Giornata contro la violenza sulle donne, : “Una piaga sociale da fermare quanto prima'.
Giornata contro la violenz ...
Partiamo dalla parte facile. I Comics. Non solo ti credo, ma condivido pure. Metterli dentro le mura è un atto prepotente, costringe una città a paralizzarsi per una settimana, e gli avventori a spaziare per strade che dividono certi tendoni da altro. Infatti io da quando li hanno spostati dentro le Mura non ci sono mai più andato, per protesta.
Ma la parte eccellente davvero è stata questa:
"...la gretta avidità, l'esagerazione, a partire dal concetto "tutto dentro le Mura, e ogni anno dev'essere record di biglietti"
Racconta un atteggiamento che sembra quello di un drogato a caccia della sua dose. E finché ci sarà questo atteggiamento non conta nulla Sì Comics o No Comics, Sì Summer o No Summer, perché perfino una passeggiata avrà l'odore metallico della prepotenza.
(Aggiungo, a titolo personale stavolta, che quella frase descrive in modo secondo me perfetto gli errori e gli eccessi del capitalismo e in generale del mondo moderno, ma quello è perché io sono, come già una volta mi hai affettuosamente definito, un comunista in senso idealista)
La domanda è: chi dovrebbe cambiare le cose? Deve partire dal Comune? O dai cittadini? Perché ogni cosa che hai denunciato è vera. Ma che si fa?
ps non volevo essere tagliente sulla visione romantico/nostalgica. Ti domando scusa. La verità lì è più personalistica e avvelenata di quanto non ho ammesso finora. Il fatto è questo.
La Lucca che fu, io quella Lucca me la ricordo. Stava già cambiando quando ero bambino ma me la ricordo. E me ne sento tradito.
Tradito perché nonostante scintillasse, aveva delle tare invisibili, che sul subito scomunicavano certi lati della vita che sono anch'essi giocosi, e che alla lunga ne hanno provocato il crollo. Lucca non è mai stata una città a misura di giovane. Questo è un handicap. Lucca, in un certo qual modo sottile, ha preteso di continuare oltranzisticamente a respingere la modernità, quasi come a dire "noi siamo migliori", un concetto malato di indipendenza più simile a mettere le corna o passare col rosso che non ad altro. Lucca, a livello spirituale, è stata il ricco che vede il povero morire sul marciapiede e dice a se stesso che non è colpa sua e va via. Per quello quando la modernità è arrivata (Summer, movida, ecc) l'amalgama è venuto così male. La verità è che il Lucchese standard ha in istintiva antipatia ogni tipo di cambiamento, per principio. Sentiamo ogni novità come un'invasione.
Io non sono alcun modo contrario al concetto di "angolo di paradiso" ed è stato vile da parte mia in commenti passati lasciar credere che io ridicolizzassi chi prova affetto in proposito. Non è così ma mi scuso di aver dato quell'idea.
Il punto è che un angolo di paradiso, per restare tale in eterno, deve ascoltare le spinte che ci si agitano dentro, e fare in modo che qualunque cosa quelle spinte vogliono, lo ottengano, in un modo tale (in genere questa frase viene usata in modo accusatorio, qui la riciclo con un'accezione positiva) che cambi tutto ma senza cambiare nulla. Lucca non lo ha fatto. Lucca non ha mai capito l'energia della gioventù, infatti ha messo al potere una Giunta legata alle stesse correnti politiche che dalle elezioni non hanno ancora fatto nulla di veramente importante né nel bene né nel male ma INTANTO hanno proibito i rave, forse avremo una guerra nucleare, forse avremo un inverno senza riscaldamenti, forse avremo l'abolizione del reddito di cittadinanza, ma DI SICURO è proibito fare baccano.
Il problema è col tempo i vecchi muoiono e i soldi passano nelle mani dei giovani, il business diventa quello dei bar (o dei "barini" come spesso dispregiativamente li si etichetta qui) e allora Lucca deve adeguarsi per non morire, ma lo fa di malavoglia, senza pianificazione né entusiasmo, e l'amalgama viene male.
Credono veramente i "barini" che noi siamo felici di andare in città? A dar noia a chi vuole dormire, guidando fin lì rischiando poi controlli e multe, specialmente se davvero ora si arriverà alle assurdità di cui sparlano al Governo con pene ancora più inasprite? Non lo sanno i barini che preferiremmo trovare una zona franca che vada bene sia a noi che alla cittadinanza? Da qualche parte sperduta nei campi, dove creare una sorta di cittadella della movida, come avviene in tantissime città dove la zona dei locali è limitata ad una certa porzione cittadina pensata per non dare noia a nessuno?
E magari potremmo pure farci il Summer e i Comics, dopo averci spostato tutti i barini.
Ma nessuno ha idee perché sembra quasi abbassarsi a dar spago a qualcosa che si disprezza.
Quella luce dorata che avvolge la Lucca di quando ero bambino si è rivelata tarata, non solo basata su un assunto sbilanciato ma incapace di durare. Era bellissima, ma appena le è stato proposto una novità ha smesso di essere bellissima e si è rivelata chiusa e antipatica, e alla fine è stata sommersa. Mi piacerebbe tornare a quella luce dorata, e comprendo chi ne ha nostalgia, ma solo se la cosa venisse impostata in modo più trasparente, meno cieco.
Sai quale figura archetipale è tutta perfetta e si prende cura di te ma appena la contrari rivela di essere un tiranno pronto alle cinghiate? Il padre padrone del modello patriarcale. Una figura che impone ordine e disciplina. Guarda caso il motto del Fascismo. E anche lasciando perdere il Fascismo che era criminale, rimane un caposaldo filosofico della destra estrema (la quale è legale e morale ma a mio dire troppo conservatrice). E chi ha Lucca in Giunta?
Avere nostalgia di ciò che Lucca era mi suona come per un uomo avere nostalgia della vita facile e splendente che aveva da bambino ignorando che tutto gli pareva dovuto solo perché il nonno era un boss mafioso. Una bugia costruita su uno sbilanciamento.
Il cerchio si chiude. Lucca è madre e figlia del proprio fallimento.
Ciao chiacchierone.
Capisco il tuo punto di vista e in parte lo condivido, ma quello che non mi andrà mai giù (l'ho detto molte volte) è il modo medioevale e insaziabile di approcciarsi alla questione. Questi non sono mai sazi. Ho già detto altrove che semplicemente non si possono infilare 100 litri d'acqua in una dama da 5 litri (il centro storico), mi sembra un concetto semplice che attiene più alla fisica che alla filosofia, ma stai tranquillo che il polit-bottegajo lucchese continuerà a provarci, finché in qualche modo non si sentirà un bel BUM!
Un ultimo piccolo appunto: sono un frequentatore dei Comics fin da quando c'era solo il Pallone in piazza del Giglio (anni 70, appunto) e diciamo che di fumetti sono pure abbastanza appassionato.
Capisco che come dici tu non si possa restare ancorati a una visione romantica, magari trasfigurata in positivo dal ricordo, di un'era che non c'è più, e devo dire che c'è ancora una parte meritoria della manifestazione (le mostre, gli incontri ecc.) che cerca di mediare con l'obiettivo scadimento generale e/o pervertimento dell'originario spirito. Anche qui, quello che stigmatizzo è solo la gretta avidità, l'esagerazione, a partire dal concetto "tutto dentro le Mura, e ogni anno dev'essere record di biglietti". Credimi se ti dico che molti appassionati, anche coinvolti nell'organizzazione, sono scontenti di questo stato di cose, e anche diversi operatori del settore.
Pensate anche ai meno giovani, a chi abita nel centro storico e non trova posto per la macchina, a denunciare i problemi della sanità locale, per non parlare delle due cliniche private! Alle periferie, al traffico in via Fillungo e vie limitrofe, la cui pavimentazione è tutta sconessa. Grazie comunque per quanto state facendo.
Costanza Nannini - 18/12/2022 10:47Quanti erano a vedere i nostri prodi? Se non c’era a nessuno che l’hanno fatta a fare questa trasfertah? 5 persone viaggio hotel e pasti per cosa? Per fare foto?
Anonimo - 18/12/2022 09:50Conosco bene l'impostazione culturale di molti esponenti della giunta Pardini, per cui è normale e conseguente al loro modo di essere e sentire che considerino gli aspetti commerciali e turistici molto importanti; d'altro canto questo corrisponde anche alla cultura lucchese (si intende il modo di essere) attuale, che di queste cose si nutre e su queste cose si basa. Anche la giunta precedente era sensibile a queste cose. Non ci sarebbe e non c'è nulla di male a far sviluppare il turismo. Poi però ci sarebbe anche il resto. Intendo le cose anche più importanti, a livello economico, del turismo. Quali sono? Beh, mi sembra chiaro, lo sviluppo industriale, terziario, artigianale, i quali possono essere affrontati solo a livello territoriale e quindi non solo dal Comune di Lucca, ma dalla città di Lucca, che comprende anche Capannori e Porcari. Poi ci sono le infrastrutture, che sono fondamentali per permettere lo sviluppo; mi riferisco alla grande viabilità (che non abbiamo), alle ferrovie (che fanno schifo), agli aeroporti (e qui sono interessanti tutti e tre e non solo uno di essi; è interessante Tassignano, è interessante Peretola ed è interessante San Giusto). La politica infrastrutturale non può ridursi ad ostacolare meschinamente (come fa Menesini) il raddoppio ferroviario o a sostenere gli interessi aeroportuali della sola Pisa (come fa Pardini), magari favorendo poi le modifiche peggiorative della tangenziale Nord - Sud. Altro tema di enorme importanza è quello della sostenibilità di tutto il sistema urbano lucchese (anche qui su tutti e tre i comuni). Quali sono le politiche ambientali? Quali le scelte per il Parco Fluviale? Quali le scelte per le colline e soprattutto per gli ecosistemi forestali urbani (ci siamo già scordati il disastroso incendio di cinque mesi fa?); che si fa per gestire le acque (dal Serchio bevono tre o quattro province!!!). Poi c'è la cultura, con istituti come Biblioteca Statale, Archivio di Stato, IMT, Campus, Celsius, Orto Botanico, Musei Civici (che non ci sono), Biblioteca civica, Accademia, Conservatorio, ecc. Qual è la politica culturale?? Quali gli indirizzi? Si comprende che avere 5000 studenti universitari per un anno accademico porta più vantaggi (e infine più soldi a proposito di assegni) di enormi fieroni come i Comics o il Summer??!? Insomma, cavolo, la vera sostanza, il vero futuro di Lucca non è nel calendario degli eventi! Il calendario degli eventi è importante, certo che lo è, però le cose di vera sostanza sono altre. Su quei temi aspetto Pardini e su quelli baserò la mia opinione.
Anonimo - 18/12/2022 03:08Ciao JD, sono il chiacchierone. Come sempre tu noti ciò che sta dietro alle sparate trionfaliste e hai ragione. E' un atteggiamento iper-capitalistico a livello spirituale che mangerà se stesso. E suona come l'arrendersi al fatto che non ci sia modo di attirare altrimenti turismo.
Sono però costretto a proporre tre riflessioni un po' severe (una solo cinica, una apertamente impicciona e lo so già da solo) al riguardo.
1) La "tranquilla". Il business alla fine è importante. E gli eventi sono la forma paradossalmente meno distruttiva. Immaginati il Centro riempito di negozi di cineserie. Inoltre alcuni eventi potrebbero davvero portare cultura. Ricordo da alcuni precedenti commenti che sei scettico verso i Comics ma credimi c'è tanta luce in quelle cose. Bada non so dicendo che tutto questo basta a nascondere i contro che ho condiviso più su, ma va considerato.
2) La cinica. L'immagine mentale della famiglia di turisti (o turista singolo) sorridente, di mezza età ma vivace, che ha combinato qualcosa di buono nella sua vita, che viene a Lucca per respirare quel clima di raccoglimento che si potrebbe provare in una ipotetica scena dove uno sta seduto sulle Mura, in Estate, in una ipotetica giornata dove sulle Mura non c'è nessuno o quasi, per poi scendere a piedi e andare in un museo e finire la giornata in un ristorantino con massimo 12 coperti e Puccini in sottofondo, quell'immagine, richiederebbe non tanto di proibire le Mura a risciò, monopattini elettrici e biciclette, ma di ritornare all'Economia mondiale degli anni 70-80. Quel clima non esiste più in nessun luogo della Terra. Oggi pace e riposo non esistono più. Oggi esiste solo lo stress dell'ufficio o quello della discoteca. Ho posto qui questa riflessione perché si connette alle altre due: in retrospettiva alla prima, perché se potessimo trovare cose come i Comics o il Summer (NON in Centroooooo!!! Ma farli...) darebbero un po' di luce "non nevrotica". E in avanti, verso la terza riflessione.
3) L'impicciona. L'ho intitolata così perché invade qualcosa che era stata pensata per assodata. E cioè che il clima del punto 2), quello che si vorrebbe condividere coi turisti e usarlo per incuriosire turisti che cerchino quello, è in realtà un estendere ai turisti, a metà tra altruismo ed autocelebrazione, ciò che gli abitanti del Centro desiderano/credono-di-poter-pretendere che la vita a Lucca ancora sia, non capendo che non possono offrire ciò ai turisti non solo perché turisti così ormai ce ne sono pochissimi, ma perché anche per loro (i residenti) in primis è finita "la pacchia" di un Centro Storico fondamentalmente a misura di pensionato (o di ricco che spende un paio d'ore quasi per hobby nel proprio negozio e vendendo un singolo oggetto a settimana va in vacanza per tutta la settimana successiva). Oggi il Centro è frenetico e affamato come ogni altro luogo della Terra e come il 99% dei turisti (terrestri, prima che turisti). Quindi sebbene io NON avalli i motivi (è un andare verso l'ancora peggio, non verso il meglio) per cui il business pare voler scacciare dal Centro chi ci viveva tranquillo, propongo comunque una riflessione sul fatto che nel 2023 NESSUNO vive tranquillo, né il ricco né il povero, né il turista né il Lucchese. Il Mondo orribile incombe: ne diventi parte o ti opponi, in ogni caso la pace è finita.
Continuare a credere di poter
A) averla per chi abita in Centro (più che mai senza lavoro, ergo pensionato)
B) offrirla ai turisti
C) trovare turisti che in ferie cerchino quello
è essere rimasti romanticamente attaccati ad un mondo che non esiste più. Non giudicherò qui se sia un bene o un male, a me quel mondo non piaceva per un motivo semplice, cioè che se si è lasciato sostituire dall'orrore che è il presente, vuol dire in retrospettiva che fosse tarato ed inaffidabile. Quando una cosa è davvero perfetta (per lo meno in se stessa), trova il modo di non lasciarsi mai sostituire.
Quindi: temo il clima famelicapitalista nascosto dietro all'argomento dell'articolo (clima che tu hai perfettamente sgamato) ma mentre continuerò a urlare a squarciagola che Lucca (che NESSUN LUOGO!!!) deve essere solo una location (ricordi quanto ti piacque il mio commento sul fatto che prostituire per bramosia fosse sempre sbagliato? Non ho cambiato idea) nel frattempo ammetto che spero che uno qualunque degli eventi che hanno in mente possa andarmi a genio più del nulla che di norma si respira in una città che
1) oggi certamente non è più se stessa ed è svuotata
ma che anche quando era se stessa
2) era a misura di pensionato e non certo di persona vivace come me, che se non fosse perché A) blocca il traffico, B) empatizzo coi residenti, e C) sono contrario all'idea di "Lucca location", vorrei vivere in Centro coi Comics 24/7 per 365 giorni l'anno, perché io sono fatto così.
Per dormire ho ordinato su internet dei tappi per orecchi così eccezionali che devo indossare una fascetta da polso vibrante collegata al cellulare che mi svegli la mattina perché nemmeno lo stereo a palla lo sentirei. Ma tolta la fase della nanna, io sono tipo da festival di musica metal una settimana di fila, in tenda su qualche altopiano sperduto. E Lucca non mi piace ora ma non mi piaceva nemmeno prima. Tirando l'acqua al mio mulino spero in qualche evento divertente.
Ma NON al prezzo di trasformare Lucca, filosoficamente, in una location.
We got Fun and Games" ...
Abbiamo visto sui giornali e su altri siti "lucchesi" quale sia la visione (presentata trionfaliticamente s'intende) di quest'amministrazione. Esattamente identica alla precedente (per le colate di cemento inutili e dannose, ma remunerative, stile Tambella, tranquilli, ci sarà tempo, abbiamo già diverse opzioni), ma più "bottegaio-corporativa".
"Abolire la bassa stagione!" è il grido di battaglia.
Grandi, epocali eventi mensili (ma arriveremo anche a 'settimanali' e perché no, 'giornalieri'), mentre la politica del "grande evento" sarebbe forse proprio quella da evitare, per promuovere un turismo di qualità, sostenibile e durevole. Ma vabè.
Con queste dichiarazioni d'intenti, direi che LuccaLand può tranquillamente, finalmente, smettere di definirsi "città" (fatte salve le caratteristiche architettoniche e urbanistiche, ma qui intendo 'città' in un altro senso) per diventare "Location di Grandi Eventi".
Incidentalmente, tutti questi abitanti residui ... che fastidio.
Ma come, abbiamo una SuperLocation di Grandi Eventi veramente unica al mondo, chiusa come il Colosseo, ma mooolto più grande... e queste pulci improduttive di residenti ci vivono dentro, a volte senza nemmeno avere un'attività commerciale che giustifichi la loro esistenza in vita.
Speriamo che quest'Amministrazione si adoperi per scoraggiare sempre più gli insediamenti improduttivi in centro (almeno un bar o un B&B dovrebbe essere richiesto per legge).
No 'Lucca'... Sì "Il BRAND Lucca". Se sia positivo o negativo, decidetelo voi.
Lo 'stile' del post comunque, nun se batte ... dai!
"Un altro colpo del Vecchio Papero ... pardon, della Giunta Pardini" ( anche se: "mette ASSEGNO" piuttosto che "mette A SEGNO" il colpo, sembra un lapsus freudiano) ... e il "Cambio di passo" ("Attenti aaa ... Dest!) ... e "Avanti così".
e Eia eia, baccalà.
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