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  • 22/09/2025 15:14

“Pro Pal” iniziative e disordini in Italia ( e Toscana )

Nelle ultime ore le manifestazioni “Pro Pal”, a sostegno della Palestina, hanno attraversato gran parte d’Italia. Non si tratta di un’organizzazione centralizzata, ma di una rete di sigle sindacali di base, collettivi studenteschi e gruppi antagonisti che hanno scelto lo sciopero generale e i presidi come strumenti di lotta. Le forme della protesta sono state varie: cortei cittadini, occupazioni universitarie, blocchi ferroviari, presidi davanti ai porti, rallentamenti sulle autostrade. In alcune città l’atmosfera è rimasta pacifica, altrove ci sono stati scontri con la polizia, con lancio di fumogeni e cariche di alleggerimento. Le zone più calde a livello nazionale: Milano, dove la tensione è esplosa davanti alla Stazione Centrale con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Bologna, con blocchi della tangenziale e delle autostrade. Torino, dove i cortei hanno invaso i binari ferroviari e interrotto la circolazione. Trieste, con un presidio al porto che ha paralizzato i varchi. Roma, animata da piazza Termini e dagli studenti che hanno bloccato alcune sedi universitarie. Napoli, con l’ingresso dei manifestanti sui binari della stazione centrale. Il risultato è stato un impatto diretto sui trasporti, con ritardi e cancellazioni, disagi alla circolazione stradale, interruzioni nelle scuole e nelle università. In Toscana il movimento si è espresso soprattutto a Firenze e Pisa. A Firenze i cortei hanno coinvolto studenti e collettivi, con presidi alla stazione di Santa Maria Novella e blocchi agli ingressi universitari; a Pisa, tradizionalmente attiva su questo fronte, le occupazioni delle facoltà e i presidi alla stazione hanno causato disagi al traffico e ai trasporti. Qui la tensione è stata alta ma più controllata rispetto alle scene viste in altre città. Il quadro complessivo mostra un’Italia attraversata da mobilitazioni diffuse: non un’unica regia, ma una costellazione di azioni locali che, sommate, danno l’immagine di un Paese agitato da tensioni profonde legate al conflitto in Medio Oriente e alle politiche militari internazionali. Il Toscanaccio

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