Fabio Barsanti : articolo sulla Lucchese
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Il presidente Neri e il direttore dell’Unione agricoltori della provincia di Siena Cavicchioli: "Abbiamo iniziato una mobilitazione che sta trovando consensi e non ci fermeremo. Tuteliamo salute, ambiente e lavoratori"
Siena, 18 novembre 2022 - "Siamo vicini alle filiere agro-zootecniche toscane e ribadiamo la nostra contrarietà all'introduzione nel nostro mercato e sulle nostre tavole del cibo sintetico. Siamo davanti a un rischio di cambiamento molto pericoloso, in cui si crede che gli alimenti prodotti in laboratorio possano essere equiparati a quelli naturali. La nostra associazione, che per prima in Toscana ha avviato una mobilitazione contro questa prospettiva, ribadisce la sua piena contrarietà ed è pronta a dare battaglia a difesa delle tradizioni locali".
Lo afferma Gianluca Cavicchioli, Direttore dell’unione agricoltori della
provincia di Siena di Confagricoltura Toscana.
"Il cibo sintetico è una minaccia che dobbiamo assolutamente evitare e scongiurare sul nascere. Serve tutelare la salute dei cittadini e al tempo stesso dell'ambiente. C'è poi una questione economica: non possiamo ignorare l'enorme danno che il comparto industriale porterebbe a migliaia di agricoltori e allevatori, oltre che a tutte le filiere connesse e alle rispettive famiglie. Lo abbiamo detto con forza già da mesi e siamo felici che sia stata predisposta anche una mozione in Consiglio Regionale contro i rischi della diffusione del cibo sintetico e che i vertici della nostra amministrazione regionale si siano esposti a favore di questa battaglia. Adesso però – conclude - non dobbiamo fermarci, ma lavorare con il massimo impegno nella salvaguardia del nostro sistema agroalimentare, delle eccellenze, della qualità gastronomica.
“La scienza, la ricerca e la tecnologia sono fondamentali per innovare i processi produttivi agricoli, ma devono avere come obiettivo la sostenibilità del sistema ambientale economico e sociale per creare prodotti che sappiano valorizzare la qualità del nostro cibo”, Marco Neri Presidente di Confagricoltura Toscana.
D'accordo TOTALMENTE. Uno lo sa e fa le sue scelte. Io ovviamente non lo comprerei e non per "primitivismo" o sfiducia verso "nuove diavolerie tecnologiche", ma per motivi più personali, sceglierò sempre cibo vero, e senza fare proclami verso chi preferisce diversamente, ma desidererei la libertà di scegliere sapendo cosa compro, senza proibire nulla ma venendo notificato circa ciò che ho davanti.
Anonimo - 19/11/2022 18:50
Non si vede perché proibire una cosa che non fa male. Sarebbe invece necessaria una legge, che non esiste, la quale preveda che sulle confezioni di cibo sintetico venga apposta una scritta a caratteri cubitali che indica al consumatore cosa sta per decidere di comprare o di non comprare. Impossibile?
Anonimo - 19/11/2022 01:50Questa mattina apro Il Tir ...
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