento qualitativo e quantitativo di conoscenza. Il progetto prevede, quindi, spazi per le attività educative e di laboratorio (da svolgere anche fuori dalla sede fisica del Museo), oltre a una serie di percorsi didattici direttamente collegati con le scuole del territorio. Ma non solo: il Museo diventa anche luogo per mostre e per una ricerca permanente, sia culturale che scientifica, su Barga e sull’intera Valle del Serchio con produzioni originali, eventi, progetti artistici innovativi.
Per richiedere informazioni e fissare una visita è possibile contattare l’ufficio cultura del Comune di Barga al numero 0583724791 oppure scrivere una mail all’indirizzo museorocchevalledelserchio@gmail.com.
Decenni fa ci provarono sotto un baluardo delle Mura di Lucca. Non ci andava nessuno!! Ma che senso ha andare in un museo multimediale??!??! Se vado in Messico mi vedo le piramidi dei Maya e degli Aztechi e le voglio vedere dal vivo. In caso contrario non avrebbe senso spendere le migliaia di Euro che costa un viaggio in Messico. Se non vado in Messico mi fa piacere vedere le piramidi da casa, con il computer o con il tablet. Allora uso mezzi multimediali come street view, che permettono a chi non ha soldi e tempo di vedere le cose che si trovano in posti lontanissimi. La multimedialità ha senso da casa, ma nessuno va al museo a vedere immagini multimediali. Un museo deve contenere oggetti interessanti, poi, se ha anche mezzi multimediali meglio! Ma un museo solo multimediale non ha alcun senso; è solo un antimuseo.
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